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Pubblicato il 16/10/2004 alle 14:40:00Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Il Premio Tenco rende omaggio a Virgilio Savona

di: Antonio Ranalli

A Virgilio Savone, ex componente del Quartetto Cetra, il Club Tenco dedica un convegno, che si svolgerà a San Remo, in occasione del "Premio Tenco".

La figura di Virgilio Savona, già Premio Tenco per l’operatore culturale nel 1994, al quale è dedicato il “Tenco” di quest’anno, è talmente complessa e variegata che il Club occupa il tradizionale convegno affrontando diverse sfaccettature della sua lunga storia artistica e alcuni aspetti della canzone italiana in qualche modo correlati con la sua personalità. Il convegno, corredato da molti esempi musicali sia registrati che dal vivo, si terrà nei due pomeriggi di venerdì 29 e sabato 30, con inizio alle 15.30, in una sala dell’Ariston Roof, all’ultimo piano del Teatro Ariston di Sanremo.
La prima giornata, sotto il titolo “Nei segni di Virgilio Savona”, si apre con una relazione introduttiva di Leoncarlo Settimelli, “Erano i tempi dello swing”, che inquadra il ruolo storico di Savona nella musica italiana, specialmente quando, negli anni ’40 e ’50, con il Quartetto Cetra rinnovò la nostra canzone a botte di ritmo e di ironia. Settimelli, cantante e autore, leader negli anni ’70 del Canzoniere Internazionale, oggi saggista e giornalista, conosce da vicino Savona, anche per essere stato chiamato tra gli interpreti della mirabile “Opera delle filastrocche” che Savona compose su testi di Gianni Rodari, e per aver curato per la Rai, insieme a Giancarlo Governi, un indovinato “Ritratto del Quartetto Cetra” che nei giorni del “Tenco” verrà proiettato a ciclo continuo nella Sala Incontri dell’Ariston.
Pochi sanno che tra gli anni ’60 e ’70 Savona intraprese, al di fuori del Quartetto Cetra, una propria strada personale nel campo della canzone di contenuto civile e sociale, sia come cantautore sia come produttore discografico. Una delle sue canzoni polemiche e satiriche di quel periodo, l’autobiografica “Sono cose delicate”, dà il titolo al secondo intervento, centrato appunto sul suo periodo “politico”, anche in relazione a ciò che la canzone politica stava producendo in quegli anni. Ne parla Alessio Lega, il quale, oltre che cantautore (in scena pure alla Rassegna in quanto premiato con una Targa Tenco), è uno studioso certosino della materia.
La terza relazione del primo giorno tocca un altro filone sempre percorso dal Quartetto Cetra, dalla prima incisione del 1941 (La leggenda di Radames, ironicamente ispirata da Aida) alla memorabile “Biblioteca di Studio Uno”: la parodia, un genere che in Italia gode comunque di una precisa e massiccia tradizione, come racconterà il relatore Felice Liperi, giornalista e storico della canzone sia in campo editoriale che universitario.
Il secondo pomeriggio, sabato 30, è invece interamente riservato a “La canzone d’autore per i bambini”, un altro terreno su cui Savona si è espresso dalle prime “fiabe ritmiche” degli anni ’50 fino ai magnifici lavori degli anni ’70 e ’80 su testi di Rodari, ma anche su testi propri, della compagna Lucia Mannucci e di altri autori. A questo aspetto ha recentemente dedicato un libro Mauro Pennazio, al quale è quindi demandato il compito di introdurre l’argomento con una relazione che richiama il titolo del suo libro: “Lucia e Virgilio per allegri sentieri”. Seguono alcuni artisti che possono in prima persona raccontare le proprie dirette esperienze di canzone per l’infanzia, abbinati ciascuno ad un titolo che rimanda alle proprie produzioni: la cantautrice Susy Bellucci, assai legata a Savona (“Figurine musicali”); l’autore e produttore Sergio Bardotti (“L’arca di Vinicius e Endrigo”, allusione ai due dischi italiani fondamentali nella storia di questo genere); Nini Giacomelli e Bibi Bertelli, rispettivamente autrice e cantante (“Favole a pelo d’acqua”); i musicisti Michele Fedrigotti e Carlo Sinigaglia (“Sette veli intorno al re”, ovvero un complesso progetto di “canzoni dei papà”, evidentemente rivolte ai propri figli, che ha coinvolto molti autori e cantautori importanti).
Sul Quartetto Cetra è anche allestita una mostra nella stessa Sala Incontri dove vengono proiettati il programma Rai e altri spezzoni televisivi. La mostra, ricca di materiali vari, è curata da un gruppo di appassionati vicentini, i Blue Bop, che costituiscono anche un quartetto vocale, naturalmente sulla falsariga canora dei gloriosi Cetra.

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