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Pubblicato il 14/04/2002 alle 00:56:18Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Metti un giorno con Ennio Morricone.

di: Antonio Ranalli

Abbiamo incontrato il maestro Ennio Morricone, in occasione della presentazione del film Senso '45 di Tinto Brass. La conferenza si è tenuta lunedì 8 Aprile, in un noto albergo del centro storico di Roma, alla presenza del regista Tinto Brass.

Lo senti un attimo sbuffare perché il suo film è stato per l’ennesima volta vietato ai minori di 18 anni. Tinto Brass non riesce proprio a capacitarsi del comportamento "deviante" della censura. “Mi ha un po’ offeso il divieto ai minori di 18 anni. Eppure al film di Kubrick, che aveva un'orgia della durata di 30 minuti, hanno dato solo il divieto dei 14 anni”, ha commentato il regista alla presentazione del suo ultimo Senso ‘ 45 (già sugli schermi cinematografici, e che molto probabilmente vedremo a Cannes), con Anna Galiena e Gabriel Garko. Non sta a noi giudicare il film di Brass. Quello che però ci interessa è la splendida colonna sonora, che porta la firma di Ennio Morricone. Il compositore romano aveva già avuto occasione di lavorare con il regista veneziano ai tempi de “La Chiave”. L’occasione si è ripresentata per questo Senso ‘45, un adattamento del noto racconto di Camillo Bonito, a cui già si era ispirato Luchino Visconti. Quella tra Brass e Morricone è un’unione artistica piuttosto singolare. “La collaborazione con Morricone è stata diventente”, ha spiegato Brass, “feconda e gratificante. Non tanto e non solo per il coretto che abbiamo cantato insieme, quanto soprattutto per l’apporto decisivo dato alle sue musiche alla lievitazione delle emozioni, alla definizione psicologica dei personaggi, alla incandescenza sensuale della deriva passionale che li travolge”. Come non dargli ragione. Ennio Morricone è più di un compositore: il suo lavoro si mescola con la sceneggiatura, tanto da dare corpo e spessore all’intero film. Questo è un periodo molto intenso per il maestro, che nonostante l’età continua a sfornare colonne sonora a ripetizione. Oltre a Senso ’45, recentemente l’artista ha pubblicato anche "Un difetto di famiglia", soundtrack di un film per la Tv, con Nino Manfredi e Lino Banfi. A Roma, nel giardino di un lussuoso hotel del centro storico, in occasione della conferenza stampa di Senso ’45, abbiamo avuto l’occasione di incontrare il maestro Ennio Morricone. L’emozione è tanta, e come non potrebbe esserlo nel momento in cui ti ritrovi davanti uno dei più importanti musicisti dei giorni nostri. Immediatamente ti riaffiorano alla mente tutte le pellicole accompagnate dalla sua musica: C’era una volta in america, Metti una sera a cena, Il buono, il brutto e il cattivo, Mission solo per citarne alcuni. Musica che ha influenzato e continua ad ispirare una larghissima fascia di musicisti, appartenenti ai generi più disparati.

Antonio Ranalli: Senso ’45 è film melodrammatico. Nella realizzazione della colonna sonora si è rifatto alla tradizione musicale melodrammatica? Ha tenuto conto anche delle composizioni scelte all’epoca da Luchino Visconti per la prima versione filmica del romanzo di Bonito?
Ennio Morricone: Il romanzo di Camillo Bonito è in se un melodramma. Ma nella realizzazione della colonna sonora questo non ha influito. All’epoca Luchino Visconti aveva utilizzato brani di autori contemporanei del ‘900, tra cui Bruck, la cui musica ben esprimeva il senso che voleva dare Visconti al film. Ma per Senso ’45 non ho tenuto conto di Bruch. Credo che nel cinema non sia possibile stabilire una forma musicale. Nel film troviamo temi di amore e di drammaticità, ma non per questo mi sono attenuto al genere melodrammatico. Nelle musiche composte per il film di Tinto Brass è possibile riscontrare una forma solo nella scena del mare, e in un paio di temi, che poi sono stati esclusi dal film. Composizioni che però possono essere ascoltati sulla colonna sonora in CD.

In alcuni passaggi, dove predomina lo strumento del pianoforte, mi è sembrato di riscontrare delle affinità con Chopin. E’ d’accordo?
No. Non ho pensato minimamente a Chopin.

Lei è uno degli artisti italiani più amati nel mondo. Ultimamente sono uscite numerose ristampe su CD delle sue colonne sonore. Come vede queste operazioni? Le segue personalmente?
Mi fa molto piacere. In alcuni casi ho curato personalmente le riedizioni di alcuni album. In altri casi, invece, si tratta di operazioni discografiche di cui sono venuto a conoscenza solo dopo. E proprio in questi casi ho potuto riscontrare alcuni prodotti poco curati.

Se l’aspettava che con alcuni suoi temi, penso in primis a quello straordinario di Metti una sera a cena (film di Giuseppe Patroni Griffi), avrebbe dato poi impulso al genere lounge music / cocktail music? Temi che sono poi stati campionati e inserite in centinaia di brani. Che cosa ne pensa?
Non me lo aspettavo, ma tutto questo è sicuramente positivo.

La colonna sonora di "Senso '45" è pubblicata e distribuita dalla Bmg Ricordi. Per la stessa etichetta è in uscita anche la soundtracks di "Un difetto di famiglia", film per la Tv.

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