Salvatore Accardo - Pescara (Teatro Massimo), 4/11/2005
di: Massimo Giuliano
Due bis e applausi a scena aperta, ieri sera, per Salvatore Accardo al teatro Massimo di Pescara. Il celebre violinista si è esibito in concerto, accompagnato dalla pianista Laura Manzini, incantando i presenti con due prodigiose ore di musica. Due bis e applausi a scena aperta, ieri sera, per Salvatore Accardo al teatro Massimo di Pescara. Il celebre violinista si è esibito in concerto, accompagnato dalla pianista Laura Manzini (in gran forma nonostante l’avanzato stato di gravidanza), incantando i presenti con due prodigiose ore di musica. D’altronde, quando c’è uno come Accardo sul palcoscenico è difficile non emozionarsi: il Maestro fa letteralmente parlare il proprio Stradivari, rendendo all’apparenza semplicissima anche la cosa più complicata.
Ed è proprio qui la sua grandiosità: nel suonare con una naturalezza strabiliante. Durante i quattro atti che hanno contraddistinto il concerto, suddiviso in due parti, Accardo ha seguito un autentico percorso sonoro in divenire, passando progressivamente dalla rilassatezza alla tensione: prima la “Sonata in sol min. op. 137 D 408” di Franz Schubert, elegantemente classica, delicata e distensiva, poi la “Sonata in sol magg. n. 1 op. 78” di Johannes Brahms, già più moderna e ricca di una sensibilità inquieta che trasudava da una costruzione armonica non scontata e a tratti quasi dissonante, in cui l’attimo di maggior emozione è stato rappresentato dal primo movimento, Vivace ma non troppo, con alcuni passaggi da brivido. Quindi la “Sonata in fa min. op. 80” di Serghej Prokofiev, russa fino al midollo, grazie a quella sua connotazione drammatica e oscura, di indubbia magia: straordinario l’Allegrissimo, che ha portato il Maestro a far “volare” la sua mano lungo il violino.
Tuttavia il clou lo si è toccato, inevitabilmente, con i “Tre capricci di Paganini”, opera del musicista polacco Karol Szymanowski, attraverso la quale scorrevano un nervosismo e una furia eccezionali. Per Accardo si è trattato di un ritorno alle origini, visto che fu proprio con questa composizione che, a 13 anni, esordì in pubblico. E a proposito di pubblico, le persone che hanno assistito alla performance del Maestro erano tutte estasiate (in platea si è visto anche un soddisfatto Adelchi De Collibus, Assessore alla Cultura del Comune di Pescara) e non hanno lesinato elogi e consensi a quello che, con Uto Ughi, si può attualmente considerare il più grande violinista italiano vivente. Un personaggio che è stato insignito dei premi e delle onorificenze più importanti sia in Italia che all’estero, e che nel 1987 ha anche debuttato come direttore d’orchestra, arrivando a guidare i più prestigiosi ensemble europei e americani.
Articolo letto 873 volte
Riferimenti Web - Salvatore Accardo su Wikipedia - http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CCYQFjAA&url=http%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FSalvatore_Accardo&ei=bDFvTpemF4jf4QTfnJiUCQ&usg=AFQjCNHe2BWgysOnjwsEk8rfChnNr4MV1g
- Accardo suona ''L'estate'' di Antonio Vivaldi - http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=10&ved=0CFUQtwIwCQ&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3D3HgiLf-F-Es&ei=bDFvTpemF4jf4QTfnJiUCQ&usg=AFQjCNEXJlT2NCFfCqbeNjhdnJt0nkeNiA
|