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Interviste
Pubblicato il 01/04/2008 alle 13:48:06Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Pedro Ximenex: siamo la nuova boy band per i trentenni italiani

di: Laura Gorini

Si definiscono la boy band italiana più dolce per trentenni. Di chi stiamo parlando?Dei Pedro Ximenex, of course!A parlare a nome del gruppo ci ha pensato il loro vocalist Simone.

Si definiscono la boy band italiana più dolce per trentenni. Di chi stiamo parlando?Dei Pedro Ximenex, of course!
A parlare a nome del gruppo ci ha pensato il loro vocalist Simone.

Ragazzi che cosa vi ha spinto a fondare i Pedro Ximenex?Il gruppo è nato otto anni fa con il preciso intento suonare musica trasversale: pop, ma anche cantautorale, leggera ma nel contempo tosta. Insomma libera da etichette e preconcetti.
Che cosa provate quando ripercorrete insieme i momenti che vi hanno portato a diventare una band a tutti gli effetti? Siamo dapprima molto amici e in realtà la nostra strada di gruppo è disseminata di personaggi e aneddoti divertenti, che non ti riferisco, perché magari fanno ridere solo noi, però di gusto!
Alla base di un gruppo che fa musica non così popolare come la nostra, lo scherzo e l'amicizia sono componenti fondamentali.
Se doveste descrivere con una manciata di aggettivi il vostro stile quali usereste? Libero,libero e ancora libero! Dico davvero: ormai non suoniamo più per compiacere, e questo è un atteggiamento che ci ha fatto maturare molto anche artisticamente parlando. Nei nostri dischi trovi pezzi ostici a braccetto con altri che non sfigurerebbero in classifica!
Ma veniamo ora a parlare di "Abbandonati come se",la vostra più recente fatica discografica...Incominciamo dal titolo...Da chi o da che cosa vi sentite abbandonati?Il titolo è una frase presa da una canzone italiana ("Il cielo in una stanza"), come il precedente "Che fretta c'era", poi il caso vuole che tali frasi si adattino a meraviglia col nostro umore del periodo: il disco è uscito autoprodotto, e in sostanza abbandonato a sé stesso. Ti anticipo però che il prossimo si chiamerà beneauguratamente "Il nostro disco che suona"! (risate)
Mi sembra di intuire che cari giovincelli voi siate sotto sotto dei romanticoni o...mi sbaglio?Intuisci bene, le nostre storie personali, specie se sentimentali, sono alla base di parecchi nostri testi.
Però intuisci male sul fatto di essere "giovincelli", perchè abbiamo trent’anni suonati! ( risate)
Suvvia: alzi la mano chi è colui che scrive i testi e chi compone le musiche!Beh, questo disco è orgogliosamente scritto a dieci mani in sala prove. Lo dico perché per il precedente invece ci eravamo dati da fare soprattutto io e Raffaele, l'altro cantante. Così è stato molto più divertente e stimolante. Lo consiglio vivamente a tutte le band.
Toglietemi un'ulteriore curiosità: qual'è la situazione ideale in seguito alla quale è più facile che nasca una vostra canzone?Domanda tosta! Personalmente mi capita di scrivere di più quando sono in periodi particolarmente impegnativi o stressanti, non di rado mi appunto qualche frase o musica sulla macchina al mattino mentre vado a lavoro, nelle pause caffè o in qualche notte insonne.
A proposito di canzoni...qual'è il pezzo al quale siete più legati?I pezzi del disco che amiamo di più sono "Padova": una specie di jam-session finto-reggae su cui ognuno ha ricamato la sua partecipazione in maniera molto spontanea ed efficace, e "Cose belle", che ha un testo semplice, ma molto sentito, un omaggio alle piccole grandi cose.
E ora dopo la pubblicazione di un disco che più dolce non c'è che cosa dobbiamo aspettarci da una boy band per trent'enni come voi? Magari qualche live spacca cuore?A febbraio siamo stati a portare un po' in giro le nuove canzoni per locali, radio e tv satellitari, al momento stiamo seriamente pensando di rinchiuderci in studio per il terzo disco, perché abbiamo una manciata di canzoni nuove (naturalmente a noi sembrano le più belle), che non vediamo l'ora di far sentire. Invece sembra sia sempre più difficile trovare spazi live, specie qui in Umbria dove viviamo. Tuttavia va da sé che il concerto, inteso con tutto il suo contorno di viaggio, esperienze e conoscenze, per un gruppo resta il momento magico per eccellenza.

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