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Interviste
Pubblicato il 17/06/2003 alle 13:21:43Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Anonimo Ftp, una intervista tra gli specchi dell'anima

di: Giancarlo Passarella

Magico il momento che sta vivendo la band di Vince Merlino: intervistarlo era il minimo per enfatizzare un periodo denso di novita'




Quest'oggi incontriamo Vince Merlino degli Anonimo FTP, band qui ripresa dal vivo in una suggestiva immagine dall'alto....







La prima domanda mi sembra d'obbligo: ho l'impressione che il momento che state vivendo sia abbastanza intenso: un cd che vi sta portando delle buone critiche, le famiglie che crescono, i concerti che vi fanno esibire un pò su tutti i palchi...

Si, in effetti, dalla pubblicazione del nostro cd d'esordio "Vetro", è ormai passato un anno e in questo lasso di tempo sono successe davvero tantissime cose, sia dal punto di vista musicale che da quello privato. Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di prenderci una ragionevole pausa, soprattutto per quel che riguarda l'attività live; per rifiatare un attimo e porre le basi necessarie per far evolvere ulteriormente il nostro progetto, al quale teniamo tutti moltissimo.

Il vostro nome è davvero moderno, azzeccato e coinciso: come è nato o di chi è stata l'idea iniziale?

Il moniker nasce da un'idea di Enzo Bellavia (batterista) ed è un chiaro richiamo al WEB. E' stata proprio questa sua caratteristica a colpirci sin da subito, dato che più o meno tutti i componenti della band amano utilizzare Internet. A me personalmente poi, piace tantissimo l'accostamento tra gli Anonimo FTP e questo nome così moderno, perchè credo che quello che suoniamo, anche se riproposto in una chiave attuale, abbia nell'intenzione e nel sound, radici riconducibili agli anni sessanta/settanta.

Sinefrina è il vostro primo demo di metà 2000, mentre il cd Vetro è del giugno 2002: come sono cresciuti gli Anonimo FTP nei pochi mesi che separano questi due lavori?

Direi che il più grosso obbiettivo in termini di crescita nei mesi che separano i due lavori, sia stato il raggiungimento, pur con tutte le contaminazioni del caso, di un'uniformità sonora. Mi spiego meglio. Quando abbiamo iniziato, il nostro maggior sforzo è stato quello di riunire i diversi gusti e le diverse attitudini di ognuno di noi e farli coesistere nei diversi brani, cercando di dare a quest'ultimi una propria anima ben definita ma facendo attenzione che seguissero tutti un'unica ipotetica linea artistica. Questa, è stata tra l'altro, la sola regola che ha seguito il processo compositivo dei brani; in principio, abbiamo preferito imporcela, per evitare che i brani risultassero tra di loro troppo confusi e quindi poco credibili, mentre con il passare del tempo è divenuto tutto più naturale, tanto che le nuove canzoni stanno nascendo da delle session d'improvvisazione, attorno le quali costruiamo la loro struttura definitiva.

Tra management, discografici e produttori in questi anni avete avuto modo di conoscere da vicino il mondo dei professionisti italiani in campo musicale: cosa ti ha colpito, sia in modo positivo che ovviamente negativo?

Mi riferisco naturalmente al "mondo" del quale facciamo parte e cioè quello "indipendente". Al riguardo, due cose su tutte mi hanno colpito, una in modo negativo: la mancanza di fondi adeguati per far crescere finalmente un determinato tipo di musica che altrimenti rimarrà sempre di nicchia, perchè schiacciato dai grossi potenti (mafiosi?) del mercato discografico, i quali si ostinano da cinquant'anni a propinarci la solita immondizia che amano definire "musica leggera". L'altra in modo positivo: la passione, la determinazione e la fantasia di alcune piccole realtà, che pur con i problemi di cui sopra, ma non solo quelli, sperano di "sprovincializzare" un paese, quello italiano naturalmente, poco ricettivo nei confronti di tutto ciò è al di fuori della propria tradizione, e rimasto indietro di cinquant'anni in quanto a cultura e sensibilità musicale.

Hai del budget illimitato a disposizione, ma lo devi spendere nell'arco di 24 ore: cosa compri, cosa organizzi per dare più visibilità agli Anonimo FTP?

Compro un megacomplesso di campagna nel quale allestisco il nostro studio personale, rigorosamente analogico, attrezzandolo con le migliori strumentazioni vintage che ci possano essere in commercio.

Avete avuto più riscontri dall'avere Vetro in vendita su I-Dbox o dalla presenza di una vostra canzone come "Amari come fiele" nella compilation "soniche Avventure"?

Domanda difficile! Non saprei! Rispondo dicendoti che si sono rilevati entrambi dei buoni viatici promozionali.

Nel 2002 avete partecipato all'I-Tim Tour: ritieni utile che esistano festival di questo tipo o ti auguri (per te e per le altre band giovani) iniziative di altro tipo?

L' I-Tim Tour, per organizzazione e visibilità, credo che sia nel suo ambito, quanto di meglio ci possa essere per una band giovane, anche se è riduttivo pensare che solo attraverso queste situazioni, un gruppo possa ritagliarsi uno spazio importante nell'immensa jungla della scena italiana.

