I Flowers Storm vincono la seconda edizione del Premio Valentina Giovagnini
di: Monica Brustolin
Il 4 e 5 settembre si è svolto a Pozzo della Chiana (AR) il secondo premio Valentina Giovagnini. L’evento è stato organizzato da Giacomo e Benedetta Giovagnini, fratello e sorella dell’artista prematuramente scomparsa nel gennaio 2009. Il 4 e 5 settembre si è svolto a Pozzo della Chiana (AR) il secondo premio Valentina Giovagnini. L’evento è stato organizzato da Giacomo e Benedetta Giovagnini, fratello e sorella dell’artista prematuramente scomparsa nel gennaio 2009.
Tra i 15 concorrenti in gara, 9 sono stati scelti per partecipare alla finale. La giuria che ha curato le selezioni era composta da Vincenzo Incenzo, Davide Pinelli, Gabriella Ciciulla, Marco Pezzola, Lucio Nalducci e Sara Cantelli.
Grazia Bernini, voce di Radio Cuore, ha condotto piacevolmente le due serate, in cui si sono esibiti anche ospiti d’eccezione: Paolo Benvegnù, Luisa Corna, madrina dell’evento, che ha cantato anche due canzoni del suo album di prossima uscita; e infine gli Elefunk, vincitori della scorsa edizione.
La serata della finale si è aperta con la cover di Luigi Tenco Vedrai vedrai, canzone con cui Valentina approdò a Sanremo Giovani. Sullo schermo foto e filmati dell’infanzia e giovinezza di Valentina, insieme ai suoi fratelli e amici.
A seguire i giovani della scuola Play di Castiglion Fiorentino (AR),dove Valentina insegnava, hanno voluto ricordarla con la canzone L’amore non ha fine, titolo dell’album postumo della giovane artista.
I nove finalisti sono arrivati da più parti d’Italia, ma sono stati soprattutto i romani a farla da padroni. Si sono esibiti cantautori, gruppi, solisti. Tutti giovani con grandi potenzialità e con la musica nel cuore. Ognuno con stili e scelte diverse: chi ha puntato sulle proprie capacità canore, chi sul proprio testo, chi sull’autoironia, come Luca Bussolotti e la sua Mi amo in cui ci ricorda di volerci più bene e prenderci meno sul serio. Molte le cover tra cui Marina Rei, Alexia, Alex Baroni e Lisa.
Ma anche canzone d’autore con Francesco Macaluso, già in gara lo scorso anno con Il coro degli angeli e quest’anno con Ogni tuo respiro.
La gara si è conclusa con l’assegnazione del terzo posto a Lucia Antognoli con la canzone Oceano. Il secondo posto è andato agli Amarcord, gruppo di Scandicci (FI), che si è aggiudicato anche il premio per la critica con la canzone Specchio.
Primi classificati, i Flower Storm, giovanissima coppia di Castiglion Fiorentino (AR),lei voce, lui chitarra. Hanno meritatamente conquistato il plauso della giuria con una canzone semplice, delicata e ottimamente suonata ed interpretata, Automn leaves.
Durante la serata i giudici di gara, chiamati sul palco, hanno reso omaggio alla memoria della cantante ricordandone la vitalità e sensibilità. In particolar modo Incenso ha sottolineato lo spessore artistico di Valentina, le sue scelte mature e consapevoli in campo musicale, la sua ferma volontà di esprimere se stessa regalando emozioni autentiche. Valentina, per Incenso, ha scelto un percorso di qualità e ricerca più profondo, difficile, i cui frutti si possono cogliere solo col tempo. Ed è proprio questo ad aver fatto di lei un’artista che non si può dimenticare. Niente che si possa paragonare ai tanti cloni musicali che troppo spesso imperversano sulle nostre radio e televisioni.
Importante è infine ricordare che il ricavato della manifestazione va all’Associazione Valentina Giovagni Onlus, fondata dai familiari. Lo scopo è raccogliere fondi per i bambini meno fortunati. Con i ricavi della scorsa edizione è stato possibile partecipare alla realizzazione di una mensa in Nicaragua, in cui lavorano anche i genitori dei bimbi.
Anche quest’anno l’iniziativa del Premio si è confermata come una bella opportunità per stare insieme e per dare la possibilità a cantanti emergenti di potersi esprimere e farsi conoscere. Ma la cosa più importante è stata riunirsi ancora una volta attorno al ricordo di Valentina, un’artista unica nel suo essere, un’artista che sentiamo ancora con noi. L’amore non ha fine.
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