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Pubblicato il 23/12/2006 alle 01:02:43Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Umbria Jazz Winter #14 a Orvieto dal 28 dicembre al 1°gennaio

di: Alessandro Sgritta

Dal 28 dicembre al 1°gennaio si terrà a Orvieto la 14°edizione di Umbria Jazz Winter, che quest'anno punta sugli italiani come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Sergio Cammariere, Danilo Rea, l'omaggio a Modugno con Peppe Servillo e G. Lindo Ferretti.

UMBRIA JAZZ WINTER # 14 va in scena a Orvieto, come ogni anno dal 1993. Dal 28 Dicembre 2006 al 1° Gennaio 2007, cinque giorni di musica di qualità con il valore aggiunto di una ambientazione unica: il centro storico di una delle più belle e suggestive città dell' Umbria.
Il programma di Umbria Jazz Winter #14 si caratterizza per due proposte all'insegna dell'incontro tra il jazz e la canzone d'autore. Per decenni questa "commistione" ha espresso il meglio di sé nella tradizione americana, di cui gli standards, i temi sempreverdi che tutti, cantanti o solisti, hanno affrontato, sono la più tipica espressione. Da un po' di tempo i musicisti jazz italiani hanno riscoperto l'enorme patrimonio nazionale, dall'opera lirica alle canzoni di De Andrè o Battisti, spesso con risultati artistici notevolissimi.
Come accade da qualche anno, è il jazz italiano, che vive un periodo di straordinaria creatività, a costituire il cuore del programma. Molti di questi musicisti sono ascoltabili più volte, magari in situazioni diverse. A Orvieto sarà di scena, in due concerti (il 28 e il 29 dicembre) Sergio Cammariere, songwriter espressivo e sofisticato e abilissimo pianista, che ha la mano felice nella composizione di temi dai forti aromi jazz. Con lui in quartetto il trombettista Fabrizio Bosso che a questo clima contribuisce con un suono lirico e swing.
L'altra proposta in scena sabato 30 dicembre al Teatro Mancinelli si intitola "Uomini in frac" ed è ovviamente dedicata a Domenico Modugno, il primo vero "cantautore" italiano, al quale si devono motivi, come quello che dà il titolo allo spettacolo, famosi in tutto il mondo. Le voci che partecipano al progetto sono quelle di Peppe Servillo e Giovanni Lindo Ferretti, e tra i musicisti troviamo Danilo Rea al piano, Fausto Mesolella alla chitarra, Javier Girotto al sax e clarinetto, Gianluca Petrella al trombone, Furio Di Castri al contrabbasso.

A Paolo Fresu Orvieto dedica un piccolo ma articolato progetto che permette di cogliere almeno alcuni dei tratti artistici di una identità complessa e sfaccettata. Fresu viene presentato in tre formule diverse: il duo con il pianista americano Uri Caine (ascoltabile sul disco uscito per la Blue Note), il trio PAF (con Antonello Salis al piano e Furio Di Castri al contrabbasso), e il Devil Quartet, ironicamente successore dell'Angel Quartet di qualche anno fa.

Sono di scena inoltre il trio “scandinavo” di Stefano Bollani (con Jesper Bodilsen e Morten Lund), che il 29 dicembre suonerà in piano solo al Teatro Mancinelli (mentre il 30 dicembre terrà anche un workshop di piano al Museo Emilio Greco dalle 16 alle 18), ed il trio di Renato Sellani con ospite speciale il sax di Gianni Basso: in quest’ ultimo caso, due veri “senatori” del jazz italiano, autentici pezzi di storia con alle spalle carriere pluridecennali. Italianissima è anche Roberta Gambarini, che però si è creata una reputazione di brillante cantante in America e si esibirà con Gerard Clayton. Tutto italiano è infine il “Progetto per Sauro”, che si svolge tutti i giorni al museo Emilio Greco in memoria di Sauro Peducci, uno dei membri dell’Associazione Umbria Jazz scomparso quest’anno: in diverse formule si potranno ascoltare Rea, Sellani, Petrella, Enzo Pietropaoli, Giovanni Tommaso, Daniele Scannapieco, Massimo Manzi, Roberto Gatto. Da segnalare anche il quintetto di Mirko Guerrini con un progetto dal titolo "Cirko Guerrini" il 31 dicembre.

Il jazz internazionale nella sua più consolidata ortodossia in questa edizione invernale è rappresentato dalle band di due musicisti (entrambi “resident artists” ascoltabili tutti i giorni, entrambi trombettisti) tra i più amati dal pubblico, Lew Soloff (in quartetto con Francois Moutin, Billy Hart e Joe Locke) e Roy Hargrove, che da qualche anno si sta dividendo tra il progetto funky RH Factor e il più tradizionale quintetto acustico con cui sarà ad Orvieto. Soloff, più volte presente a Umbria Jazz come colonna delle orchestre di Gil Evans e Carla Bley, sarà alla guida di un quartetto dove spicca il vibrafonista Joe Locke, che a Orvieto qualche anno fa fu protagonista di un insolito incontro con il guru del free-jazz Cecil Taylor.

Il programma dedicato alla musica popolare Nera nelle sue più diverse espressioni, tutte comunque lontane dal purismo jazz, comprende soul, gospel, funky, zydeco. Esordisce al festival la bella voce di Toni Green accompagnata dalla Austin De Lone r&b band, mentre è molto noto al pubblico umbro Dr. Charles G.Hayes, pastore e leader di uno dei cori più accreditati del movimento gospel di Chicago. All’ esordio a Orvieto anche Dwayne Dopsie con gli Zydeco Hellraisers. Al funky latino di New York si rifanno Yerba Buena ed il violinista Alfredo De la Fè, virtuoso di uno strumento insolito per questo genere di musica ma che De la Fè riesce a “piegare” alle esigenze di uno scatenato mix di salsa e funky. Italianissimi sono invece i Good Fellas, una band gigiona detta anche The Gangsters of Swing, che ricicla con umorismo swing e jive, buona per divertirsi e ballare. Come tradizione del festival, anche Umbria Jazz Winter #14 comprende un ricco programma di musica gratuita, a partire dalle due quotidiane esibizioni della marching band per le vie del centro storico: questa volta, nessuna orchestra di New Orleans, ma i sempre più popolari Funk Off, che interpretano a modo loro questa formula della street band con grande senso dello spettacolo ed una originale evoluzione artistica che rivitalizza un genere vecchio un secolo
Da segnalare infine il concerto multimediale dedicato a Lennie Tristano dal titolo “Suite for Lennie” con Gerardo Iacoucci (piano), Stefano Cantarano (basso) e gli interventi visivi di Massimo Achilli, tutti i giorni alla Sala del Carmine dal 29 dicembre al 1° gennaio. Il 28 dicembre ci sarà anche una conferenza-concerto dal titolo "Lennie Tristano guru bianco del jazz" con Franco Fayenz e Gerardo Iacoucci, che presenteranno il libro di Franco Fayenz e Riccardo Brazzale "Lennie Tristano, un mito, un maestro, quasi un santone".
Tutti i giorni al Palazzo dei Sette - Meeting Point, musica jazz e non solo con Ken Peplowski Sextet, K.J. Denhert, Chip Wilson, The Good Fellas, Joel Frahm quartet con Daniele Scannapieco e Max Ionata.


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dal 15 novembre lunedì/venerdì ore 10/13 e 16/18
chiuso 23/24/25/26 Dicembre
Dal 27 Dicembre
aperto tutti i giorni


Per il programma dettagliato della manifestazione consultare il sito: WWW.UMBRIAJAZZ.COM


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