Soluzioni co-abitative in campo musicale? Ne parliamo con Pierluigi Colantoni e Matteo Locasciulli...
di: Giancarlo Passarella
Coppia aperta? Si', ma in campo artistico: infatti Soluzioni co-abitative e' il titolo di un disco (sia in versione italiana che in francese). Il comun denominatore tra Pierluigi e Matteo? Direi Bob Dylan, Brel, Tom Waits, Beach Boys.. Coppia aperta? Si', ma in campo artistico: infatti Soluzioni co-abitative e' il titolo di un disco (sia in versione italiana che in francese). Il comun denominatore tra Pierluigi e Matteo? Direi Bob Dylan, Brel, Tom Waits, Beach Boys..
Dove ci incontriamo? Alla Stazione Termini di Roma? Ma sembriano tre vecchi reduci che aspettano un treno di pendolari... abbiamo poco tempo? Nessun problema: ci pensano le Ferrovie dello Stato a far partire il Frecciarossa da Roma a Firenze con 40 minuti di ritardo...
Un caldo bentrovato a Pierluigi Colantoni ed a Matteo Locasciulli: partiamo da una breve scheda su di voi. Chi siete e come vi state muovendo nello showbiz italiano?
Pierluigi= Sono il protagonista di una storia che ho chiamato Soluzioni Co-Abitative, un trentenne canzone dopo canzone diventa un ottantenne….vive da single, convive, si separa, si sposa, figli, nipoti e titoli di coda….tutto questo nel 2010. Lo showbiz gioca a nascondino, io conto fino a 10… ma qualche volta baro mi giro e do’ un occhiata !
Matteo= Ciao Giancarlo... non credo di potermi definire in maniera esatta, io cerco di essere “semplicemente” un musicista. Diciamo che l’incontro “chiave” è stato con Greg Cohen, che è stato ed è tuttora il mio maestro di contrabbasso. Da lì sono successe tante cose, e ogni incontro ha aperto nuove strade. Cominciare a lavorare con Pierluigi, ad esempio, ha fatto nascere in me una grande curiosità per la scrittura per quartetto d’archi, fondamentale per il suo disco.
Come e quando vi siete conosciuti?
Pierluigi= vedi sotto…
Matteo= Un paio d’anni fa ci trovammo a condividere una serata in un locale di Roma. Io suonavo il contrabbasso con un artista romano, Pierluigi da solo con la sua chitarra. Finito il soundcheck lo vidi arrivare, salì sul palco calpestando i miei cavi e le mie cose. Ci siamo conosciuti così, non fu per niente un buon inizio!
Quali sono stati gli artisti che avete amato in passato? Quali invece seguite adesso con passione? Chi invece dal vivo vi ha deluso profondamente?
Pierluigi = Brel e Dylan in passato come ora….Ultimamente fonte di grande ispirazione per il progetto sono stati alcuni cantautori francesi, in particolare Thomas Fersen e Benabar. 3 canzoni dello spettacolo come del disco sono delle loro traduzioni. Trovo in loro quello stile contemporaneo e ironico che ho voluto approfondire nel progetto “Soluzioni Co-Abitative”... Dal vivo mi deludono quei concerti in cui tutto è come era stato deciso….
Matteo= Da piccolo la musica dei miei genitori. Tom Waits era forse la colonna sonora delle mie giornate. Oggi grande passione per il rock anni 60 e 70, devo dire che ascolto quasi ogni giorno Pet Sounds dei Beach Boys, credo non mi stancherò mai. La più grande delusione live, sicuramente Bob Dylan, 5 o 6 anni fa a Roma. Concerto orribile, lui svogliatissimo al piano wurlitzer! Mi sono sentito veramente male...
Pierluigi, mi dici come arrivi alla composizione di un brano? Ha una idea concept o prima nasce la musica? O forse il testo?
Pierluigi= Il brano normalmente mi viene in motorino, intero, come il latte…Se facevo il pendolare in treno magari oggi chissà….. Nel caso di “Soluzioni Co-Abitative” è stato strano perchè ogni canzone che scrivevo si incastrava con quella precedente o successiva. Una volta trovata la storia, scrivere il resto è venuto da se….
Per te Matteo la domanda mi sembra fin troppo telefonata: hai un cognome che mi ricorda qualcuno di famoso .... hai lavorato con papa' Mimmo o sei sempre stato autonomo?
Matteo= Io sono letteralmente cresciuto in studio con mio padre e il primo concerto che ho fatto con lui come bassista è stato nel ‘98, avevo 16 anni! Lavoriamo insieme sempre, il suo ultimo disco IDRA l’ho coprodotto insieme al mio mito, Greg Cohen. Meglio di così!
Spostiamo con una ipotetica macchina del tempo: in che epoca ti fai trasportare? Chi ti piacerebbe incontrare in quella occasione?
Pierluigi = non lo so…o meglio, lo so. Ma è troppo intimo.
Matteo= Mi farei trasportare nel paese d’origine dei miei genitori in Abruzzo.... Penne, alla fine degli anni 30. Vorrei sentire cantare mio nonno da giovane. Ancora oggi è un basso con una voce eccezionale.
Vediamo di incontrarci fra qualche giorno o fra qualche anno: che cosa vi augurate che succeda?
Pierluigi= …. fra qualche giorno mi auguro di non avere dolori al menisco per regalarvi il mio balletto super scordinato che faccio sulla canzone Anch’Io. Fra qualche anno spero di avere un'altra storia da raccontare….e qualcuno che stia ad ascoltare.
Matteo= Fra qualche giorno spero di vedere Pierluigi in grandissima forma a Scandicci. Fra qualche anno di vederlo ancora così pieno di idee e di entusiasmo…e personalmente, di avere ancora qualche capello in testa.
Avete da poco concluso la registrazione di un disco completo: quali i dubbi e le speranze che questa registrazione ha in se'?
Pierluigi= Spero che venga ascoltato. Fare un disco partendo da uno show non era facile, Matteo e Sante Rutigliano (co-arrangiatore) hanno dato una forte personalità al disco, spesso andando al di là delle mie aspettative….glie ne sono grato. I dubbi sono quelli di un mercato un tantino chiuso, per questa ragione il disco è stato tradotto e ricantato interamente da me in francese….oui !
Matteo= Dubbi sinceramente non ne ho. Il lavoro che abbiamo fatto mi soddisfa completamente. La speranza in fondo è quella di tutte le persone che lavorano su una cosa in cui credono molto: “semplicemente” quella di vedere riconosciuto il valore di Pierluigi. Secondo me è un grande artista, spero davvero che abbia la possibilità di far conoscere la sua musica e il suo spettacolo a tanti....
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