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Interviste
Pubblicato il 03/06/2004 alle 22:53:43Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Il “Sogno Shock” dei Sintica

di: Marina Beccuti

Eccovi le speranze, le ambizioni ed i sogni (shock!) del sestetto torinese, il gruppo rivelazione del momento.

Nella prolifica ed innovativa Torino musicale s’affaccia alla ribalta un nuovo gruppo: Sintica. Il nome, che buca immediatamente l’immaginario collettivo, nasce dalla fusione di sintetizzatore ed elettronica, elementi portanti del loro genere musicale. Il gruppo, nato due anni fa circa, è composto da sei musicisti, che preferiscono presentarsi col nome d’arte: Ale è il cantante, Manzo e Sasà suonano la chitarra, Pluto è il bassista, Rabbo è all’elettronica e infine VP è il batterista. Completano lo staff Viorel il manager e Roberta che cura l’immagine, la grafica e il sito: www.sintica.it
Per essere in fase di lancio l’organizzazione è perfetta, nulla è lasciato al caso, ma curato nei particolari, dal logo alla cartella stampa. Così si può facilmente ipotizzare che questo nome, non ancora del tutto conosciuto, presto entrerà nel grande giro della musica italiana, seguendo le orme dei già famosi Subsonica ed Eiffel65, che hanno tracciato le linee guida della Torino underground. Il gruppo comunque ha già vinto dei premi della critica, il più importante l’hanno conquistato a Sulmona, aggiudicandosi il Premio Daolio, premiati addirittura da alcuni componenti dei Nomadi. Lo studio di registrazione, dove abbiamo incontrato la band, è in una zona periferica del capoluogo sabaudo, ma molto efficiente, contenuta in una struttura che ne conta altre, a disposizione di altrettanti gruppi alla ricerca del successo.
Com’è avvenuto l’incontro tra di voi?
Ale (portavoce) “Cantavo in un altro gruppo, mentre gli altri componenti formavano già la loro band. Mi hanno ascoltato in un concerto e da qui è nata la nostra collaborazione”.
Come promozione i Sintica hanno deciso di distribuire gratuitamente undicimila cd contenenti il loro primo brano inciso, che si chiama “Sogno Shock” e si potrà trovare in vari punti della città. “Questo è il nostro primo cd che esce” raccontano i giovani “Crediamo nell’idea di far presa sulla massa, essendo noi un gruppo emergente, che deve farsi conoscere. Per questo abbiamo pensato di promuovere il nostro primo singolo diffondendolo gratuitamente, come il nostro biglietto da visita”.
Sicuramente avete già fatto alcuni concerti?
“Lo scorso ottobre siamo stati ad Almese (località ai piedi della montagna torinese), dove tra l’altro abbiamo conosciuto il nostro manager, Viorel Vigna. Abbiamo sostituito un gruppo che alla fine non s’è presentato. E’ stato un momento importante per metterci in mostra”.
Oltre alla distribuzione a tappeto del singolo, avete in programma concerti di presentazione? “Certamente, il 30 maggio canteremo al Festival Acanto di Canale d’Alba, presso il Teatro Comunale. Il 1° giugno saremo alla rassegna “Pagella Rock” al Parco Colletta a Torino. La serata più importante per noi sarà il concerto del 5 giugno all’Hiroshima Mon Amour, locale trend per chi vuole lanciarsi nel migliore dei modi. Prima del concerto si terrà anche un mini party”.
C’è in programma l’uscita di un cd vero e proprio, a seguito di “Sogno Shock”?
“Uscirà certamente, anche se non sappiamo ancora i tempi necessari alla produzione. Abbiamo già partecipato ad altri lavori, collaborando ad alcune compilation, tra cui quella dedicata a George Michael dal suo fan club. Abbiamo presentato la cover di “Jesus to a child”.
C’è un motivo sulla scelta del vostro genere musicale?
“Torino è la città dov’è nato questo tipo di musica, con gruppi come i Subsonica, Eiffel65, per citare i nomi più famosi. Questo è il nostro genere preferito, per cui abbiamo scelto di proseguire su questa base a noi molto congeniale”.
C’è qualche gruppo internazionale che ha maggior presa su di voi?
“Ascoltiamo molta musica, in particolare siamo affascinati dai Placebo, Muse e anche Depeche Mode”.
La vostra collocazione al momento è in ambito locale, pensate di entrare in seguito in un circuito più ampio?
“Al momento desideriamo restare nel giro torinese, in un certo senso ci sentiamo più protetti e desiderosi di sfondare nella nostra città. Non si disdegna ovviamente di poter uscire dai confini torinesi per farci conoscere meglio”.
Vi considerate già dei professionisti?
“Al momento tutti abbiamo un’altra occupazione, tra lavoro e studio, ma con gli impegni degli ultimi tempi non riusciamo più a conciliare il lavoro quotidiano con la musica. E’ stato uno sforzo comunque fare undicimila copie di un cd, lavorando molto sulla comunicazione e promozione dello stesso. Ora siamo arrivati ad essere ben undici persone in tutto lo staff”.
Come inizio le idee sono chiare, anzi chiarissime. Hanno addirittura trovato degli sponsor che metteranno sul mercato oggetti con il loro marchio, a partire dagli zainetti. Per chi vuole conoscere i Sintica è invitato ai loro concerti, dal vivo una band fa sempre la sua buona impressione.

Sogno Shock

E’ un ritornello abbastanza semplice, che al momento non vuole essere particolarmente innovativo, se non regalare ai fans un ritmo facile da memorizzare, da canticchiare per strada, in macchina, così per gioco. La base musicale e la registrazione sono buoni, la voce di Ale è calda e penetrante, ancora un po’ acerba, vista la giovane età. Le parole sono abbastanza ripetitive e non contengono nessun messaggio specifico, se non il desiderio di lasciare un po’ il mondo virtuale per riappropriarsi del calore della realtà, del contatto fisico. Il desiderio di vedere, sentire, toccare, per uscire dal tunnel, da questo sogno shock, che può tramutarsi in incubo. Per il resto aspettiamo impazienti le altre canzoni, con il desiderio di lasciare andare il proprio corpo in una danza liberatoria.

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