Patrizia Del Vasco ha presentato Valsa de Euridice all'Auditorium di Napoli

di: Giancarlo Passarella

Un evento realizzato in occasione del 50° anniversario dell’ Orfeu da Conceição, opera teatrale unica del grande poeta carioca Vinicius de Moraes, ispirata al mito di Orfeo ed Euridice: Rai Due ha ripreso lo show per il programma Palcoscenico.

Un evento realizzato in occasione del 50° anniversario dell’ Orfeu da Conceição, opera teatrale unica del grande poeta carioca Vinicius de Moraes, ispirata al mito di Orfeo ed Euridice: Rai Due ha ripreso lo show per il programma Palcoscenico.

Valsa de Euridice è un progetto artistico ideato da Patrizia del Vasco in cui viene proposta una rilettura, in chiave partenopea, dell’opera teatrale, poetica e musicale di una figura prestigiosa della cultura brasiliana: Vinicius de Moraes. Questo progetto è stato presentato in forma di concerto venerdì 30 marzo ore 20.30 presso il Centro di Produzione RAI Auditorium Domenico Scarlatti e ripreso dalle telecamere di RAI DUE per il programma Palcoscenico.

E' stato realizzato un cd prodotto da RAI TRADE e Gino Aveta, che vede protagonista Patrizia Del Vasco insieme a numerosi artisti ospiti: Toquinho, Nunzio Gallo, Jim Porto, San Carlo Sinfonietta, Gianni Palazzo, Ensemble Vesuviano, Mimmo Napolitano, Ciro Gentile, Floriano Bocchino, Silvia Goes de Jesus, Lorenzo Hengeller, Robertinho Bastos, Ivo Parlati.

Valsa de Euridice è un progetto che nasce da un lavoro di ricerca sull’intreccio di musica e poesia del grande artista brasiliano Vinicius de Moraes, un autore che con toni appassionati è riuscito, come pochi, a conciliare il ruolo accademico di poeta, con quello più lieve di autore di canzoni e musiche straordinarie. Questo lavoro è, soprattutto, la storia di un viaggio quello che Euridice, attraverso il suo canto, permette ad Orfeo di compiere oltre sé stesso. Questo progetto è dedicato, infatti, al 50° anniversario dell’Orfeu da Conceição, opera teatrale unica del poeta carioca ispirata al mito di Orfeo ed Euridice, con la riproposta di alcune sue celebri canzoni (Se todos fossem igiuais a voce), di un monologo (Monologo de Orfeu) e la rivisitazione del mito stesso. Un mito capovolto rispetto alla tradizione classica a cui si rifà anche Vinicius, che scopre il volto di una Euridice non disperata, protagonista del suo destino, dal canto sempre chiaro e lieve perché accoglie con malinconia, ma senza dolore, l’eterno dissidio tra amore e morte, il tradimento che ogni vita porta con sé dal suo nascere. Una Euridice che desidera e chiede “la pace della smemoria”, che spinge il suo Orfeo a trovare il coraggio di voltarsi, di guardarla per l’ultima volta, di dirsi addio, così come si evince dall’intro recitato del cd.
La rilettura di un brano (Berimbau) in chiave di tammurriata napoletana è stata dedicata all’incontro di Vinicius con Baden Powell per l’importanza del lavoro, che insieme realizzarono, di recupero degli elementi di africanità che andavano via via scomparendo nella musica popolare brasiliana. Il viaggio si conclude con un passaggio nell’Orfeo Negro di Marcel Camus (A felicidade, Manhã do carnaval…) il quale, con il contributo dello stesso Vinicius e di Antonio Carlos Jobim, realizzò una trasposizione cinematografica dell’opera teatrale in chiave moderna, vincitrice della Palma d’Oro a Cannes e dell’Oscar come miglior film straniero, nella quale la figura di Orfeo diventa simbolo di un’umanità degradata e dimenticata. Un lavoro discografico estremamente articolato teso da un lato a rendere omaggio ad una figura prestigiosa del panorama culturale brasiliano, dall’altro a divulgare in Italia sue composizioni mai pubblicate prima d’ora, come Saudade do Brasil em Portugal, Janela Aberta e la stessa Valsa de Euridice da cui è stata tratta ispirazione per questo progetto e da cui si dipana tutto il racconto dell’evento spettacolare.

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