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Interviste
Pubblicato il 15/03/2010 alle 18:53:43Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Coffee Orchestral: ecco l'incontro con i tre che giocano con il tabacco, il rock ed il cioccolato!

di: Sarah Viola

Tra Kyuss, Damien Rice, Black Sabbath, Nick Drake, Kings of Convenience ed un lavoro quotidiano nelle lande della bergamasca. Attenti a questo originalissimo trio che se fosse nato in Irlanda, ora avrebbe una notorieta' internazionale.

Tra Kyuss, Damien Rice, Black Sabbath, Nick Drake, Kings of Convenience ed un lavoro quotidiano nelle lande della bergamasca. Attenti a questo originalissimo trio che se fosse nato in Irlanda, ora avrebbe una notorieta' internazionale.

Non vi e' altro mezzo migliore che le parole del nostro diretur Giancarlo Passarella per parlare di loro. Gli angeli cadono e salutano: country folk rock acustico che sembra arrivare dagli anni'70 e dall'entourage di Emmylou Harris o Suzanne Vega ed invece Annalisa Locatelli, Lorenzo Mangili e Matteo Amico frequentano le colline bergamasche.

Un bentrovato ai Coffee Orchestral: puo' ognuno di voi descrivere questo progetto? Da quanto tempo sei nella band?
Matteo = Io e Lorenzo abbiamo fondato i Coffee Orchestral nel 2004. Suonavamo insieme già da 4 anni in una band psych- stoner rock strumentale di nome Laramie. Inizialmente si trattava semplicemente un diversivo che ci permettesse di suonare qualcosa che prendesse le distanze dal frastuono delle chitarre super distorte e dai volumi assordanti, e che mi consentisse di cantare. Poi è diventato un progetto parallelo, ed infine quello principale. Le mie inclinazioni musicali sono sempre state piuttosto estreme, adoro i Kyuss e i Black Sabbath allo stesso modo di Nick Drake e dei Kings of Convenience……
Annalisa = …..... io sono entrata a far parte nella band all’inizio del 2005. Ho conosciuto Matteo all’accademia musicale di Bergamo. Diciamo che l’incontro è avvenuto per caso, i Coffee avevano
bisogno di una voce femminile per un pezzo che piaceva molto a Matteo e cosi chiedendo a scuola al suo insegnante se ci fosse una ragazza disponibile a fare questo brano, mi sono offerta, e da li, dato che i loro pezzi mi sono subito piaciuti e anche la mia voce sembrava adatta al genere, è iniziata la nostra collaborazione. Ed ora eccoci qui!!
Lorenzo = Come ha già detto Matteo io e lui abbiamo fondato i Coffee nel 2004. Avevamo l’esigenza di provare qualcosa di nuovo che si distaccasse da volumi esagerati e suoni distorti e un giorno che chiameremo X perché non ricordo bene quando, cazzeggiando con le nostre chitarre acustiche cominciammo a comporre i primi brani, ma son tornato ben presto al basso…

Non si campa suonando nei Coffee Orchestral: qual'e' dunque la tua attivita' lavorativa?
Lorenzo = …......... artigiano imbianchino..........
Annalisa = E no, non si campa proprio di soli Coffee, io faccio l’impiegata contabile e amministrativa di un azienda in provincia di Bergamo.
Matteo = Artigiano. Nel tempo libero insegno musica.

