Per Giancarlo Bolther su Rock Impressions, il rock di Dario Antonetti e' vicino a Teardrop Exploders e Plan 9
di: Eodele Graziani
La recensione coglie l'essenza del cd Il Ritorno del Figlio dell'Estetica del Cane, tutto volto a scardinare le convenzioni del music business. La recensione coglie l'essenza del cd Il Ritorno del Figlio dell'Estetica del Cane, tutto volto a scardinare le convenzioni del music business.
L'acronimo GB sta per Giancarlo Bolther, la colonna di Rock Impressions. Nella sua recensione inizia cosi'...Antonetti Dario è definito cantautore psichedelico: questa definizione deriva dal fatto che si serve in dosi massicce di non sense e di grande ironia nei testi, che questo insolito cantautore costruisce su una base di rock acustico, ma molto acido e schizzofrenico....Poi si passa a fotografare l'intero progetto ..Questo disco era uscito originariamente nel 2007 e lo scorso anno la U.d.U. Records lo ha ristampato con l’aggiunta di tre brani che sono stati ripescati dal repertorio precedente del nostro...
Giancarlo Bolther a questo punto cerca di descrivere le sensazioni provate nell'ascoltare il cd... Difficile descrivere i contenuti artistici del disco di Dario, solo l’ascolto può spiegare certe intuizioni, certe trovate, musicalmente il discorso è più facile, sembra un viaggio ideale fra la musica composta dalla fine degli anni ’60 fino al movimento neo psichedelico degli anni ’80 con i Teardrop Exploders di quel genio di Julian Cope, i Plan 9 e gli Smiths. Di sicuro da questo punto di vista Antonetti dimostra una buona cultura musicale e riesce a dar vita a melodie che sono al tempo stesso ricche di citazioni, ma anche sufficientemente personali. I testi sono abrasivi, caustici, talvolta disturbanti e sempre e comunque ironici. Magari non immediati, richiedono infatti una certa dose di attenzione e predisposizione per poter essere metabolizzati, ma superato lo scoglio iniziale si comincia a provare una certa simpatia per questo freakettone stralunato.... descrizione che ci sentiamo di condividere!
Davvero bella frase finale apparsa nell'articolo di Rock Impressions ...In fondo Dario è qui a scardinare le convenzioni del music business, lo fa con l’arma del sarcasmo, della follia. La sua è una crociata, ma servono più che mai artisti con la sua libertà....
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