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Pubblicato il 24/07/2010 alle 09:56:47Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Tempi-duri.it promuove a pieni voti il rock pesante dei Sun King, appena usciti con il loro esordio discografico

di: Maria Liberata Apisconi

Si intitola Prisoners of rock e l'ha ovviamente pubblicato la coraggiosa U.d.U. Records: la recensione e' firmata da Giuseppe Sbriglio e parla del buon hard rock di cui ormai i Sun King sono una valida testimonianza vivente!

Si intitola Prisoners of rock e l'ha ovviamente pubblicato la coraggiosa U.d.U. Records: la recensione e' firmata da Giuseppe Sbriglio e parla del buon hard rock di cui ormai i Sun King sono una valida testimonianza vivente!

Sono sagge le parole e le riflessioni che si leggono su Tempi-duri.it, relativamente al cd dei Sun King. La partenza e' con passo deciso...A volte cerchi e ricerchi della musica di grande qualità pensando che possa provenire chissà da quale parte del mondo e invece è in questi momenti che potresti guardare lì sotto i tuoi occhi e trovarla, infatti i Sun King sono marchigiani ed hanno appena
pubblicato il loro primo album vero e proprio, frutto di rielaborazioni dei brani scritti e pubblicati in passato ai quali sono state aggiunte delle nuovissime idee di ottima qualità....
considerazioni giuste, perche' questo disco e' stato concepito come una specie di biglietto da visita di quello che hanno prodotto nel recente passato!

Giuseppe Sbriglio poi parte con le sue considerazioni globali...I brani sono undici, vari fra di loro ma dove l'elemento comune è puro Hard & Heavy caratterizzato da un sound molto ben curato e innovativo, ottime le chitarre equalizzate in modo che risultino ben possenti e per niente acide, un album di sicuro successo..... La prima traccia: Turn me on, se per un attimo perdi la concentrazione ti sembra di aver messo su un album degli AC/DC, i riff sono molto coinvolgenti i soli, agili si intrecciano molto bene, il coro molto cantabile, è un brano decisamente rock 'n' roll che scalda bene l'entusiasmo dell'ascoltatore....

Ma i pareri positivi continuano ...E' quando parte la seconda traccia: Three times rock che il clima cambia al punto che sembra di partecipare ad un concerto dal vivo. Il singer, che di certo ama la scuola di Axel Rose, introduce il brano dicendo che ciò che darà, sarà Rock of you e sa cosa vogliamo, ciò di cui abbiamo bisogno e ciò che sentiamo noi veramente e di certo lo grideremo durante i concerti....rock! Questo brano esprime molto bene la forte esperienza della band... La recensione su Tempi-duri.it e' ancora foriera di altra positivita'...Da questo punto il sound prende molto più colore e gli arrangiamenti diventano più elaborati, i passaggi sono ben calibrati....Your Love è un brano che contiene anche dei coretti che ricordano i magnifici Kiss. Particolare lo stacco a tre quarti del brano per continuare con un fill molto elegante.... Dopo è il turno di un arpeggio che accompagnerà una ballata: A sign decorata da un flauto dolce e ausiliata dal pianoforte, è un brano eseguito in quasi sei minuti ma che nonostante ciò non annoia l'ascoltatore come spesso accade anche perchè dalla parte centrale prende una svolta di carattere heavy grazie ad un riff ben cadenzato e al sostegno della compatta sezione ritmica....

Leggiamo le altre parole scritte da Giuseppe Sbriglio ..Siamo nel mezzo dell'album e sembra che la band voglia tirare il meglio di se a piccole dosi, After the night parte con un intro di basso e batteria che assieme fanno un ottimo groove che rende il brano ricco di energia, i riffs della chitarra sono davvero heavy, interessanti i cambi di tempo che lasciano respirare il cantato per dare spazio a delle frasi di chitarra suonati con molta classe per arrivare alla fine proprio con un solo di chitarra breve ma ben articolato... I rock I roll è la sesta traccia e non poteva essere altro che un brano rock 'n' roll ma che nella parte in mezzo, ovvero durante l'assolo, composto ovviamente da pentatoniche eseguite molto fluidamente e banding molto giocosi, prende una piega heavy con un giro di accordi che ricorda i Judas Priest....
Altre opinioni? Altri paragoni? Su Tempi-duri.it non mancano ...A wave ridà vigore offrendo un cantato davvero molto melodico, in questo brano fra l'altro vedo la migliore espressione del cantante che sembra essersi scordato delle influenze e finalmente abbia cantato con la voce che lo contraddistingue, la sua vera, brillantissima, corposa, ben gestita....I just want, ha anche qui un riff di chitarra molto interessante, mi ricorda molto qualche passaggio dei Megadeth, il cantato del coro è molto esteso e anche qui il cantante da ottime impressioni di saper fare e si sa ben esprimere, il solo mi ricorda le sonorità di Marty Friedman ed è divino!

Ma attenzione a questo bellissimo passaggio ...Adesso arriva la cover di Tie your mother down dei Queen.... anzi no, colpo di scena...... era una forte sensazione, ma questa è The dance of darkness .... il rock 'n' roll è sempre vivo in questo disco ma l'heavy ne fa da padrona infatti arriva carica e possente Man of the mountain, energia pura, mi ricorda gli Skid Row dell'album Slave to the grind....


E' il momento di leggere le ultime parole ...L'album termina con un brano alla Guns 'n' Roses dal coro molto melodico, quasi straziante, le corde del singer qui veramente oltre a vibrare fanno anche vibrare i sentimenti dell'ascoltatore, mentre quelle della chitarra rievocano lo stile del neoclassicismo riportando in vita Bach. C'e da dire però che inizia con un arpeggio di chitarra, ha un corpo possente com già espresso, va al termine con un solo dal sound sporco e si conclude con un bel...FUCK U Come dicevo prima, al giorno d'oggi noi italiani facciamo in fretta a importare musica dall'estero, sicuramente per l'ottima qualità, piuttosto che ricercare in Italia forse anche perchè sfiduciati visto che i nostri media non fanno altro che propinarci talent show ..... e qui scusatemi se apro una piccola parentesi dicendo che qui magari ci sono dei validi talenti che però rimangono lì a farsi criticare da persone non molto competenti e che gestiscono lo spettacolo in maniera che non diventi altro che una telenovelas. Tutto questo comunque era per dire, cari lettori, sappiate che in Italia esistono altre realtà e i Sun King ne sono una valida testimonianza e che infatti questa band può darci ciò che vogliamo.... ROCK!

.... sagge parole, davvero sagge...

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