Qual'e' l'ultimo concerto che ti ha affascinato? L'ultimo film e/o libro? Quale concerto live invece ti ha deluso?
Matteo = L’ultimo concerto che mi ha affascinato è stato quello dei Kings of Convenience , Ottobre 2009 al conservatorio di Milano. Stupendo! Il cinema è una mia grande passione, ho rivisto ieri Juno, molto carino. Il concerto che più mi ha deluso invece è stato quello di Damien Rice nel 2007 sempre al conservatorio di Milano. Troppe aspettative, forse….. adoro i suoi album.
Annalisa =Per quanto mi possa piacere la musica in tutte le sue forme, purtroppo non sono una assidua frequentatrice di concerti, un po’ per mancanza di tempo e forse un po’ per pigrizia. L’ultimo concerto che ho visto e che mi ha affascinato per lo spettacolo è stato quello di Vasco Rossi all’Heineken... mai vista cosi tanta gente tutta insieme dal vivo (eh si, sono anch’io un amante di Vasco Rossi, anche se Matteo e Lorenzo non apprezzano, ma sono cresciuta ascoltando le sue canzoni e non me ne vergogno).Ho letto recentemente Il giorno in piu’ di Fabio Volo su consiglio di un’amica, mi è piaciuto molto. Mi piace il suo modo di scrivere, semplice ma efficace!. Il concerto live che mi ha deluso un pochino invece è stato quello di Damien, come ha detto Matteo.. Forse avevamo troppe aspettative, anche se adoro i suoi brani!
Lorenzo = …....... l’ultimo libro interessante che ho letto è sicuramente il sussidiario di terza media, perché alle superiori per una scelta alternativa alla massa, i libri che mia madre comprava, li rivendevo ai miei compagni. Come potete capire non sono un amante della lettura, ma mi piace comunque tenermi informato sulle notizie che i telegiornali e i giornali riportano.. L’ultimo film che ho visto è stato Avatar in 3D con Anna, effetti spettacolari, EVVIVA IL 3D!! Per quanto riguarda i concerti , quello che mi ha affascinato è quello dei Verdena al Live di Trezzo, mentre concordo con Anna e Teo per il concerto che piu’ mi ha deluso, Damien Rice, poca resa sul palco, troppi monologhi e poca musica senza la cantante Lisa Hannigan.

Ogni musicista sogna una promised land: tu dove vorresti vivere ed esibirti? E' cosi' ostica la bruma lombarda per dei giovani musicisti?
Annalisa =Beh........... Bergamo è veramente un po’ ostica per i musicisti, soprattutto per un genere cosi ricercato come il nostro. Trovano molto più spazio le cover band, ma dopo tutto i locali non sono da biasimare, con la crisi di questi tempi è normale che siano più gettonate Band che fanno canzoni conosciute (hanno molta più gente a seguito) piuttosto che band come la nostra che predilige i nostri inediti. Ma va bene cosi, a noi basta suonare ogni tanto in giro e farci sentire, almeno cosi i meriti che ci prendiamo non sono da spartire con nessun’altro… Un posto dove esibirmi e vivere?? allora, a Settembre sono stata in Irlanda, veramente splendido... Paesaggi incontaminati e gente veramente cordiale, e poi nel pomeriggio la strada si popola di gruppi, mentre nei Pub chiunque si improvvisa cantante e musicista .. e il resto della gente segue in coro, qui se in un locale ci si mette a cantare dai tavoli è già bello che non ti caccino!!! Direi che sarebbe un posto veramente ideale per proporre la nostra musica… Diciamo che però lo prediligerei per esibirmi, per viverci vorrebbe dire che dovrei trasferire li tutte le persone a cui tengo e sarebbe una cosa veramente improbabile….
Matteo = Annalisa è stata qualche tempo fa in Irlanda, e da come l’ha descritta e dalle fotografie che ho visto potrebbe essere la mia promised Land, spero di visitarla un giorno. All’estero non so come sia il modo di vivere e fruire della musica. A Bergamo c’è voglia di fare , ma le possibilità vengono spesso negate. Ci sono persone fantastiche che gestiscono locali nei quali vogliono far suonare musica originale, che combattono con il vicinato che si lamenta anche solo se sente il rumore di uno starnuto, che pagano fior di soldi per i permessi, e che alla fine spesso devono lasciar perdere perché alla maggior parte dei giovani non interessa andare ad ascoltare la musica dal vivo, eccezion fatta per le tribute band di Vasco Rossi e Ligabue. Noi ci adeguiamo, ci siamo ritagliati il nostro spazio e siamo contenti così. Nella nostra città però ci sono parecchie band molto valide, e la voglia di suonare c’è. Speriamo che le cose migliorino col tempo.
Lorenzo = Ho visitato diverse città d’Europa, mi esibirei in Irlanda e ci vivrei molto volentieri anche se preferirei vivere ad Amsterdam o Londra. Se non si hanno troppe pretese, posti dove suonare ce ne sono, purtroppo la risposta del pubblico condiziona sia le scelte dei gestori dei locali
che dei generi musicali

Parliamo dei vostri due cd: quale episodio curioso ci vuoi raccontare che e' capitato? Quali le differenze sostanziali tra Tobacco Symphony e Chocolate Suitcase?
Annalisa = Le mie parti vocali su Tobacco Symphony sono state vincolate dal fatto che quasi tutti i brani erano già stati composti prima del mio ingresso definitivo nei Coffee Orchestral. Quindi mi sono dovuta un po’ adattare alla struttura già definita dei brani. Per Chocolate Suitcase invece, ho avuto modo di intervenire in maniera più decisa e libera. Ho arrangiato come preferivo sia le parti vocali principali che i controcanti.
Matteo = …..... per quanto riguarda le differenze fra Tobacco Symphony e Coffee Orchestral, direi che il primo è basato su canzoni prevalentemente arpeggiate.. è meno dinamico.

