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Pubblicato il 23/12/2010 alle 12:20:37Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Pappano dirige Morricone il 23 dicembre a Santa Cecilia

di: Alessandro Sgritta

Giovedì 23 dicembre Concerto di Natale all'Auditorium Parco della Musica di Roma con l'Orchestra e il Coro di Santa Cecilia diretti dal maestro Antonio Pappano che eseguono per la prima volta la cantata sacra Vuoto d'Anima Piena di Ennio Morricone.

Giovedì 23 dicembre "Concerto di Natale" all'Auditorium Parco della Musica di Roma con l'Orchestra e il Coro di Santa Cecilia diretti dal maestro Antonio Pappano (nella foto) che eseguono per la prima volta la cantata sacra "Vuoto d'Anima Piena" di Ennio Morricone.

Giovedì 23 dicembre, (Sala Santa Cecilia, ore 21.00) due grandi protagonisti della musica si incontreranno per la prima volta: Ennio Morricone e Antonio Pappano insieme saluteranno il pubblico con un concerto, in occasione delle festività natalizie.
Del celebre musicista romano l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia, diretti da Pappano, saranno interpreti di un’intensa partitura dal suggestivo titolo "Vuoto d’Anima Piena", composto su un poema mistico di Francesco De Melis. Cinque le trombe, cinque i tromboni, cinque i corni, cinque le percussioni, insieme a due pianoforti e agli archi, e al coro: ecco il ventaglio dei timbri attraverso cui si dipana questa cantata sacra “in tre navate”, pensata e scritta per essere eseguita nel silenzio delle cattedrali. Il testo si ispira alla tradizione mistica cristiana, specie quella medievale renana, con escursioni interreligiose nelle metafore della mistica di tutto il mondo, a partire da Rumi, il sommo poeta persiano. Il messaggio della partitura è all’insegna di una speciale compenetrazione tra verbo e suono, al punto da ripercorrere nel trattamento del coro molta nostra storia della musica, dalle intonazioni gregoriane alle prime pratiche organali, fino agli apici della fioritura polifonico-contrappuntistica: un itinerario che si snoda su un sostrato armonico aperto, perturbante. Le pulsioni liriche dei mistici si somigliano sempre, in ogni tempo e in ogni luogo e De Melis parte da Rumi, il poeta islamico del Milleduecento, per fare vela verso le correnti spirituali di Meister Eckart, Angelus Silesius, Margherita Porete, Teresa de Avila, Juan de la Cruz e Ignacio de Loyola.
Rumi ed Eckart brillano come due soli nell’orbita della cantata: il loro rapporto spirituale esprime l’Oriente e l’Occidente attraverso la coincidenza mistica di alto e basso, di abisso ed elevazione. Questa coincidenza degli opposti, come quella tra pieno e vuoto, che ispira il titolo dell’opera e il verso-chiave del poema, Morricone la incarna rigorosamente nei suoni, con la sua dialettica di clangore e nitore, laddove il clangore è fanfara energica e corposa, degli ottoni soprattutto, e il nitore è angelicata ed eterea vocalità.
La seconda parte del concerto sarà dedicata all’Atto II de Lo Schiaccianoci di Ciajkovskij e alla Festa danzante a Palazzo della fata Confetto.


Giovedì 23 dicembre ore 21.00
Auditorium Parco della Musica - Sala Santa Cecilia (Roma)

Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano: Direttore
Ciro Visco: Maestro del Coro

Morricone - Vuoto d’Anima Piena
Ciajkovskij - Lo Schiaccianoci, Atto II

Info: www.santacecilia.it

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