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Pubblicato il 02/03/2010 alle 19:40:05Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

L'Are' Rock Festival tra fascinazioni elettroniche e turbini di energia con Carion, Marvanza Reggae Sound e Bycicle Beat

di: Ambrosia J.S. Imbornone

L'Are' e' ripartito a Barletta il 25 febbraio con Carion, Marvanza Reggae Sound e Bycicle Beat, tra scariche di adrenalina in puro rock-style, l'energia contagiosa e colorata del reggae e fascinazioni elettroniche.

L'Are' e' ripartito a Barletta il 25 febbraio con Carion, Marvanza Reggae Sound e Bycicle Beat, tra scariche di adrenalina in puro rock-style, l'energia contagiosa e colorata del reggae e fascinazioni elettroniche.

Il concorso nazionale Arè Rock Festival, ormai ambita e preziosa vetrina della musica nel cuore del Sud d’Italia, ha riaperto i battenti con la prima delle dieci serate di qualificazione live lo scorso 25 febbraio. Prima band del 2010 a salire sul palco i baresi Cariòn (indie rock): il loro sound aumenta la sua potenza dal vivo, con ritmiche robuste che si fanno complici dell’orecchiabilita' di brani ben strutturati per poter essere singoli di impatto. Nel loro set distorsioni alt-rock, sonorita’ vigorose tipiche del rock italiano e internazionale allo stato puro e vertigini di un ritmo accelerato (pensiamo soprattutto a “Scorpione”). Pezzi come “Hai” o “Sulla pelle” nello stile del cantato e nella virulenza amara di un rock d’autore rammentano a tratti un modello come gli Afterhours.
Colorato e ricco di carica il reggae dei Marvanza (Monasterace RC, reggae dub), pacifista e divertente, sociale e leggero allo stesso tempo. Qui e lì e’ il dialetto calabrese ad adattarsi alla metrica del free-style, come al reggae; tra tocchi di sassofono, ritmiche che cullano o invitano il pubblico a scatenarsi, le canzoni della band riscaldano la platea del Donky Gold Club. Tra i piu’ vivaci e solari “Stessa spiaggia stesso mare” e “Reggaetone dell’amore”. Gradevole l’intreccio delle interpretazioni briose e di carattere delle voci maschili di Marco e Ivan Lentini con la voce sottile di Mafalda Gara.

Si chiude in bellezza con l’elettronica dei Bicycle Beat (Barletta), che contamina l’electro-pop degli anni ’80 con le sperimentazioni indietroniche attuali, guarda all’industrial e strizza l’occhio al fascino sinuoso e piu’ morbido del Bristol sound. In quest’ultima direzione sembra muoversi soprattutto la canzone d’apertura, l’ottima e “addictive” “Sweet Hill”, che adopera tonalita’ calde e avvolgenti e un ritmo ipnotico e oscuro. Non mancano anche momenti meno tesi, in cui le contaminazioni di sonorita’ danno vita a brani piu’ rilassati e apertamente ballabili, come “She’s Addicted” e “Pornography”.

La gara prosegue il 4 marzo con Aedi (Macerata, indie rock), Falena (Bari, indie rock) e Il Sogno (Bari, pop rock) per un concerto emozionante, tra atmosfere sognanti, pop di classe, raffinatezza e rock trascinante, emozioni e qualita’ per una serata appassionante. Durante la serata per il pubblico e’ previsto l’Are’ Rock Quiz: in palio una settimana per quattro persone nel Salento ed altri premi.

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