Annalisa poi, faceva da poco parte della band, e le canzoni del disco erano già pronte, quindi le sue parti vocali sono per lo più controcanti, tranne Ann Deverià, che canta interamente da sola, e che secondo me è uno dei brani migliori del nostro repertorio. La registrazione è stata molto curata negli arrangiamenti delle chitarre (2 o 3 per ogni brano) e nelle voci, e lo studio dei giri di basso è stato meticoloso da parte di Lore. Chocolate Suitcase invece è stato composto e registrato fra Gennaio e settembre 2008. Avevamo trasformato l’ufficio del nostro tecnico del suono in un piccolo studio, e ogni domenica passavamo ore a registrare, comporre, trovare soluzioni armoniche e melodiche diverse…. Volevamo che suonasse molto “Live”, quindi non ci sono sovra incisioni o arrangiamenti particolari, è decisamente più scarno ed istintivo rispetto al nostro disco d’esordio, ed abbiamo privilegiato l’aspetto ritmico dei brani. Un ringraziamento particolare va poi agli amici che hanno suonato insieme a noi sui nostri album. Paolo Serra (batterie su Tobacco Symphony), Luca Ferrari (batterie su Coffee Orchestral) e Roberto Frassini Moneta (contrabbasso su Coffee Orchestral).
Lorenzo = …... episodi curiosi ce ne sono diversi, personalmente mi è capitato di trovare il titolo del primo album Tobacco Symphony mentre ero in colonna e imprecavo in macchina!! Dal nulla, un fulmine a ciel sereno, il nome suona molto bene x il nostro genere e x la musicalità del disco.. un episodio che ricordo con piacere!! A volte le cose nascono così dal nulla come alcuni dei nostri brani nati dall’improvvisazione in sala prove.

Avete rapporti con qualche band italiana in particolare? Chi invece vorresti realmente incontrare?
Lorenzo = E’ stato molto bello ai tempi dei Laramie aprire un concerto agli ZU. Rapporti con altre band? Beh... abbiamo collaborato con Luca dei Verdena e Paolo Serra che fa parte del progetto BETOSCHI. Mi piacerebbe incontrare Ennio Morricone.
Matteo = Grazie a Myspace ho conosciuto validi musicisti ed acquistato i loro dischi. Qualche scambio di opinioni, ma purtroppo nessuna collaborazione effettiva, al momento, anche se sono sempre speranzoso….. Per quanto riguarda chi vorremmo incontrare, direi che un piccolo sogno si è avverato qualche anno fa, aprendo il concerto dei Sodastream qui a Bergamo. E’ stato bellissimo.
Annalisa = Purtroppo non abbiamo aperto a molti concerti, anzi, direi ben pochi, forse due se non ricordo male. Per i Sodastream, e poi abbiamo suonato con Dente, (ma ancora quando non era conosciuto, un paio di anni fa mi sembra). Poi come ha detto prima Matteo Luca Ferrari dei Verdena ha collaborato nel nostro secondo disco. Mi piacerebbe incontrare realmente Elisa... secondo me è una delle migliori cantanti italiane, dopo Mina che è il mio grande idolo…

Quali sono gli artisti che hai amato da giovane e quali invece quelli che segui di piu' ora?
Annalisa = Mi piace ascoltare qualsiasi tipo di musica (purché sia ascoltabile), non ho una cosi vasta conoscenza in campo musicale comunque, come i miei colleghi…. Da giovane ascoltavo spesso,come detto prima, Vasco Rossi, poi Elisa, Mina, Giorgia, i Beatles Damien Rice, Irene Grandi, Battisti ecc……….
Matteo = I miei gusti musicali non sono cambiati radicalmente nel corso degli anni. Se devo fare un elenco, direi: Nirvana, Melvins, Tim Buckley, Elliott Smith, Beatles, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Neil Young, Bob Dylan, Kings of Convenience, Kyuss, Velvet Underground, Graham Nash…… fra le nuove leve direi Polly Paulusma, Bon Iver, Fleet Foxes, Damien Rice, Sondre Lerche, Lisa Hannigan….. Ne ho sicuramente dimenticati molti altri…..

