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Pubblicato il 16/02/2010 alle 00:48:24Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Irene Fornaciari a Sanremo con i Nomadi e Mousse T. per la consacrazione definitiva

di: Pippo Augliera

Irene Fornaciari salira’ sul palco Martedi’ sera con i Nomadi per presentare il brano Il mondo piange firmato anche da lei, supervisionato da papa’ Zucchero. Mousse T. e Suzie saranno suoi ospiti per la serata dei duetti.

Irene Fornaciari salira’ sul palco Martedi’ sera con i Nomadi per presentare il brano Il mondo piange firmato anche da lei, supervisionato da papa’ Zucchero. Mousse T. e Suzie saranno suoi ospiti per la serata dei duetti.

La collaborazione tra Irene e Mousse T. è nata durante la fase di lavorazione del secondo inedito intitolato "Messin' with my head”, scritto e prodotto con Jan Van Der Toor, che farà parte dell’album “Irene Fornaciari”, in uscita il 19 febbraio.

Il disco contiene una selezione dei suoi cd precedenti “Vertigini in fiore” con la bellissima “Una carezza”, ripresa successivamente da Sugar per “Live in Italy”. Ci sarà anche “Ora che non vivo”, tratta da “Vintage baby”, che è stata inserita nella colonna sonora del film campione d’incassi “Scusa ma ti voglio sposare” di Federico Moccia.

Nell’edizione sanremese precedente, Irene ha riportato un buon successo con “Spiove il sole”, quest’anno vuole confermare in maniera più decisiva il suo talento, evidenziando anche le sue capacità di autrice: ‘Sulle strofe del pezzo di Sanremo ci ho lavorato soprattutto io. Ci ho messo poco tempo, perché ero molto ispirata. Per quanto riguarda la musica si tratta di una ballata pop con sonorità molto soul ed è previsto l’organo Hammond. A prima vista sembra una canzone sociale, in verità è una canzone d’amore. Perché l’amore che sento dentro, per me, non è un discorso retorico. Io credo davvero nell’affermazione "E’ l’amore che muove il mondo"’.

La genesi di “Il mondo piange” è raccontata nel sito della giovane artista. L’anno scorso Damiano Dattoli, autore della storica “Io vagabondo” dei Nomadi, ha mandato il provino di un brano che è piaciuto subito a Zucchero, il quale, insieme ad Irene, ha lavorato ed aggiustato le parti mancanti. Terminato l’arrangiamento, il risultato finale ha assunto un sapore Nomadi con un vago colore soul molto caro ad Irene, da li l’idea di proporre la canzone allo storico gruppo.

L’ammirazione di Zucchero, che ha vinto il recente Premio Augusto Daolio, nei confronti dei Nomadi è nota, tanto che nell’album “Blue Sugar” ha dedicato, la struggente “Arcord" al leader del gruppo prematuramente scomparso usando il campionamento della sua voce in “La canzone della bambina portoghese” di Francesco Guccini.

Dopo aver ascoltato il brano, i Nomadi hanno aderito al progetto con entusiasmo. Beppe Carletti racconta che ‘Adelmo ( il nome di Zucchero) ci ha chiesto di accompagnare sua figlia a Sanremo e noi abbiamo accettato per la vecchia amicizia che lega me e lui da trent'anni. Per noi è entusiasmante sostenere un'artista giovane, educata e di talento come Irene e lei è felicissima della nostra adesione’.

Il brano racconta come una giovane ragazza di 25 anni vive il suo innamoramento cercando in questo suo stato di grazia e di positivita' (‘cadono coriandoli di luce che scintillano per noi’) tutte le speranze della sua giovane eta’ verso un futuro migliore, dove l’amore diventa quasi una fede (amore santo). Si rivolge al suo innamorato chiedendosi pero’ perche’ il mondo e' cosi' poco pieno d' amore, perche' ci sono tutte queste guerre, mancanza di tolleranza e razzismo, questo mal di vivere che dilaga, tanto da far piangere il mondo.

Irene sembra avere, quindi, le idee chiare sul suo futuro, determinata nel proseguire la sua carriera artistica: ‘L’anno scorso per me questo palcoscenico ha rappresentato un’occasione per farmi vedere. Sto mostrando al pubblico che so cantare anche io indipendentemente dal fatto che sono la figlia di Zucchero Fornaciari. Il 2009 mi ha comunque aperto la strada. Spero di raggiungere quanta più gente possibile anche se affronto la vita tappa dopo tappa e di crescere nel mio lavoro anche se ciò non dovesse significare diventare una grande cantante. Dopo Sanremo la prima prova che mi aspetta è la piazza, il contatto vero e diretto con il pubblico. Quello sarà l’esame da superare'.


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