Paolo Giovannozzi e Fausto Pirito – Vasco in concerto (Giunti)

di: Antonio Ranalli

Non una biografia, ma la cronistoria di tutti i concerti ed i tour di Vasco Rossi. Un libro imperdibile per tutti i fan del rocker, ma anche per quanti vogliono conoscere l’evoluzione degli show del cantante che ha basato la sua carriera sul live.

Bisogna dare atto a Paolo Giovannozzi e Fausto Pirito di aver realizzato un lavoro decisamente certosino. Se ai più può essere facile rintracciare, anche grazie alla rete, i concerti degli ultimi 10 anni di un’artista, lo stesso non lo si può dire per gli show che partono dal 1976 e vanno avanti fino ad oggi. Alla vigilia del nuovo tour di Vasco Rossi è uscito per i tipi di Giunti il volume “Vasco in concerto”, realizzato appunto dagli esperti Paolo Giovannozzi e Fausto Pirito. Per capire a che tipo di testo ci troviamo di fronte basta leggere le poche righe che si trovano nel risvolto di copertina: “Tutte le date, le canzoni, i personaggi, i segreti e i “santuari” dei tour di Vasco. Tutto quello che avete sempre sperato di leggere sul Blasco e la sua band, in scena e backstage. Cosa dicono e cosa hanno scritto di lui i giornalisti di tre generazioni rock”. E ancora testimonianze esclusive di musicisti e attuali ed ex collaboratori di Vasco Rossi, oltre ad una curata appendice finale dedicata alle rarità discografiche di Vasco Rossi.
La carriera live di Vasco Rossi è caratterizzata da curiosi episodi. Come quello avvenuto nella notte tra il 5 e 6 ottobre 1983 quando un incendio colpì il teatro tenda di Lampugnano, dove l’artista si è esibito il 6 sera. Era il periodo in cui Vasco Rossi era considerato “personaggio discusso” ma decisamente protagonista della musica italiana con “Vita spericolata” e con l’album “Bollicine”. Qualche mese più tardi, il 20 aprile 1984, l’artista viene arrestato dai Carabinieri di Bologna nella discoteca bolognese “Variety”. All’epoca Rossi si definiva “Rockettaro genuino”. Nel 1983, dopo la vittoria del Festivalbar, a chi gli chiese se si sentisse un nuovo “divo” rispose: “Non posso montarmi la testa, sono Vasco Rossi non perché sia il migliore, ma soltanto perché come me non c’è nessuno”. Ammise che gli piaceva “esagerare in ogni cosa” e “passare le notti in bianco”. Qualcuno poi gli chiese se si drograsse. E lui rispose: “Certo che mi drogo, ma con origano e prezzemolo”. Il tempo di chiarire con la giustizia, che Vasco Rossi è di nuovo on the road. Il 18 agosto 1984 a Marina di Carrara durante un suo concerto restano leggermente feriti una decina di giovani. Concerto dove su 17 mila presenti, almeno 4 mila erano entrati abusivamente perché i biglietti erano finiti da tempo. Per capire il fenomeno Vasco Rossi basti pensare ad un curioso episodio avvenuto nell’autunno successivo a Castelfranco Veneto (Treviso). Un giovane di 29 anni, Francesco Cammareri, di origine trapanese, viene condannato per essersi spacciato per il vero Vasco Rossi: approfittando di una vaga somiglianza con il cantante, il giovane aveva iniziato a firmare autografi usando il nome Vasco Rossi e facendosi ospitare da pizzerie e da un’emittente radiofonico della zona. La cosa però non è sfuggita alle forze dell’ordine. Il grande seguito di Vasco Rossi nei concerti diventa anche un film. E’ del 1988 “Ciao mà”, del regista Giandomenico Curi: non un film su Vasco Rossi ma un progetto in cui le vicende di quattro coppie di giovani ruotano attorno ad un suo concerto e si svolgono in una sola giornata.
Il tour del 1989/1990 è quello che molti ricordano come la consacrazione negli stadi di Vasco Rossi. Mentre star internazionali facevano flop, lui era l’unico a garantire presenze. “Fronte del palco” è la testimonianza sonora di quella stagione
Entriamo così nel vivo degli anni ’90 che vedono Vasco Rossi sempre protagonista ed arrivare indelebile fino ai giorni nostri. Le recenti “dimissioni dal rockstar” annunciate da Vasco Rossi hanno ancora una volta lasciato il segno e lasciato tanti fan con l’amaro in bocca, in attesa di un ripensamento…

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