Lorenzo = Da giovane ho amato i Doors (suonavo tutte le loro canzoni) i Kyuss, Led Zeppelin, Nirvana, Melvins Jimi Hendrix, ma li amo tutt’ora.. Apprezzo molto i Muse, Elisa e ovviamente i Verdena

Cosa non funziona nella filiera musica in Italia? Da dove cominceresti a cambiare le cose? Per favore poche parolacce....
Annalisa / Matteo = In Italia, in tutti i settori, ci sono persone che vogliono solo speculare e parassitare. Niente meritocrazia e solo raccomandazioni. Questa situazione, purtroppo diffusa, esclude a priori persone molto valide, che però non hanno le conoscenze giuste per potersi inserire in determinati contesti e lavorare. Anche nel mondo musicale spesso funziona così, con le etichette discografiche, con i locali o le manifestazioni in cui suonare. Lo stato poi non incentiva né i musicisti, né gli organizzatori di concerti, i produttori , gli addetti ai lavori…. Cerca solo di spillar loro dei soldi. Aggiungiamoci la crisi discografica, la mancanza di serietà da parte di diverse etichette discografiche e agenzie, l’assenza di cultura musicale e di interesse da parte di molte persone, e diremmo che il quadro è quasi completo. Noi musicisti dobbiamo inoltre affrontare numerose spese per la realizzazione di un album, e l’unica speranza una volta pubblicato, è solo quella di recuperare i soldi per aver la possibilità di farne un altro. Con l’ avvento del download “abusivo” la vendita dei dischi è crollata, ed i cachet dei locali sono bassissimi, quindi è una lotta continua. E’ difficile pensare di investire denaro in una situazione del genere, si tende piuttosto a risparmiare (spesso e purtroppo a scapito della qualità della proposta), perché se ci si espone troppo, si rischia di smenarci molto e di non avere più le possibilità per andare avanti. E’ dura anche provare a cambiare le cose, se non cambia prima la mentalità della gente.
Per fortuna ci sono persone che nella musica credono ancora molto, persone per le quali le canzoni e i dischi sono realmente importanti!!! Siamo stati ospiti di molte trasmissioni radiofoniche, e recensiti da numerose riviste di settore e webzine, e l’entusiasmo e l’attenzione con i quali siamo spesso stati accolti è veramente gratificante!!!!
Lorenzo = L’Italia non è il paese del buonsenso, quindi pensare di trovare una soluzione è impossibile se non quella di eliminare completamente la Siae. Come funziona all’estero non capisco come non possa funzionare in Italia. C’è troppa burocrazia e troppe persone che lavorano nella Siae ormai da mantenere, che non si possono lasciare a casa, quindi teniamoci la Siae e tutto ciò che la circonda

Dice il nostro Giancarlo Passarella un gran bene di voi: siete daccordo con i suoi complimenti?
Annalisa = Beh ….... i complimenti fanno sempre molto piacere, soprattutto se a farli non sono i soliti parenti e amici che ci seguono (anche quelli fanno sempre un gran piacere comunque) ma provengono da persone con una certa esperienza alle spalle, che ne ascoltano parecchia di musica.
Lorenzo =Penso che i complimenti facciano sempre piacere soprattutto se ricevuti da chi è nel settore.
Matteo = I suoi complimenti e quelli di altre persone che lavorano nel mondo della musica ci fanno immensamente piacere. La stampa e le radio ci hanno regalato molti consensi. Sono soddisfazioni che ci spingono a continuare a suonare e a comporre. La nostra musica è onesta, genuina, rappresenta ciò che siamo, e credo che questo aspetto emerga nei nostri dischi e faccia piacere a chi li ascolta.

Diamoci un appuntamento fra un anno, 5 o 10: come si saranno evoluti i Coffee Orchestral?
Annalisa = Penso che le priorità poi con il passare del tempo cambino, ma le passioni vanno mantenute soprattutto se ti fanno stare bene…..
Matteo = Di solito tendo a non programmare nulla a lungo termine perché rimango sempre fregato…. Vivo giorno per giorno. La musica è la mia più grande passione, e Lorenzo e Annalisa carissimi amici, quindi spero di suonare più a lungo possibile insieme a loro.
Lorenzo = Tra 5/10 anni spero di suonare ancora, dove ci porterà la musica non so….

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