Prisoners of Rock va collocato tra AC/DC e Guns 'n' Roses: il cd dei Sun King recensito anche da Artists & Bands!
di: Giancarlo Passarella
L'articolo di Alessandro Siragusa analizza questo cd, uscito per la nostra U.d.U. Records e vicino anche a Black Sabbath ed Iron Maiden ! Conquistare 68 punti sui 100 a disposizione su Artists & Bands e' sicuramente un buon risultato. L'articolo di Alessandro Siragusa analizza questo cd, uscito per la nostra U.d.U. Records e vicino anche a Black Sabbath ed Iron Maiden ! Conquistare 68 punti sui 100 a disposizione su Artists & Bands e' sicuramente un buon risultato.
Il dato numerico serve solo a riassumere matematicamente una recensione varia e variegata, profonda al punto giusto. Vediamo alcuni passaggi di questo articolo che inizia con piglio deciso ...Basta il titolo per definire il genere dei marchigiani Sun King: Prisoners of Rock è infatti un tipico disco di puro, classico e adrenalinico Hard Rock che si richiama e prende spunto dai vari mostri sacri di fama planetaria del genere spaziando tra AC/DC e Guns 'n' Roses, ed inserendo sapientemente qualche spruzzatina più heavy sparsa qua e la...
Alessandro Siragusa poi concentra la sua analisi su altri aspetti interessanti ...Molte band ed i Sun King sono tra queste, sono rimaste legate al vecchio modo di fare Rock: quindi una potente chitarra distorta che si esibisce in riff a tutto gas ed in assoli trascinanti; paradossalmente è proprio per questo motivo che non delude la relativa non originalità del disco, che in fin dei conti pur prendendo molto spunto dalle band sopra citate diviene semplicemente figlio di un modo ormai consolidato di considerare il Rock, dimostrando per l'ennesima volta che non ha senso dire, come spesso capita, che il Rock è morto; fintanto che ci saranno band come i Sun King a mantenerlo ben vivo e vegeto.... considerazioni che ci sentiamo di condividere!
Ed ecco come su Artists &Bands si comincia a parlare dei singoli brani di questo cd dei Sun King ...Le prime traccie rispecchiano in maniera evidente le influenze del gruppo, in Turn me on, dove gli AC/DC suonano preponderanti, così come la band di Slash e Axl Rose fa capolino tra le note della seguente Three Times Rock. Sicuramente degna di particolare menzione è A Sing, ottima ballad che in tutta la sua durata riesce a mantenersi sempre viva ed entusiasmante passando da parti melodiche ed arpeggiate ad un riffing più corposo e potente. Con After the night e I rock I roll torniamo in territori più prettamente Rock, mentre A wave ha delle caratteristiche che guardano più alla componente Heavy della band, in particolare per quanto riguarda il buon solo di chitarra. Abbastanza anonima in verità appare I just want se non fosse anche qui per il buon lavoro della chitarra solista, senza dubbio il vero punto di forza della band....
Ma la critica di Alessandro Siragusa arriva anche a toccare gli altri brani di questo cd... Più antemica è Man of the mountain, mentre triste ed oscura con sonorità a cavallo tra Black Sabbath ed Iron Maiden è la melodica chiusura di Hippogriff, altro ottimo brano sicuramente da segnalare...
Infine i botti finali ..In conclusione Prisoners of Rock è un buon disco, che va ben oltre la sufficienza, un disco che certo non fa dell'originalità il suo lato migliore ma punta tutto sul fatto di essere un disco onesto, appassionato e sincero, ben radicato sulle proprie radici e, cosa importante, sicuramente ben suonato, in particolare da segnalare l'eccellente prova delle chitarre di Ivan Perugini, anche alla voce e di Giacomo Pettinari. Un disco che, pur non facendo gridare al capolavoro, soddisferà sicuramente le orecchie degli amanti e dei vecchi nostalgici dell'Hard Rock anni '80. Rock On!!
Brani suggeriti: Turn me on, Three times rock, A sing, A wave, Hippogriff...
Concordiamo in toto e ringraziamo lo staff di Artists & Bands per la collaborazione!
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