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Pubblicato il 19/03/2007 alle 14:23:25Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Loris Gualdi di Music-on-Tnt alle prese con l'ep di Chiarastella, uscito per U.d.U. Records

di: Giancarlo Passarella

Nella recensione forti sono i richiami alle sonorita' dell'ultima produzione Meg, per un esordio discografico che viaggia attraverso un sound e un anima Madredeus. Concordiamo anche se Chiarastella e' molto di piu'!

Nella recensione forti sono i richiami alle sonorita' dell'ultima produzione Meg, per un esordio discografico che viaggia attraverso un sound e un anima Madredeus. Concordiamo anche se Chiarastella e' molto di piu'!

Ho parlato con lei proprio nei giorni scorsi e mi ha confermato che ora e' nella sua casa romana a comporre le canzoni del nuovo lavoro discografico, sul quale si nutrono molte speranze.
Gli ho anticipato che ero in attesa di nuove recensioni sul cd che abbiamo fatto assieme e la prima e' firmata da Loris Gualdi, dalla quale leggo quanto segue ... Chiarastella Calconi, dopo svariate ed arricchenti esperienze on the road, ottenute nei music club della capitale e nelle felici partecipazioni all’Horus Festival Contest e al Premio Musicultura, arriva oggi presentare un nuovo prodotto.... Il disco viaggia attraverso un sound e un anima Madredeus, che sembra palesarsi in maniera piuttosto evidente nella interessante “Microcosmo”, che le è valso lo scalino più alto del podio al Spaziogiovani Festival di Foggia. L’artista utilizza lemmi onirici (“…acqua si poggia nell’acqua, specchio blulilla, acqua che incanta…”), capaci di amalgamarsi al sound drum’n’bass, che simula sapientemente l’ansietà tipica di alcuni sogni mattutini....

Molto bella questa raffigurazione pittorica della musica di Chiarastella e delle sensazioni che si hanno dal suo ascolto! Ma andiamo avanti nel riportare alcuni passaggi di questa recensione ... La voce di Chiarastella, che per certi versi ricorda la Meg solista degli ultimi tempi, pur avendo una notevole potenzialità canora, finisce per ridurre il suo raggio d’azione, non sempre riuscendo ad emergere dalla linee di canto da cui il brano nasce. Così accade in Mandorlinfiore, liberamente ispirata a Italo Calvino. Nel brano orientaleggiante, nonostante un arrangiamento curato e scrupoloso, la cantante si perde in un tracciato troppo semplice e ridondante. Molto più convincenti sono “Il giorno dopo l’incendio” e “Aria e trasformazione”, il cui trait d’union si ritrova in un studiato ermetismo, che nasce dal complesso rapporto tra uomo e natura; una sorta di sussurrato grido di dolore in opposizione alla noncuranza umana, nel dotto richiamo alla filosofia parmenidea....

Un grazie di cuore a Loris Gualdi per la recensione.

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