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Interviste
Pubblicato il 11/08/2009 alle 14:00:07Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Stefano Di Battista, un'estate di concerti jazz con la sua nuova band

di: Alessandro Sgritta

Stefano Di Battista, uno dei più celebri sassofonisti italiani, sta girando l’Italia con la sua nuova band per una serie di concerti jazz: il 23 agosto sarà al Tarquinia Festival e il 29 a "Life in Gubbio", poi è in programma un concerto in Abruzzo..

Abbiamo intervistato Stefano Di Battista (nella foto), uno dei più celebri sassofonisti italiani, che sta girando l’Italia con la sua nuova band per una serie di concerti: prossimi appuntamenti il 23 agosto a Tarquinia per il “Tarquinia Festival” e il 29 agosto a Gubbio per “Life in Gubbio”, mentre è in preparazione un concerto in Abruzzo…

Domenica 23 agosto con lo Stefano Di Battista Jazz Quartet chiuderai la prima edizione del Tarquinia Festival dopo l’apertura delle Boop Sisters, che tipo di concerto farete?
Suonerò (il sax soprano e contralto, ndr.) con Dario Rosciglione al contrabbasso, Marcello Di Leonardo alla batteria e Roberto Tarenzi al pianoforte che è una nuova promessa, uno straordinario pianista che conosco da soli 3 mesi e mi ha subito colpito, in questo concerto rispolvereremo alcuni brani miei e anche classici del jazz d’eccellenza, dei brani di Charlie Parker, John Coltrane, Duke Ellington, Charles Mingus, Thelonious Monk come “Straight no chaser” che è un blues che lui ha scritto con un tema fatto da contrabbasso e sassofono, e poi inseriremo un brano dal mio ultimo disco “Trouble Shootin’” del 2007 (uscito per la Blue Note) che si chiama “Under Her Spell”, per poi andare a chiudere con cose più tradizionali come “Mack the Knife” (di Kurt Weill) oppure anche più hancockiane se vogliamo, alternando brani tradizionali e d’avanguardia, speriamo di fare un concerto gradito a tutto il pubblico, poi cambiamo il repertorio anche in base al tipo di audience che abbiamo, certamente a Tarquinia cercheremo di fare un concerto non dico “leggero” perché non mi piace il termine ma che possa essere trasversale e ben accolto dalle orecchie di tutti…

Con questa nuova formazione avete registrato anche il nuovo disco di Nicky Nicolai “Sophisticated Lady” che è uscito in edicola con L’Espresso nella collana “Particolare femminile”…
Sì abbiamo fatto un disco a mo’ di live, a giugno ci siamo chiusi due giorni in studio e abbiamo fatto un mini concerto che poi abbiamo mixato…


Hai in programma anche un nuovo disco a tuo nome?
Intanto ci divertiamo a suonare insieme perché come sai il jazz è una musica che non necessariamente comporta di fare qualcosa di nuovo, si possono anche suonare brani di Dizzy Gillespie o John Coltrane e divertirsi, diciamo che adesso noi stiamo testando questa nuova band perché il pianista sono solo 3-4 mesi che lo conosco e me ne sono innamorato artisticamente negli ultimi due, per cui quando incontri un musicista che ti fa innamorare ovviamente ti vengono idee nuove, perché condividi con gente nuova una musica e loro stessi ti danno degli input per provare delle composizioni nuove, per cui sicuramente c’è la voglia di scrivere nuova musica per questa band, dopo questi concerti lo faremo, al momento ci limitiamo a godere del fatto di suonare insieme…

Sabato 29 agosto sarete ospiti della serata finale della terza edizione di “Life in Gubbio” con lo Stefano di Battista Jazz Quintet, insieme a Giovanni Baglioni ed Erri De Luca, e verranno consegnati i premi “Il senso di una vita” a Gigi Proietti per il teatro e a Nicola Piovani per la musica e il “Premio Internazionale Lupo di Gubbio”, ci parli di questo festival?
A Gubbio abbiamo una funzione leggermente diversa, facciamo parte di un pacchetto che viene riproposto in chiave live e accompagnerà degli intermezzi di premiazioni e altro che solitamente si fanno con delle musiche più commerciali mentre noi inseriremo pezzi di Miles Davis e Coltrane, e sarà stravagante sentire questi brani in questi contesti, ci saranno dei piccoli interventi qua e là più delle performance all’interno dello spettacolo, sarà un concerto al servizio dello show, fatto in una chiave nuova anche per la televisione (che non ci sarà, ndr.), per cui in qualche modo unica da questo punto di vista, con degli interventi di ospiti che suoneranno e canteranno con noi…la differenza con il concerto di Tarquinia sarà che a Gubbio saremo al servizio dello spettacolo e ci inseriremo là dove potremo in modo originale e compatto, quindi sempre di stampo jazz come a Tarquinia però al servizio anche di quello che succederà lì…

Voi siete già stati ospiti di “Life in Gubbio” se non sbaglio, chiamati da Paolo Bonolis…
Sì ormai facciamo parte integrante di “Life in Gubbio”, siamo nati con questa idea e la portiamo avanti insieme a Paolo ormai da tre anni, è molto bello, ci si diverte, ci sono giornalisti che vengono come Castaldo e Assante (che intervisterà Capossela e Cinaski, ndr.), poi Gubbio mette molta serenità perché quel posto è stupendo per cui è un privilegio andare lì, stare quattro giorni e goderci il clima e tutte le varie forme d’arte che saranno presenti durante la manifestazione, che sono tante e anche molto belle…

Sarà quindi un festival ecologico e legato alla natura…
Assolutamente, è un festival che si può toccare con mano e che non si nasconde dietro al glamour, è fatto di cose semplici ed è molto bello che Paolo lo segua e lo presenti perché sa che c’è un valore dietro e anche noi lo sappiamo e vogliamo seguire questa strada che concilia l’arte con la semplicità con cui viene accolta, perché non ci saranno effetti speciali, sarà tutto reale quello che si vedrà e si potrà toccare con mano…

Nicky Nicolai sarà presente con voi a Tarquinia e a Gubbio?
Avremmo molto gradito la sua presenza con noi sul palco però non potrà esserci per impegni familiari, Nicky sarà il giorno prima di noi (il 22 agosto) a Tarquinia come madrina del “Premio Velka” per cantautrici e interpreti emergenti…


Quindi i vostri saranno dei concerti jazz strumentali senza canzoni?
Io continuo ad unire il jazz con le canzoni ma se non c’è la voce nessuno può cantare, a volte mi piace anche rientrare nel suono jazz di un certo tipo perché è bello anche cambiare e poi quello del jazz strumentale è il mio mondo a cui ogni tanto ritorno sempre volentieri…

Ci sono in vista altri concerti dopo quelli di Tarquinia e Gubbio?
Stiamo lavorando su un progetto molto bello che io volevo fare già da mesi che è appunto una sorta di sostegno che noi vorremmo dare a L’Aquila, stiamo pensando di mettere in piedi un concerto che possa generare introiti per il paese di Fossa, siamo ancora in una fase iniziale…

Se ben ricordo era stato fatto un concerto all’Auditorium di Roma con il meglio del jazz italiano a favore dell’Abruzzo, hai partecipato anche tu?
Sì io ho partecipato ed è stato molto bello ma questa mia è un’iniziativa che vorrei fare direttamente sul posto, direi che se lo meritano, dobbiamo cercare di essere meno promozionali e di andare più a "spostare le pietre", se uno ci va personalmente è un gesto bello anche per noi stessi oltre che per loro…

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