Emanuela Larocca, da Calvello a RadioPNR di Tortona: scanzonata fan di Mark Knopfler, la Mannoia ed i Savage Garden!
di: Francesca Odette Croxignatti
La sensazione forte e' quella di avere a che fare con una cavallo di razza: ma alla passione, Emanuela unisce anche la concretezza, anche se lei si definisce pazza e appassionata. A Woodstock nel 1969 era forse sotto il palco! La sensazione forte e' quella di avere a che fare con una cavallo di razza: ma alla passione, Emanuela unisce anche la concretezza, anche se lei si definisce pazza e appassionata. A Woodstock nel 1969 era forse sotto il palco!
Strani animali popolano le sue foto con Giacinto Briamonte, il suo storico fidanzato: pipistrelli, streghe, viaggi a Woodstock ...
Bentrovata ad Emanuela Larocca: come ami definirti e perche'?
Penso che non esista ancora una parola che da sola possa sintetizzare la mia persona, dato che sono talmente complicata che io stessa faccio fatica a trovarne una definizione. Dovremmo sicuramente chiederlo a chi mi conosce! Sicuramente posso dire di essere molto pazza e appassionata. Nel primo sostantivo mettete pure tutto quello che vi può venire in mente... sono una persona vulcanica, piena di idee e di voglia di fare, di realizzare. Faccio tanta fatica a stare ferma, sono sempre alla ricerca di un nuovo progetto da far partire e coltivare. Metto molta passione in tutto quello che faccio (forse troppa), e spesso pretendo molto da me stessa e da chi lavora o sta al mio fianco (in questo senso, lo considero un difetto). Fatto sta che se mi fermo è la fine! Quindi cerco sempre di tenere il ritmo, e tenere il sorriso, anche quando non sembra facile.
Il tuo e' un lungo viaggio tra Tortona e la Provincia di Potenza: come mai? Cosa fai in due posti cosi' distanti e differenti?
Qui ci sarebbe da scrivere un libro! Ma sarò breve... A Tortona sono nata nel dicembre 1988, da genitori (Donato e Assunta) entrambi di Calvello (PZ), paese di origine di tutta la mia famiglia. Da sempre per me Calvello è stato sinonimo di "estate": il ritmo delle stagioni era scandito dalla partenza in estate per raggiungere i miei nonni in paese, per ritrovare parenti, cugini e amichetti. Fino al Natale 2006... Galeotto il battesimo della mia sorellina Giorgia (tra l'altro ero contrarissima a farla battezzare a Calvello anziché a Tortona!). Fu proprio in quei giorni che conobbi Giacinto, innamorandone perdutamente. L'aprile dell'anno successivo, ci siamo fidanzati. 22 aprile 2007. La distanza è difficile da sopportare, ma questo ed altro! A Calvello mi impegno in mille cose (ritorniamo al termine "vulcanica"...): mi faccio facilmente coinvolgere in tutte quelle che possono essere le iniziative da organizzare, soprattutto laddove ci siano bambini, la mia grande passione. Amo stare in mezzo a loro, e farli divertire.
Partiamo dal tuo ultimo successo ovvero sia il Calvello Music Contest 2010 …
Beh.. se devo essere sincera, il Calvello Music Contest non si può definire un mio successo, bensì il "trionfo" (celebriamolo un po', che male non fa!) dell'Associazione "Animus Musicorum - Calvello", istutuita nel maggio 2010 e nata dalla profonda passione comune di alcuni amici di Calvello. Giacinto Briamonte, Salvatore Di Tommaso, Rocco Ancarola, Antonio Picerni, Rocco Calabrese, Domenico Tricarico. Io ho solo dato un piccolo contributo, mettendo a disposizione quella che è la mia esperienza nelle "pubbliche relazioni"e nella gestione dell'evento, ma sono stati loro il motore e l'anima di questo successo, insieme a tutti i ragazzi di Calvello che non hanno esitato a rimboccarsi le maniche ed aiutare nella preparazione (anche in cucina! Abbiamo preparato dei manicaretti fantastici, e molto graditi!).
