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Pubblicato il 06/10/2007 alle 17:16:24Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Il Teatro degli Orrori infiamma l’Italia per altre 8 date live

di: Ambrosia J.S. Imbornone

Rock della crudeltà,tra poesia e dissacrazione:è questo il Teatro degli Orrori,nato dall'unione del talento di Pierpaolo Capovilla, Francesco Valente, Gionata Mirai e Giulio Favero. Per loro 8 date, un video, una sonorizzazione e uno split-album.

Rock della crudeltà,tra poesia e dissacrazione:è questo il Teatro degli Orrori,nato dall'unione del talento di Pierpaolo Capovilla, Francesco Valente, Gionata Mirai e Giulio Favero. Per loro 8 date, un video, una sonorizzazione e uno split-album.

Un cantautorato ferocemente rock, provocatorio e violento, che mescola polemica e bestemmia, politica e poesia dissacratoria, delirio e riflessione: è questo in sintesi la musica del Teatro degli Orrori e il loro rock della crudeltà, che si nutre della forza urticante e corrosiva del teatro di Artaud e Carmelo Bene, dell’esempio di iconoclastia stilistica di Celine, delle sonorità oscure e dei brividi elettrici di Melvins, Birthday Party, Jesus Lizard, della lezione di De André e del prog dei King Crimson, di citazioni di Shakespeare e Demetrio Stratos, di riscritture di Scratch Acid e Baudelaire. Com’è possibile coniugare elementi tanto disparati e variegati? Il segreto del micidiale mix del virulento e “addictive” album “Dell’Impero delle Tenebre”, pubblicato ad aprile dalla Tempesta Records dei Tre Allegri Ragazzi Morti e distribuito da Venus, è nel talento di una super-band, con alla voce l’istrionico e stupefacente Pierpaolo Capovilla, frontman degli One Dimensional Man, alla batteria Francesco Valente, già parte integrante del progetto dell’uomo unidimensionale al posto di Dario Perissutti, alla chitarra Gionata Mirai dei Super Elastic Bubble Plastic, al basso Giulio Favero, ex One Dimensional Man, oggi batterista dei Putiferio e produttore tra i più richiesti dell’indie.
Il loro album ha sicuramente lasciato un segno indelebile in questo 2007 e continuerà a sconvolgere ed infiammare la penisola in versione live. Sono infatti in programma attualmente infatti altre nuove 8 date live del gruppo, che riserva a breve altre mirabolanti sorprese per i suoi ascoltatori. La band ha infatti curato la sonorizzazione di “Lettera aperta al Pci” di Carmelo Bene e pubblicherà uno split album con gli Zu, che vedrà l’incursione jazz core di questi ultimi in una outtake del Teatro degli Orrori e Pierpaolo Capovilla prestare la propria voce in un brano dei romani, il tour si arricchisce di nuove date.

Venerdì 12 ottobre, infatti, si riparte dal New Age di Roncade, mentre il giorno successivo, la band veneta sarà all’Aquaragia di Mirandola. Poi Milano, Torino e Misano Adriatico. Novembre si aprirà con la tappa napoletana del Rising South, poi di nuovo, Milano e Pordenone. Nelle due date milanesi, assieme a quella di Pordenone, Il Teatro degli Orrori sarà impegnato in “Le notti della Tempesta”, dividendo i palchi con gli artisti della Tempesta Records (tra cui i Tre Allegri Ragazzi Morti, anche loro facenti parte del roster VIRUS).

In arrivo anche il nuovo video della band che dovrebbe vedere la luce entro la fine di ottobre. Il brano scelto è «La canzone di Tom», ballata intensa e poetica, costituita da una trama struggente di arpeggi di chitarra che si trasforma in un crescendo mozzafiato all’insegna di una ritmica potente e travolgente, arricchendosi di irresistibile pathos drammatico in salsa progressive.
Per avere un’idea di cosa sia la loro “musica per il cervello”, oltre a consigliare di ascoltare le loro canzoni, riportiamo qui la citazione di Artaud che chiude la bio della band su MySpace: "Ecco l'angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L'illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell'azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione. Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un'adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto. EGLI DEVE ESSERE BEN CONVINTO CHE SIAMO CAPACI DI FARLO GRIDARE" (Antonin Artaud, "Il teatro e il suo doppio", Einaudi PBE 1978, pp. 8-9)


Tout dates:
12 ottobre Roncade (TV) @ New Age
13 ottobre Mirandola (MO) @ Aquaragia
20 ottobre Milano @ Garage
26 ottobre Torino @ Hiroshima Mon Amour (La notte della Tempesta)
31 ottobre Misano Adriatico (RN) @ Boulevard Music Club
15 novembre Napoli @ Rising South
17 novembre Milano @ Rolling Stone (La notte della Tempesta)
07 dicembre Pordenone @ Deposito Giordani (La notte della Tempesta)

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