Il vostro brano "L'Orrore" è stato selezionato da Rock Sound per essere inserito nel cd sampler promozionale di Rocksound Speciale Vol. 12, numero che è uscito a fine ottobre 2002, stampato in 40 mila copie: mi sembra un colpaccio promozionale non male...

Rock Sound è una rivista distribuita su scala nazionale, particolarmente attenta alle nuove proposte e credo che sia piuttosto seguita. Da qui si capisce l'importanza di arrivare alla gente utilizzando anche canali di questo tipo. Per esempio, ci è capitato che una ragazza, dopo aver letto una nostra intervista pubblicata sempre su Rock Sound, si sia interessata a noi e ci abbia contattati attraverso il nostro sito richiedendoci il cd (dalle sue parti non riusciva a reperirlo in negozio). Io invece, ho ricevuto degli sms sul telefonino, da parte di alcuni ragazzi che ascoltando "L'Orrore" sul cd sampler, volevano complimentarsi con noi.

E poi lo scorso gennaio 2003 il vostro brano "Mani Di Plastica" viene inserito nel cd "Annozero" Mei Fest N.1, compilazione dei migliori gruppi emergenti italiani vincitori di festival e concorsi: anche questo fatto vi ha portato notorietà?

Per quanto riguarda "Annozero", è ancora presto per trarre delle conclusioni in tal senso, perchè considera che la distribuzione è partita, in abbinamento editoriale con Rockit Mag, da poco più di un mese. Non abbiamo quindi, ad oggi, un'idea chiara di come stiano andando le cose, anche se, considerando le strutture e le persone che si stanno prodigando per la promozione della compilation, son sicuro che si possa stare tranquilli...

Ed ora parliamo di Francesca Fini e di Unic@ Tv: quelle riprese sono tutte fatte in backstage e dove?

La collaborazione è nata da un'idea di Francesca Fini che dopo avere ascoltato "Vetro" ci ha proposto un'esperienza video. Le riprese sono state realizzate interamente al Red House Recordings, in occasione delle session di registrazione di alcuni pezzi che andranno a formare il nuovo disco. E' stata sicuramente un'esperienza positiva, perchè riguardando il video ci si accorge che descrive momenti molto spontanei, non costruiti, e, di conseguenza, risulta essere molto veritiero!

Tra i vari concerti, ne avete fatti alcuni di spalla ad Alberto Camerini, Timoria e Giorgio Canali: hai un ricordo per ognuno di loro?

Dei primi due ho un ricordo molto "bagnato", infatti, sono stati caratterizzati da improvvisi acquazzoni. Mentre per quanto riguarda Canali, ricordo il piacere e l'onore di suonare da spalla ad un'icona del rock italiano.

Il vostro cd Vetro ha ricevuto lusinghiere recensioni: quali ti hanno maggiormente colpito?

Più che citarne qualcuna in particolare, vorrei sottolineare la nostra soddisfazione nel notare che per descrivere "Vetro", i vari recensori, abbiano fatto ricorso a differenti aggettivi che vanno dal noise, al post-rock, all'alternative-rock, all'indie-rock americana e britannica, alla psicadelia, al post-punk, allo stoner, al rock italiano, al pop-rock, al grunge... Questa per noi, rappresenta infatti, la conferma dell'aver raggiunto quell'obbiettivo di cui ti parlavo nella terza risposta: evidentemente cioè, il disco racchiude in se diverse sfumature del rock, pur mantenendo un'identità ben delineata e credibile.

Come ti senti quando scrivono ad esempio che è album graffiante, rabbioso, ma capace anche di colpire con melodie mai ruffiane? Mi sembrano parole importanti...

...parole che mi inorgogliscono molto ma che mi imbarazzano altrettanto!

Quali i prossimi appuntamenti per gli Anonimo FTP? Riuscirete a bilanciare la passione con la musica con gli obblighi familiari e lavorativi?

Prossimamente, ci concentreremo sulla stesura di nuove canzoni per il prossimo lavoro discografico, che sarà curato da Fabio Magistrali (Afterhours, Bugo, Six Minute War Madness, A Short Apnea). Fabio, vestirà il doppio abito di fonico e produttore artistico.
Inoltre, abbiamo firmato proprio in questi giorni, un contratto di booking/concerti con la Rumorerosa di Varese e crediamo che questo accordo ci permetta di ripartire, da settembre/ottobre, più forte di prima con i live. Per il resto vi invitiamo, per essere sempre aggiornati sull'attività del gruppo a visitare il nostro sito: www.anonimoftp.com Per quanto riguarda invece la seconda parte della tua domanda, direi che fino a questo momento siamo riusciti a bilanciare egregiamente, la passione con gli obblighi della vita privata e siamo determinati a proseguire su questa scia, anche se, stanno crescendo sempre più gli impegni per gli Anonimo FTP e sta aumentando, di conseguenza, la fatica per mantenere l'equilibrio. La passione, però, è più forte della fatica! Vorrei chiudere ringraziando te per la bella intervista e tutti quelli che ci seguono e/o conoscono, per l'affetto.

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