E' stata un'esperienza "nuova", nonostante abbia già avuto la fortuna di vivere ed organizzare manifestazioni come questa. Probabilmente il senso di "novità" e di maggiore emozione deve essere dovuto proprio a Calvello: qui tutto ha un sapore diverso, i valori sono diversi, diverso è anche il ritmo e il modo di vivere l'emozione che ti sta travolgendo. Per quanto tutto possa essere frenetico a ridosso dell'inizio di un grande evento, la ritualità non viene mai scalfita e tutto prende un ritmo quasi sincopato. Poi.. presentare sul palco di Calvello, di fronte agli amici e alla mia famiglia (che qui si riunisce nella bella stagione) è una sensazione impagabile e indescrivibile. Reputo che il vero successo sia stato non tanto l'esibizione dei gruppi sul palco, ovviamente importante e primaria, quanto il constatare la soddisfazione dei gruppi riguardo l'organizzazione e l'ospitalità. Fin dall'inizio è stato per noi pensiero principale, sicuramente abbiamo da migliorare molte cose, e non mancheremo assolutamente in questo. E' una bella soddisfazione.
Parlaci un po' della tua giornata in radio....
Eh qui arriva il bello! La nostra è una piccola emittente radiofonica, radio ufficiale della diocesi di Tortona. Siamo pochi, e per questo dobbiamo tutti darci manforte e occuparci di più cose, a seconda delle nostre capacità. Per RadioPNR svolgo mansioni "segretaria di redazione" (così mi definisce il nostro direttore don Paolo Padrini). Tengo costanti contatti con i diversi uffici stampa, con le associazioni di volontariato, gli enti del nostro comune e in particolare tutti gli enti culturali, in modo da poter pubblicizzar al meglio tutte quelle che sono le iniziative nella nostra zona, attraverso interviste al telefono e in studio. Mi occupo, poi, dell'aggiornamento del nostro sito, con la gestione anche della newsletter, che quotidianamente tiene informati i nostri amici sulle notizie più importanti della nostra zona (redatte dai nostri giornalisti). Queste attività, tra telefono e mail, occupano le mie mattinate radiofoniche!
Da speaker conduco un programma, TEA FOR TWO, fascia quotidiana e pomeridiana in onda ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle 15.00 alle 18.00. E' un contenitore con finestra spalancata sull'attualità, affrontata con tono leggero e un po' "scanzonato", in modo da poter tenere compagnia in modo "frizzante" chi ascolta. Nel programma, sempre in diretta, vanno in onda numerose rubriche, che trattano di moda, cinema, musica, avvenimenti, appuntamenti, cultura e molto altro ancora. Le rubriche sono condotte anche in collaborazione con amici della radio, ospiti in studio e al telefono. I radioascoltatori e gli amici di Facebook hanno modo di "plasmare" insieme a me la puntata, attraverso messaggi lasciati sulla nostra bacheca e con gli sms alla nostra linea diretta. Bella giornata, che dici?? :)
Cosa non va nel mondo musicale italiano? Da dove cominceresti a cambiare?
Il primo pensiero che salta alla mente è che sicuramente la musica sia diventata schiava della televisione, soggiogata dal facile successo dei ragazzi sfornati dai "talent". Molti sono talenti veri, lo riconosco (preferisco di gran lunga i cantanti usciti da X Factor rispetto ai ragazzi della De Filippi), ma ciò che manca è il contenuto, il messaggio che si va a trasmettere attraverso il loro talento. In una frase, potrei azzardare a dire che questi talent siano "fortuna e rovina" per la musica italiana: le grandi major discografiche si saranno riprese sì nelle vendite rispetto a qualche anno fa, ma è sotto gli occhi e le orecchie di tutti che questo sfumi molto presto. Ma dove troviamo oggi un cantante da paragonare ad interpreti, autori e musicisti quali Mina, Fossati, De Gregori, Celentano, o un Sergio Endrigo, Lucio Battisti? Potrei continuare con un lungo elenco. La musica italiana sta soffrendo proprio della disperata ricerca della vocalità prorompente (che evidentemente rende molto a livello di guadagni) e manca di messaggi veri, di vere emozioni nei testi (a che serve scrivere canzonette smielate e senza significato? Che noia!). Ma così funziona: è questo che vuole il mercato. Sarebbe bello voltarci indietro, musicalmente parlando, per recuperare quel che questi grandi maestri hanno cantato e scritto per noi. Per inciso, ho comprato il Cd di Marco Mengoni dopo l'ultimo festival di Sanremo 2010. Spero qualcuno scriva per lui delle canzoni "vere".
