Un debutto discografico alla grande per Loredana Errore Ragazza occhi cielo

di: Pippo Augliera

E’ la rivelazione della nuova edizione di Amici. Il suo primo Ep e' ben confezionato: sette brani che brillano di luce propria e interpretati con un cocktail fatto di grinta, pathos e amore per la musica.

E’ la rivelazione della nuova edizione di Amici. Il suo primo Ep è ben confezionato: sette brani che brillano di luce propria e interpretati con un cocktail fatto di grinta, pathos e amore per la musica.

Un cd “Ragazza occhi cielo” con etichetta Sony e un illustre discografico Rudy Zerbi che continua a puntare sui talenti dotati di una bella voce ma in grado di interpretare, da essere accostate alla grande Mia Martini.

Il punto di contatto principale tra Loredana e Mimì è la grande passione per la musica alla quale potere aggrapparsi per continuare a vivere, soprattutto quando le esperienze avute hanno rappresentato una strada in salita.

Per entrambe, anche se per motivi diversi, non è stata facile la loro crescita. La sofferenza, a volte, può essere incanalata per esprimere al meglio il proprio talento artistico.

All’interno del booklet, infatti, scrive una serie di parole che spiegano il percorso che l’ha guidata fino al successo: ‘L’infinito amore per le cose, le parole, i respiri, i sentimenti e anche per gli errori, mi ha portato fin qui, dove non immaginavo. Con il grande aiuto di Dio, l’unico che ha diretto le mie scelte, facendo dei miei sogni un punto di forza. Io non ho mai mollato’. E poi ringrazia Maria De Filippi, Biagio Antonacci, Rudy Zerbi e ‘a tutti coloro che non hanno mai creduto in me…perchè la musica mi ha risposto prima loro si ricredessero.’

Si nota, nell’ascoltare il disco, una voglia di esprimere, di trasmettere emozioni, liberare il proprio canto con la consapevolezza della tecnica che non deve ostacolare il feeling donato al pubblico per amore. Se ne sono accorti anche Lucio Dalla e Pino Daniele che hanno accettato di duettare con lei dal vivo in “Anna e Marco” e “Io per lei”.

La title track, è risaputo, porta la firma prestigiosa di Biagio Antonacci, colpito dalla storia personale e dalla voce particolare di Loredana, è autobiografica, quindi piena di significati e di allegorie, bella e suggestiva l’immagine di volere partorire tra le stelle: un nascita lontana dal travaglio dell’esistenza umana.

Antonacci, a sorpresa, ha voluto suonare anche le chitarre elettriche e fa il bis con “L’ho visto prima io”, accattivante e intrigante, con le strofe e l’inciso che diventano subito familiari: una godibile ballata pop, nello stile del cantautore di Rozzano, ma la giovane artista riesce nel non facile compito di impadronirsi del pezzo e a metterci un po’ di farina dal suo sacco.

'È un brano molto leggero', dice Loredana, 'e credo che resti facilmente all’orecchio. Deve sicuramente prendere più forma in me, ma credo sia andata bene. È una sfida con me stessa riuscire a fare questo brano con leggerezza perché è quello che l’autore ci ha messo. Per lui è una scommessa e lo è anche per me. Vedremo come andrà'.

A, sua volta, l’interessante talento di “Amici”, come ringraziamento, ha scelto di omaggiarlo proponendo una rilettura intensa di “Oggi tocchi a me”, pubblicata anni fa nel secondo volume di “Convivendo”.

Avendo appreso che si è anche cimentata come cantautrice, in un passato recente, e scritto brani validi come “Lame” e “Volo insoluto”, c’è l’augurio che arrivi il momento per lei di realizzare al più presto un disco con ispirazione musicale e letterarie sue.

Gli altri brani son firmati dalla valida Federica Camba, coadiuvata come al solito da Daniele Coro, a conferma di una fase creativa, toccando il top con “La vedova nera”, trascinante e ipnotica, coinvolgente con un exploit interpretativo fatto di funambolismi vocali e un rap scioglilingua che lascia scorgere il potenziale di cui è capace la giovane stella.

Apprezzabili e rassicuranti nelle loro linee melodiche “Ti amo” e “La voce delle stelle” dagli accenni soul blues, già edite ed inserite nella compilation del talent show.

Chiude un’altra chicca “L’inventario” di Daniel Vuletic, scuderia Sugar, su testo di Cheope, figlio di Mogol, dove in alcune parti la voce sembra dialogare con gli strumenti.

La produzione è di Biagio Antonacci e Michele Canova. Il coordinamento generale di Graziano Antonacci.

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