Stefano Calvagna firma la regia del Dvd live di Franco Califano
di: Manuela Ippolito Giardi
Regia illustra per Franco Califano. Stefano Calvagna, autore de "Il peso dell’aria" e “Il lupo”, è il regista del primo Dvd di Franco Califano. Stefano Calvagna (nella foto), autore de "Il peso dell’aria" e “Il lupo”, è il regista del primo Dvd di Franco Califano.
Stefano Calvagna, autore de "Il peso dell’aria" e de “Il lupo”, è il regista del primo Dvd di Franco Califano. “Franco Califano Avversario”, questo il titolo del doppio Dvd realizzato da Raitrade (distribuzione Edel), si compone di due volumi: il primo contenente materiale di repertorio tratto dagli archivi Rai, e il secondo con il concerto diretto da Stefano Calvagna.
Si tratta dello spettacolo tenuto il 10 marzo dello scorso anno al Teatro Tendastrisce di Roma. In circa 90 minuti Calvagna alterna alle immagini del concerto - caratterizzato da tutti gli storici successi e monologhi dell’artista come “La musica è finita”, “Una ragione di più”, “E la chiamano estate”, “La mia libertà”, “Tutto il resto è noia” - flashback con immagini di luoghi che hanno caratterizzato la vita e la carriera di Franco Califano: dalla sua casa natale al quartiere Primavalle allo storico bar, scenario di tante serate e fonte di ispirazione per tante canzoni, fino al cane vagabondo ispiratore della canzone “Io non piango”. Il regista si è avvalso di tre telecamere, e di un dolly robin crane alto 8 metri per le riprese dall’alto.
“Scopo di questo video”, spiega il regista Stefano Calvagna, “è quello di andare oltre il concerto, ma di andare a ripercorrere le tappe che hanno caratterizzato la carriera di Franco Califano. Si tratta del primo concerto dell’artista ripreso e pubblicato. Per me è stato un grande onore visto che con Franco c’è sempre stata grande stima. Ascolto le sue canzoni da quando avevo 8 anni e sono stato quindi molto felice quando lui e il suo manager hanno pensato a me per realizzare questa importante opera discografica”.
Per il regista Stefano Calvagna non è certo la prima incursione nel mondo della musica, visto che il suo lungometraggio "E guardo il mondo da un oblò" si ispirava ad una nota canzone di Gianni Togni, autore anche della relativa colonna sonora.
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