Nomadi – Folgaria (Trento) 21 giugno 2008
di: Antonio Ranalli
I Nomadi hanno scelto Folgaria per festeggiare il loro 45° anniversario. Tanti ospiti sul palco, come Giorgio Panariello e Gianluca Grignani, ma soprattutto oltre 20 mila fans che in due giorni hanno affollato la località montana del Trentino. I Nomadi hanno scelto Folgaria per festeggiare il loro 45° anniversario. Tanti ospiti sul palco, come Giorgio Panariello e Gianluca Grignani, ma soprattutto oltre 20 mila fans che in due giorni hanno affollato la località montana del Trentino.
Una mega torta con 45 candeline ha sottolineato questo lieto evento. I Nomadi, la band più longeva del rock italiano, ha compiuto ben 45 anni. Un traguardo importante che li rende di poco più giovani dei Rolling Stones: infatti la band di Mick Jagger ha debuttato ufficialmente il 12 luglio 1962, mentre quella di Beppe Carletti l’estate successiva al Frankfurt Bar di Riccione. E così se per il 40° anniversario è stata proprio Riccione a celebrare i Nomadi, questa volta è toccato a Folgaria. I legami tra questo territorio e la band di Novellara sono di lunga data. “Abbiamo deciso di festeggiare questo importante anniversario”, ha affermato il tastierista e fondatore della band, Beppe Carletti, “in una terra cui siamo legati da più di 40 anni: nel 1965 una delle nostre prime esibizioni prima dell’uscita del nostro primo 45 giri “Donna la prima donna” è stata proprio a Levico Terme, e sempre da questa città siamo ripartiti il 13 marzo 1993 dopo la scomparsa di Augusto Daolio. Grazie al filo che ci lega da così tanto tempo al Trentino, grazie all'affetto e alla stima reciproca con gli amici di Folgaria, abbiamo deciso di festeggiare qui questa ricorrenza, dove riproporremo due concerti con l'Orchestra, che ha caratterizzato il nostro recente doppio album”. E così la tre giorni targata Nomadi, che ha visto i nostri “scontrarsi” anche sui campi di calcetto contro gli amministratori locali e, in una seconda sfida, contro il fans club vincitore del torneo di calcetto, si è caratterizzata per la riproposizione in due giornate (sabato sera e domenica pomeriggio) del concerto integrale con la Omnia Symphony Orchestra, diretta dal Maestro Bruno Sartori. Fan arrivati da ogni angolo d’Italia (se ne conteranno più di 20 mila in due giorni, niente male se si considera che per i Sex Pistols a Venezia se sono arrivati circa 18 mila) per assistere a due concerti straordinari. La serata di sabato 21 giugno, giorno della Festa europea della Musica, è stata aperta da una performance di Giorgio Panariello (nella foto), amico di vecchia data deta dei Nomadi, che successivamente tornerà sul palco per i saluti finali. Beppe Carletti e compagni hanno inaugurato le danza con “Come potete giudicar” e quindi via con tutti i classici e i brani recenti (tra cui il nuovo singolo “La mia terra”, cantata da Massimo Vecchi) ottimamente riarrangiati con l’orchestra sinfonica di 79 musicisti. Il cantante Danilo Sacco è in grande forma e lo dimostra nell’esecuzione di brani come “Trovare Dio” e “Se non ho te”, ricchi di forte pathos, senza dimenticare “Ti lascio una parola (Goodbye)”, molto amata dal pubblico. Sergio Reggioli regala emozioni uniche con il suo violino, mentre alla chitarra di Cico Falzone il compito di sottolineare, con alcuni virtuosismi, eccellenti fraseggi tipici delle canzoni dei Nomadi. Non perde mai un colpo l’ottima sezione ritmica composta da Daniele Campani (batteria) e Massimo Vecchi (basso e voci). Dietro le sue tastiere Beppe Carletti, fortemente emozionato, rivede davanti 45 anni di storia non solo dei Nomadi ma di tutta la musica italiana. E ad un certo punto Beppe Carletti prende il microfono per ringraziare, davanti a tutti i fan presenti, tutti coloro che hanno fatte dei Nomadi: li cita nome per nome, senza dimenticare nessuno, con un ricordo particolare per l’amico di sempre Augusto Daolio, con cui 45 anni la storia è iniziata. Nel corso della serata i Nomadi hanno ospitato una delegazione di bambini del Madagascar (nazione cui è rivolto uno dei progetti umanitari dei Nomadi) che graziosamente hanno cantato “Crescerai”. Gran finale con “Io vagabondo”. Sul palco anche Giorgio Panariello che ha letto i tanti messaggi e striscioni portati dai fans. Il giorno successivo i Nomadi hanno eseguito un secondo concerto (con canzoni diverse ovviamente), in cui hanno avuto altri ospiti come Gianluca Grignani e Don Mazzi, altro “Nomade” che ha celebrato la messa mattutina. Inoltre, nel corso della due giorni sono state presentate le recenti scoperte di casa Nomadi, come Domenico Protino, Marzia e i Mirage, oltre a presentare tutte le migliori cover band dedicate ai Nomadi presenti sul territorio nazionale. Una grande festa. L’appuntamento a questo punto è per il 50° anniversario. Sempre Nomadi!
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