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Julian Cope - Krautrocksampler (Lain)di: Alessandro Michelucci Esce l'edizione italiana di "Krautorocksampler: Guida personale alla Grande Musica Cosmica" di Julian Cope. Nel rock, anzi nella musica in generale, esistono molti dischi che sono oggetto di un vero e proprio culto. Opere che documentano collaborazioni insolite o registrate in circostanze particolari, talvolta anche difficilmente reperibili. Raramente questo è accaduto a un libro. Un esempio paradigmatico è questo volume di Julian Cope, già fondatore dei Teardrop Explodes, uscito originarimente nel settembre 1995. Citato e osannato da molti, per anni "Krautrocksampler" ha stimolato ricerche laboriose ma spesso infruttuose: il libro era esaurito, nè era previsto che venisse ristampato. Quindi merita un plauso sincero la casa editrice Lain (ora anche casa discografica), che ha colmato questa lacuna pubblicando finalmente l'edizione italiana. Il libro di Cope ripercorre la fervida stagione musicale che la Germania federale visse fra la metà degli anni Sessanta e la fine del decennio successivo. Si trattava della prima generazione postbellica, che pur vivendo in condizioni piuttosto agiate era segnata dal trauma della doppia divisione: prima la Germania (1945) e successivamente Berlino (1961). Il caso tedesco, pur segnato da queste particolarità, fu una parte del rinnovamento musicale che traversò buona parte del continente. Fu proprio in quegli anni, infatti, che il rock diventò europeo. In ciascun paese del Vecchio Continente, pur conservando influenze più o meno forti del rock inglese e americano, si cominciò a coniugarle con tradizioni musicali proprie: il retaggio classico e lirico in italia, la chanson in Francia, la musica elettronica in Germania. Nomi come Ash Ra Tempel, Can, Kraftwerk, Popol Vuh e Tangerine Dream ebbero un notevole seguito anche in Italia. Fra i personaggi che determinarono questo fermento c'era anche il produttore Rolf-Ulrich Kaiser: i meno giovani dovrebbero ricordarlo come autore di una "Guida alla musica pop" che Mondadori pubblicò nel 1971. Nel libro di Cope si riscontra un perfetto equilibrio fra passione e sforzo critico: non ci sono esaltazioni dogmatiche, perchè accanto agli accenti entusiastici appaiono anche le stroncature. "Krautrocksampler" sottolinea inoltre che la musica di quegli anni fu un fenomeno estremamente composito: accanto alle influenze di Ligeti e Stockhausen, infatti, non mancarono quelle del rock americano, del jazz e della musica tradizionale indiana. Questo fenomeno originale e autonomo influenzò vari paesi europei: non solo quelli germonofoni come Austria e Svizzera, ma anche l'Italia, come dimostra il caso dei Sensation's Fix. Anche oggi esistono numerosi musicisti - da Steve Roach a Robert Rich, da Alquinia ad Asmus Tietchens - che si dischiarano influenzati dalla musica di allora. Articolo letto 6033 volte Riferimenti Web
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