Qual'e' il tuo rapporto con la tecnologia' Cosa sopporti di queste cose moderne e di cosa faresti volentieri a meno?
Con la tecnologia ho un rapporto di "amore e odio", perché non posso assolutamente farne a meno. Dal pc "finestra sul mondo" al cellulare, sono strumenti davvero fondamentali per il mio lavoro di cui mai potrei privarmi. Ammetto che ogni tanto vorrei scomparissero... per poi ritornare subito lucida, coi piedi per terra e ricredermi in tutto il pensiero fatto!
Quali sono stati gli artisti che hai amato di piu' in gioventu'? Quali quello che segui ora?
Sorrido alla parola "gioventù", perché sono "piccola" e la gioventù la sto vivendo! Ho molto amato Alex Baroni, col rimpianto di aver conosciuto la sua musica solo dopo la sua tragica morte. Ha segnato lunghe giornate dei miei primi anni di liceo.
Quand'ero proprio "piccina" mi ero follemente innamorata dei LunaPop! Ero fuori di testa! E' stato loro il primo CD che pretesi di avere in regalo dai miei genitori , Squèrez.. (1999). Ricordo poi il trauma che provai in seguito alla notizia dello scioglimento dei Take That, ricordo le canzoni dei Savage Garden. Musica italiana dei grandi autori (grazie a papà!). Questa è stata una parte della mia adolescenza. Oggi ascolto e sperimento diversi generi. Amo rifugiarmi nella musica dei Pink Floyd, dei Queen, i Beatles, gli Eagles, gli Scorpions... In Italia oggi apprezzo molto Antonacci, Elisa, Laura Pausini, Ramazzotti, Gianna Nannini, Fiorella Mannoia (oh mamma anche qui non finirei mai di nominarli tutti!)... ma chi mi conosce sa che ho, musicalmente parlando, "una storia d'amore" con i Negramaro. Per inciso, al momento in macchina sto ascoltando il mitico "Boss" Bruce Springsteen (e ho già pronto Sting. Grandioso). E come non nominare Phil Collins, e Mark Knopfler.... non finisce mai questo elenco...
Usando la macchina del tempo ci trasferiamo nello spazio e saltelliamo da una epoca all'altra: dove avresti voluto vivere? Ed in quale epoca?
Musicalmente parlando?? Woodstock! Il mio sogno ricorrente è quello di ritrovarmi lì, tra il 15 e 18 agosto del 1969, sotto il palco... o più vicino a noi, sotto il palco dei Pink Floyd. Vorrei poter vivere tutto il periodo delle loro sperimentazioni, in prima linea (e devo dire grazie a Giacinto, perché li ho conosciuti grazie a lui. Papà aveva provato in tutti i modi a farmeli ascoltare da piccola, senza mai riuscirci..).
Emanuela Larocca donna ed Emanuela Larocca speaker: riescono le due a convivere? Come passi il tuo tempo libero?
Dovete sapere che esiste un'altra Emanuela Larocca: l'animatrice. Ma sono sempre io! In tutto quello che faccio sono sempre la stessa, metto sempre la stessa passione e la stessa grinta. Per scelta (o meglio dire "colpa") mia ho pochissimo tempo libero. Quando capita lo impiego in mille progetti da iniziare! Appena riesco ad avere un periodo libero, prendo il treno e raggiungo Giacinto!
Vediamo di incontrarci fra un mese, un anno, cinque ed anche 10: cosa avra' fatto Emanuela Larocca entro queste scadenze?
Vivo molto alla giornata, quindi non lo so. Il sogno è sicuramente quello di approdare in una grande radio... ma per questo occorre "indossare un paio di scarpe molto comode e continuare a migliorare". Ma il primo pensiero è quello di star bene.
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