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The Beach Boys – The Platinum Collection Sounds Of Summer Edition (Emi Marketing)di: Antonio Ranalli In tre CD la storia dei cinque ragazzi californiani che hanno portato la musica surf ai massimi livelli. I Beach Boys con la loro musica sono diventati uno dei gruppi più significiativi della storia del rock. Sessanta canzoni che coprono l’intera carriera dei Beach Boys. L’antologia “The Platinum Collection – Sound Of Summer Edition”, pubblicata dalla Emi, è la più curata tra quelle fino ad oggi uscite sulla band californiana. Un’occasione per riscoprire le gesta della band fondata nel 1961 dai tre fratelli Brian, Dennise Carl Wilson, dal loro cugino Mike Love e da Al Jardine. I primi pezzi erano rifacimenti in chiave surf di cover di Chuck Berry (come “Rock’n’Roll Music”) per poi approdare con una serie di brani immortali: “I Get Around”, “Surfin’ Usa”, “Fun, Fun, Fun” e “Surfin’ Safari”, solo per citarne alcuni, portano il gruppo in cime alle classifiche. Dopo i primi successi inizia a prendere definitivamente in mano la situazione Brian Wilson, il genio del gruppo, che cercherà di portare il gruppo verso nuovi orizzonti sonori. Se con “Little Deuce Coupe” il gruppo supera negli i soli Stati Uniti oltre 1 milione di copie vendute, nel frattempo le canzoni della band iniziano a prendere leggermente una forma diversa. Brian Wilson, ossessionato dalla produzione in arrivato d’oltremanica (e nello specifico dai Bealtles), cerca di trovare una nuova strada. La risposta arriva con “Pet Sounds”, un disco epocale, tra le pietre miliari della storia del rock. Eppure per gli altri Beach Boys questo disco viene inciso in maniera svogliata, tanto che da più parti viene indicato più come un disco del solo Brian. Non bastano brani eccezionali come “Good Vibrations” a far scattare affezione anche da parte degli altri componenti, tanto che alla fine “Pet Sounds” si rivelerà un insuccesso negli Stati Uniti, mentre avrà ampi consensi (guarda caso) in Inghilterra. Brian tenta il tutto per tutto di tentare una strada solista con “Smile”. Album per mai uscito, che per decenni resterà un mistero fino a prendere definitivamente forma nel 2004 (alcuni brani di questo disco erano comparsi in “Pet Sounds”). Per fronteggiare alla crisi di Brian (che in alcuni album partecipa solo in studio, e non nella promozione live), gli altri Beach Boys tornano comunque in attività con album non molto esaltanti, come “Surf’s Up”, dove più che altro trovano posto canzoni pop con una spruzzativa di surf. “Platinum Collection” ci consente di entrare nel merito della produzione più sconosciuta del gruppo, dagli anni ’70 ai ’90. Per esempio con i brani del discreto “Love You”, che vede, nel 1977, il ritorno di Brian Wilson, in grado di riportare alcune atmosfere care alla band e che con il passare degli anni si erano smarrite. Da ascoltare con attenzione brani come “I Can Hear Music” (che porta la firma di Phil Spector) e “Sail On Sailor”. Della produzione anni ’80 trova posto “Kokomo”, un pezzo realizzato per la colonna sonora del film “Cocktail” con Tom Cruise, e che riportò un leggero successo al gruppo. Tra rarità e sorprese, la bella antologia si chiude con una “Fun, Fun, Fun” incisa in coppia con gli Status Quo. Articolo letto 3494 volte Riferimenti Web
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