Si accendono i riflettori sulla prima serata di Sanremo 2012 senza il mordente della gara
di: Pippo Augliera
Le 14 canzoni presentate dai big sono su un livello buono, ben confezionate. Sorprendenti Gigi D’Alessio / Loredana Berte' con il loro brano funky Respirare e la nuova Arisa. Il sistema di voto va in tilt e Celentano attacca tutti! Le 14 canzoni presentate dai big sono su un livello buono, ben confezionate. Sorprendenti Gigi D’Alessio / Loredana Berte' con il loro brano funky Respirare e la nuova Arisa. Il sistema di voto va in tilt e Celentano attacca tutti!
Ad aprire la serata, il duo Luca e Paolo, protagonisti dell’edizione precedente, per dare un senso di continuità. Hanno intrattenuto il pubblico presente, prima di dare l’avvio ufficiale, anche con un omaggio divertente ad Adriano Celentano, che diventa per loro “Il noleggiato”, scrivendo sulla lavagna: Caro Adriano, avevi torto, la foca à (proprio così, senza h e con l’accento, n.d.a.) rovinato il paese’.
Chiamano in scena Gianni Morandi, che ha il compito di accendere l’attenzione sul Festival e delle canzoni in gara, comunicando il primo intoppo della serata: l’assenza, per motivi di salute, della valletta/affiancatrice Ivana Mrazova. ‘But the show must go on’ e il padrone di casa, riconfermato per la seconda volta, emozionato, ringrazia coloro che hanno collaborato alla realizzazione per un evento che in 62 anni ha contenuto circa 2 mila brani.
A rompere il ghiaccio è Dolcenera con “Ci vediamo a casa”, eseguita con la solita grinta, pur con qualche difficoltà a far capire le parole. Segue un raffinato Samuele Bersani, a proporre, nonostante sia stato colpito dall’influenza, “Un pallone” dal testo interessante e musica accattivante. Dopo la sua esecuzione, si inceppa il meccanismo di voto della giuria demoscopica e questa difficoltà sorta porterà la Rai a decidere, al termine della serata, di fare eseguire domani sera nuovamente tutte le 14 canzoni e scegliere le dieci che passeranno alla finalissima di Sabato. La comunicazione determina il malumore e il dissenso dei componenti.
Fa il suo ingresso Rocco Papaleo, con la sua verve e simpatia. E spazio alla musica con Noemi, più rossa che mai, a regalare emozioni con una interpretazione convincente di “Sono solo parole”, firmata da Fabrizio Moro. Ottima la performance di Francesco Renga, grande voce, in “La tua bellezza”, composta da lui stesso, avvalendosi del talento originale di Diego Mancino: potrebbe arrivare al podio. E’ la volta di altre due donne: Chiara Civello, considerata da Tony Bennet la più grande cantante jazz della nuova generazione, che presenta un brano decisamente pop “Al posto nel mondo” e Irene Fornaciari, cresciuta con il papà Zucchero Bluesugar, con “Grande mistero” cucita appositamente per lei da Davide Van De Sfroos.
Effetti speciali fanno da preludio all’intervento di Adriano Celentano, in scena per circa un’ora: uno spettacolo nello spettacolo, con le sue pause, i suoi monologhi / riflessioni di impronta teologica e spazi musicali, dal rock, passando per il filone mistico religioso, fino al recente “Facciamo finta che sia vero” con l’intervento vocale registrato di Franco Battiato e l’orchestra di Sanremo diretta magistralmente da Fio Zanotti. Al termine della performance, una meritata standing ovation.
Ritornano gli artisti in gara. Emma Marrone, sola senza i Modà, presenta “Non è l’inferno”, le previsioni la danno tra i favoriti…vedremo se verranno confermate. Di grande impatto “Canzone per un figlio” del gruppo Marlene Kuntz, raffinata, ha bisogno di più ascolti. Ottima la performance di Eugenio Finardi, in ottima forma vocale, con “E tu lo chiami Dio”, che coniuga una musica popolare, di facile presa, ed un testo di spessore. Splendido funky, che cattura al primo ascolto, per Gigi D’Alessio e Loredana Bertè. La coppia più ‘strana’ della kermesse mostra una grande intesa ed affiatamento.
Nina Zilli conferma le sue doti di interprete e di autrice con “Per sempre”, nata dalla collaborazione con Roberto Casalino. Singolare il ruolo di Lucio Dalla come direttore d’orchestra, nell’accompagnare, anche vocalmente, il suo pupillo Pier Davide Carone: insieme, sono gli autori della delicata “Nanì”. Colpisce la nuova versione di Arisa, con un look diverso e una consapevolezza sul suo vissuto sofferto di donna. “La notte” è interpretata in maniera intensa e mette in risalto ancora di più le sue qualità vocali: si sente la sua voglia di cantare e l'arrangiamento di Mauro Pagani fa il resto. Ai Matia Bazar, storico gruppo, tocca chiudere sulle note, che confermano il loro collaudato stile, di “Sei tu”.
La partecipazione di Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis rappresenta la ciliegina finale di una serata d’avvio dai risultati soddisfacenti.
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