Gli Acustimantico presentano il nuovo disco Tempo di Passaggio
di: Alessandro Sgritta
Sabato 14 gennaio al Teatro Studio dell'Auditorium Parco della Musica di Roma gli Acustimantico presentano il loro sesto disco Tempo di Passaggio (Helikonia/I Palombari), undici nuove canzoni con una sorprendente cover dei CCCP... Sabato 14 gennaio al Teatro Studio dell'Auditorium Parco della Musica di Roma gli Acustimantico presentano il loro sesto disco Tempo di Passaggio (Helikonia/I Palombari), undici nuove canzoni con una sorprendente cover dei CCCP...
Gli Acustimantico approdano all’Auditorium per raccontare le note di "Tempo di passaggio", la nuova creatura discografica di questo storico gruppo italiano in uscita per Helikonia. Tempo di passaggio: ritmi coinvolgenti e ballate suggestive, frammenti di pianoforte e musiche dal mondo. E una sorprendente cover dei CCCP di Giovanni Lindo Ferretti: a sette anni dal precedente album (anche se nel 2008 c'era stata la piccola opera di musica e teatro "Em, ovvero Emanuel Carnevali va in America") tornano gli Acustimantico con un nuovo disco e nuove storie da raccontare. Sette anni in cui questo gruppo di poeti e musicisti si è guardato intorno ed ha osservato il mondo, ne ha raccolto suggestioni, ne ha respirato i ritmi e i pensieri.
Il titolo del disco – che è anche il titolo del brano che chiude il lavoro - si riferisce a una sorta di sospensione, ma anche di cammino, di attraversamento. Tempo di passaggio è una riflessione libera, non didascalica (c’è sempre un non-detto nell’arte di Acustimantico), sul tempo che viviamo: difficile, sconnesso, “diviso”, per molti versi oscuro e tuttavia entusiasmante. Un tempo di crisi della società, della cultura, dell’arte, dell’esistenza, di molti progetti rivelatisi illusori, ma che ha in sé gli elementi e la potenza per un profondo cambiamento. Su tutto aleggia profumata quella che è da sempre l’estetica e la filosofia degli Acustimantico: il Sogno che si incontra con la realtà alla ricerca delle ragioni di una nuova utopia. Come recita un verso della titletrack: “fare l’elogio dei castelli in aria”.
Tempo di Passaggio
Un evento di cronaca di grande importanza occupa, nel disco, un luogo privilegiato: è la cosiddetta “primavera araba”, alla quale è dedicata la trilogia "Punk islam" (avvincente cover dei CCCP), "Piccolo carro di frutta in fiamme" e "Libano". Una vicenda che nasce dalla storia di Mohamed Bouazizi e del suo carretto ambulante di frutta: la polizia lo sequestra, per l’ennesima volta, e allora Mohamed protesta, urla la propria rabbia, si da fuoco, muore. Così, quelle fiamme, quelle urla, quel gesto estremo attraversano l’intero Nord Africa e il Medio Oriente facendosi rivoluzione. Le fiamme che avvolgono Mohamed e il suo piccolo carro di frutta diventano l’occasione, artistica e culturale, per riflettere su un frammento importante dei tempi presenti, sul mondo che cambia, sulle sfide contemporanee della democrazia, sulle cose che ci avvicinano alla gente del Mediterraneo (la musica, le danze, la voglia di essere giovani e cambiare il mondo) così come sulla necessità di costruire, nelle differenze, un destino comune. “A Istanbul sono a casa”, cantava in Punk islam Lindo Ferretti. “Le lingue si imitavano, si mescolavano” cantano gli Acustimantico in Libano.
Attorno a questo nucleo di cronaca si snodano le tante storie del disco, ricche di stili, temi, spunti letterari e musicali, nella pura estetica Acustimantico eppure non prive di momenti estranianti e di sorprese.
I temi letterari vanno dall’esempio illuminante dei maestri ("Il buon insegnamento") al valore salvifico delle canzoni e dell’arte ("Assoluto"); dal coraggio di disobbedire, correre il rischio ("Il cane infedele") all’esperienza del disorientamento ("Psico A"); dalle trasformazioni della storia ("Libano", "Piccolo carro di frutta in fiamme", "Punk islam") alle trasformazioni della vita ("Canzone di Giugno", "Febbre alta", "Canzone del fiore di pietra"), fino all’elogio del coraggio e della speranza che, con la title-track ("Tempo di passaggio"), chiude il disco.
Quanto agli stili, sono ricchi e multicolori come al solito, sebbene attraversati da quelle note unificanti che sono uno dei marchi di fabbrica di Acustimantico: le marcette e le grandi melodie di "Canzone di Giugno" e "Il buon insegnamento", le ballate sognanti di "Febbre alta" e "Canzone del fiore di pietra", il delicatissimo folk notturno di "Assoluto", i toni malinconici di "Libano", la rumba ubriaca de "Il cane infedele", il punk rivisitato di "Punk islam", i ritmi e la melodia mediorientale di "Piccolo carro di frutta in fiamme", la psichedelica e il free jazz di "Psico A", la pura ballata d’autore di "Tempo di passaggio". E poi frammenti di pianoforte, lampi di avanguardia e improvvisazione, poesie, piccole citazioni famose.
E l’idea che la musica non sia un passatempo ma un “tempo di passaggio”, che porta con sé le gioie e i dolori, la voglia di cantare/ballare e il bisogno di riflettere. Le ferite del tempo e le sue medicine.
ACUSTIMANTICO
Raccontando il Tempo di Passaggio
Sul palco:
Raffaella Misiti, voce
Stefano Scatozza, chitarre, composizioni
Marcello Duranti, fiati
Stefano Napoli, contrabbasso
Massimiliano Natale, batteria e percussioni
con:
Desirée Infascelli, fisarmonica
Cristina Romagni, violino
Eliana Quattrocchi, violino
Arianna Bloise, viola
Camilla dell'Agnola, viola
Testi di Danilo Selvaggi
Suono: Lucio Leoni
SABATO 14 GENNAIO
TEATRO STUDIO ORE 21
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (ROMA)
Biglietti 15 euro
Info 06-80241281
www.auditorium.com
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