Raffinatezza,ritmo e contrasti sonori all'Are' con Falena, Aedi e Il Sogno

di: Ambrosia J.S. Imbornone

Lo scorso 4 marzo all'Are' Rock Festival le tre band in gara hanno liberato l'energia liquida della musica di qualita' che tra contrasti e genialita', delicatezza e aggressivita', esperienza e talento sa travolgere gli spettatori.

Continuano le selezioni live del concorso nazionale Are' Rock Festival, aperto a tutti i generi musicali. Anche quest’anno, per la quarta edizione della manifestazione, organizzata dall’associazione culturale Europa Giovane, si confronteranno nella prima fase del festival trenta band provenienti da tutta Italia, scelte dalla commissione artistica tra ben 302 iscrittesi.
Lo scorso 4 marzo a salire sul palco dell’Are' 2010 sono stati Falena (Bari, indie rock), Aedi (Macerata, indie rock) e Il Sogno (Bari, pop rock).
Il set dei Falena affianca cenni delicati e malinconici di post-rock a ritmiche violente, scandite dall’ottima batteria di Fabio Letizia, sfumature lontanamente cantautorali nei testi in italiano e linee di chitarra elettrica alt-rock di Roberto Antonacci che si fanno ammirare soprattutto nella splendida “Ieri”, che melodicamente sembra persino strizzare l’occhio ai sixties. La voce di Michele Ventrella si fa acuta e dolente, ricordando a tratti gli Yuppie Flu. Esperienza e classe.

Sofisticato e internazionale il sound degli Aedi(in foto). Pianoforte classico, tocchi magici di glockenspiel, riff di chitarra molto rock, inserti di clarinetto e accumulazione di percussioni intessono un incantesimo musicale di rara bellezza, struggente come il cielo terso dell’inverno. E la voce di Celeste Carboni, che si agita come un folletto fragile e folle sul palco ricorda paesi più freddi, dall’Islanda di Bjork alla Gran Bretagna e il Canada di voci folk come Emiliana Torrini o Feist.

“Bisogna sempre” recitano i cartelli montati su cavalletto dal Sogno, progetto nato intorno a Luca “Molla” Giura (con i testi di dj Amber). Che cosa?innanzitutto sognare. E il sound della band, che tra elettronica e melodie pop, ha un forte potere emozionale, sia quando il ritmo si fa più serrato, come tra le linee di basso di Tullio Ciriello e le chitarre di Nicola Mineccia in “Caccio l’inverno”, sia nel caso di aperture ariose e sognanti come in “Fragili”, pure sostenuta da un ritmo coinvolgente.

Giovedì 11 marzo al Donky Gold Club (Piazza Marina, Barletta) per la terza serata delle qualificazioni live tocchera' invece a Shoe’s Killin Worm (Foggia, rock), gia' semifinalisti nel 2007,Wheelman on Bushpig (Roma, industrial stoner) e Gruppo Zed (Siano-SA, musica etnica sperimentale). Si prevede cosi' una serata di sonorita' eterogenee e affascinanti per tutti i gusti, tra le ombre suadenti di un rock sperimentale di qualita' cantautorale, la solarità che pervade le alchimie musicali sinuose ed imprevedibili della musica world e il ritmo oscuro e frenetico dell’industrial più travolgente.
In palio per il gruppo vincitore del concorso anche per l'edizione 2010 2000 euro.

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