Giudizio positivo per il metal rock forense dei Neronova da parte del magazine TempiDuri
di: Francesca Odette Croxignatti
Si legge infatti che...non passano inosservati: un sound metal rabbioso misto ad uno elettronico, testi accattivanti da una parte, ma spiazzanti dall’altra. Hanno il gran pregio di cantare in italiano... E noi da anni li sosteniamo! Si legge infatti che...non passano inosservati: un sound metal rabbioso misto ad uno elettronico, testi accattivanti da una parte, ma spiazzanti dall’altra. Hanno il gran pregio di cantare in italiano... E noi da anni li sosteniamo!
Gran bella recensione quella firmata da Nera ed apparsa su TempiDuri, il isto gestito da Stefano Bonelli. Una buona recensione che vi invitaim oa leggere in modo completo, ma sin da ora ci piace sottolineare alcuni passaggi...Gruppo molto interessante i Neronova: nati nel 2002, con due dischi all’attivo, “Memorie Di Un Clown” del 2003 e “I Colori Del Nero” uscito a inizio 2008 e numerose esibizioni live (anche come gruppo spalle di artisti del calibro di Marilyn Manson, Cradle Of Filth e Linea 77) si sono conquistati l’attenzione di pubblico e critica....
Infatti e' bene sottolineare che (nonostante le fraschezza del loro sound), la band modenese ha una esperienza davvero unica. Ma continuiamo nella lettura della recensione...E di certo non passano inosservati: un sound metal rabbioso misto ad uno elettronico, testi accattivanti da una parte, ma spiazzanti dall’altra (hanno il gran pregio di cantare in italiano, quindi i testi, purtroppo o per fortuna, sono facilmente memorizzabili e cantarli rappresenta – perlomeno per me – un grande sfogo) e un’originalità rara poiché spesso capita di essere delle semplici copie dei propri modelli (per loro, tra gli altri, Him, Machine Head, Marilyn Manson e Depeche Mode)...
Bene fa Nera a mettere in evidenza questo aspetto, perche' con orgoglio i Neronova si battono per affermare l'originalita' della loro produzione. Continuiamo nello psulciare la recensione apparsa su TempiDuri ...Tredici tracce appassionanti partendo dalla prima “Proposta Indecente” fino all’ultima “Alla Fine Del Giorno”. Ottima la scelta di mettere un pezzo come “Proposta Indecente” come open-track: l’impatto che la prima traccia ha nell’ascoltatore lo reputo fondamentale, e infatti i Neronova mi hanno colpita fin da subito anche grazie all’incisività dell’open-track. Partendo da un semplice riff orecchiabile, si snoda una canzone che dalla prima strofa si fa subito più spietata, chitarre pesanti e la voce strozzata del vocalist (Tiziano Panini) che canta un testo bellissimo, intensamente disperato e crudele e perfettamente intonato con l’atmosfera cupa, un po’ dark, del pezzo. Bella anche la terza traccia, “Medea”. Può sembrare un’esagerazione il fatto che io torni a ribadire quanto i testi siano appassionanti e profondi , ma se li ascolterete sarete d’accordo con me. Il settimo pezzo è una cover di Madonna, “Like A Prayer”: la canzone si inserisce perfettamente in un album del genere, senza stonare né rischiare di fermarne il ritmo incalzante....
E' vero! Quel brano sembra ormai una loro canzone e non della piu' famosa cantante italo americana.
Ma andiamo alla chiusura della recensione ...Contenuti più espliciti, invece, in “Pornoband” (il titolo dice tutto). Non dovete pensare, però, ad un pezzo più “leggero” degli altri: un velo di angoscia permea ogni singolo atto raccontato, anche grazie a chitarre distorte che danno un effetto quasi stonato unite ad una vece cruda e feroce. Emozionante, commovente l’ultimo pezzo, “Alla Fine Del Giorno”, degna chiusura di un gran bel cd. Un’ultima citazione da “Medea”: “...l’incosciente sa mentire, il cosciente può solo sognare...”....
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