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Pubblicato il 20/04/2006 alle 18:11:54Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Rita Marcotulli presenta The Light Side Of The Moon

di: Paolo Ansali

Dopo i successi di The Woman Next Door e Koiné Rita Marcotulli, alla prova del piano solo, guarda alla luna e omaggia anche Us And Them dei Pink Floyd.

Dopo i successi di “The Woman Next Door” e “Koiné” Rita Marcotulli, alla prova del piano solo, guarda alla luna. Visioni, materia, paesaggi e strade immaginarie ed elementi che si trasformano in emozioni. La luna su tutto, una luna chiara e fatata, sentinella di notti quiete, filo di continuità virtuale per le dieci splendide tracce del disco. Otto brani originali più due omaggi, “Us And Them” dei Pink Floyd e “Love Song” di Anders Jormin. Il pianoforte di Rita e non solo. Stavolta la Marcotulli si cimenta con la pietra e fa suonare le straordinarie pietre sonore di Pinuccio Sciola, sculture magnifiche, enormi, una Stonehenge sarda di materia che sembra caduta proprio dalla luna e che percossa o accarezzata suona. Rita le ha campionate, intonate e poi suonate con la tastiera.

The Light Side Of The Moon è un disco in cui perdersi, abbandonarsi, fino alle note finali della ninna nanna “Elettra’s Magic Stick”, una ballad che non ha né genere né tempo. “The Light Side Of The Moon” è stato registrato allo Studio Elettra e prodotto da Rita Marcotulli e Pasquale Minieri e sarà distribuito nei negozi dalla fine di aprile (Harmonia Mundi/Egea). Rita Marcotulli è da questa primavera in tour per promuovere il suo nuovo lavoro solista, che coincide fra l’altro con la fortunata uscita per “L’Espresso” del live con Peter Erskine e Palle Daniellson registrato alla Casa del Jazz.


Biografia

Nata a Roma nel 1959, Rita Marcotulli ha studiato pianoforte presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Si interessa molto presto al jazz, e fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta comincia a suonare professionalmente con piccoli gruppi, facendosi notare dalla critica per il tocco delicato e la bellezza dello stile, moderno e leggibile. In seguito diventa una delle pianiste italiane più richieste a livello internazionale. Collabora regolarmente-spesso anche per registrazioni discografiche con artisti europei e americani, fra cui Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Pino Daniele, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière, Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava, Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone. Nel 1987 viene votata come miglior nuovo talento nel referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz". Fra il 1988 e il 1989 fa parte stabilmente del gruppo di Billy Cobham, col quale partecipa a tournée in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1988 si trasferisce in Svezia, dove ottiene eccellenti affermazioni in un ambiente di forti personalità musicali e di spiccata disposizione per la ricerca. Rientra in Italia nel 1992, e, fra il 1994 e il 1996, collabora con Pino Daniele in qualità di strumentista e arrangiatrice. Compone musica per la danza e il cinema, e collabora frequentemente con le coreografe Roberta Garrison, Maia Claire Garrison e Teri J. Weikel. Nel 1996 si è esibita in duo con Pat Metheny al festival di Sanremo, ed ha preso parte ad un trio pianistico con Paul Bley e John Taylor al Teatro Olimpico di Vicenza. Alla fine del 2002 Rita Marcotulli ha realizzato l’album intitolato KOINE’ (pubblicato da Storie di Note) cui hanno collaborato artisti del calibro di Andy Sheppard, Anja Garbarek, Lena Willemark, Gianmaria Testa, Arto Tuncboyaciyan, Anders Jormin, Palle Danielsson, Metaxu.

Nel 2003 ha rinnovato l’incontro con Pat Metheny sul palco del Ravenna Jazz festival. Nel 2004 ha partecipato al tour europeo di Dewey Redman e a quello italiano di Pino Daniele. Con Andy Sheppard dal 2004 ha preso l’avvio un sodalizio artistico che sta portando alla pubblicazione di un lavoro discografico, come pure è in uscita un disco “solo piano” per ARMONIA MUNDI.

Track List:

Waves And Wind
Io vivo in campagna, dalla mia casa si vede un bellissimo panorama collinare, pieno di spazio, luci e si sentono cantare gli uccelli, per tutto il giorno. Il paesaggio mi ha ispirato la visione e gli arpeggi, un paesaggio a cui manca una sola cosa: il mare, il mare mosso dalle onde.

La strada invisibile
La mamma di Marconi raccontava al piccolo Guglielmo una favola prima di dormire, la favola della trasmissione dei pensieri che vanno da un punto all’altro lungo un percorso di strade invisibili, trasportati da omini piccolissimi e anch’essi invisibili. Chissà cosa sognava poi, quel bambino nelle sue notti… ma una cosa è certa, dalle favole a volte nascono idee rivoluzionarie.

Us And Them Pink Floyd, da The Dark Side Of The Moon. Un giorno in studio, mentre ci stavo lavorando, Anna Maria ha commentato: “ Come sono chiari i tuoi Pink Floyd, luminosi come il resto, una luna, chiara però... The Light Side Of The Moon! Rita, dovresti fare un disco che si intitola così”. Detto fatto.

Koiné Un’eredità del mio penultimo lavoro, perché è sempre bello portarsi dietro dei pezzi del proprio tappeto, immaginando un giorno di vederlo intero e grande, composto di tanti piccoli frammenti, che poi sono tutta la propria vita artistica…

Love Song Anders Jormin ha composto questo brano, una bellissima melodia, infinita espressione malinconica, e un pedale ostinato in 17/8, filo invisibile di continuità con tutto il resto, tra il pensiero e la materia

Conversation With The Moon
Questo brano lo devo alle pietre di Pinuccio Sciola, sculture magnifiche, una Stonehenge sarda, pietre che sembravo venute dalla luna e che accarezzate o percosse suonano. Con Pasquale le abbiamo campionate e intonate e poi le ho suonate con la tastiera.

Tuareg Dalle dune dello spazio a quelle della Terra, una donna cammina e culla il suo bambino, nel deserto Misteriosa Ancora la luna e le sue strade in cui perdersi, percorsi incerti e interplanetari. Un brano enigmatico.

Imaginary Rainbow Una passeggiata onirica su un arcobaleno che porta verso mondi immaginari, un’altra strada invisibile, un altro frammento di materia. Elettra’s

Magic Stick Una ninna nanna, dedicata a mia figlia Elettra e alla sua bacchetta magica con cui trasforma il mondo, perché possa dormire e sognare tra cielo e terra, alla luce del lato chiaro della luna.

In anteprima live
21 aprile, Roma
Villa Medici
Via Trinità dei Monti 1
ore 20,30
ingresso euro 10


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