Brian Eno musica le opere di Paladino all'Ara Pacis
di: Alessandro Sgritta
Dall’11 marzo all’11 maggio 2008 la mostra/evento “Brian Eno | Mimmo Paladino. Opera per l’Ara Pacis”. Si ritrovano insieme a Roma due grandi protagonisti dell’arte e della musica contemporanea. Dall’11 marzo all’11 maggio 2008 la mostra/evento “Brian Eno | Mimmo Paladino. Opera per l’Ara Pacis”. Si ritrovano a Roma due grandi protagonisti dell’arte e della musica contemporanea.
È il primo evento "site specific" pensato per gli spazi del Museo dell’Ara Pacis. Dall’11 marzo all’11 maggio 2008 la mostra/evento “Brian Eno | Mimmo Paladino. Opera per l’Ara Pacis” - a cura di Achille Bonito Oliva, Federica Pirani e James Putnam, promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, organizzata da Zètema Progetto Cultura su progetto di Valentina Bonomo - è l’occasione, per due indiscussi protagonisti della cultura contemporanea, di ritrovarsi a lavorare insieme dopo quasi 10 anni dal loro primo progetto comune alla Round House di Londra nel 1999.
Brian Eno (nella foto) – "musicista non musicista" come egli stesso ama definirsi, ideatore della “Generative Music”, precursore della New Age, videoartista, polistrumentista, scultore, pittore e filosofo della musica - e Mimmo Paladino - una partecipazione nel 1980 alla Biennale di Venezia nella sezione “Aperto ’80” di Achille Bonito Oliva, uno dei più noti esponenti della Transavanguardia, scelto nel 2003 a rappresentare l'arte italiana durante la presidenza dell’Italia a Bruxelles, ideatore e regista del lungometraggio “El Quijote” nel 2005 - hanno creato un’opera unica, appositamente per gli spazi del Museo dell’Ara Pacis che, a meno di 2 anni dalla sua inaugurazione (21 aprile 2006) è uno dei siti più visitati della Capitale.
Non solo. Il Museo dell’Ara Pacis è la prima opera di architettura contemporanea realizzata nel centro storico di Roma dagli anni ’40 ad oggi. È anche per questo motivo, oltre che per la sua posizione strategica e per il fascino scaturito dall’accostamento tra antico e contemporaneo, che il Museo dell’Ara Pacis è il luogo ideale per assolvere alla funzione di contenitore di arte contemporanea di altissimo livello, come nel caso della collaborazione eccellente tra Brian Eno e Mimmo Paladino.
«Tra Paladino e Brian Eno scatta un cortocircuito di sensibilità complementare – scrive Achille Bonito Oliva nel suo saggio Ara Artis che comparirà sul catalogo della mostra/evento (editore Gli Ori, Prato) – dove il primo porta con sé tutta la tradizione occidentale che corre dalla scultura longobarda, gotica, barocca per arrivare alle avanguardie storiche e l’altro a sua volta porta una sensibilità legata ad una storia della musica concreta che da Cage si immerge in una tradizione orientale del suono. Sembra in tal modo che l’intreccio Oriente-Occidente abbia la capacità di liquefare l’immagine nella musica, e che a sua volta il suono si concretizzi nell’iconografia.»
Mimmo Paladino nel Museo dell’Ara Pacis “segna” le superfici e fornisce all’osservatore un nuovo punto di vista dal quale confrontare l’architettura di Richard Meier e la monumentalità dell’Ara Pacis con la sua ricerca ricca di contaminazioni. È il caso della grande scultura circolare, un anello in acciaio, che inquadra l’Ara e, insieme con il monumento, sarà visibile dal Lungotevere. Al piano espositivo sottostante altri elementi compongono l’“Opera”: una sagoma alberata su cui poggia, come in equilibrio, un cilindro da prestigiatore; frammenti di figure umane; pitture a carbone, semplici segni, tipici stilemi dell’artista; un “Treno” lungo 35 metri, una sorta di ossario di forme antropomorfiche tra ferro e terracotta; al centro della sala una nicchia contiene una figura umana in bronzo sulla cui schiena spuntano dei rami e le pareti interne della zona centrale sono affrescate con croci e altri segni geometrici rossi su sfondo bianco. Altri elementi completano l’insieme. Brian Eno a sua volta intende creare un ambiente musicale senza parole, senza melodia, senza ritmo e che non suoni mai due volte nello stesso modo. La musica e i suoni di Brian Eno, lungi dal rappresentare la colonna sonora per le sculture e i lavori di Paladino, sono invece un’entità indipendente da loro, ma allo stesso tempo strettamente connessa. Diversamente dalle composizioni classiche, dove tutti i suoni sono organizzati tra loro in uno schema preciso, Eno lavora su livelli musicali in movimento nello spazio indipendentemente gli uni dagli altri.
Sia Eno sia Paladino partono dall’idea di destrutturare i loro lavori reiterando moduli tipici della loro ispirazione creativa. Dilatando e comprimendo singoli suoni o motivi, mettendo insieme tutti i frammenti, i due artisti arrivano ad ottenere una totale armonia.
“BRIAN ENO | MIMMO PALADINO. Opera per l’Ara Pacis”.
11 MARZO – 11 MAGGIO 2008
Roma, Museo dell’Ara Pacis, Lungotevere in Augusta
(angolo via Tomacelli)
Orari: da martedì a domenica dalle ore 9 alle ore 19
(la biglietteria chiude 1 ora prima)
Biglietti intero € 6,50; ridotto € 4,50;
ingresso gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65
Info Tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 22.30)
www.arapacis.it
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