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Pubblicato il 06/10/2012 alle 17:38:59Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Pierangelo Bertoli, la canzone a muso duro

di: Manuela Ippolito Giardi

Il 7 Ottobre 2002 (dieci anni dopo Augusto Daolio) se ne andava anche Pierangelo Bertoli. Il ricordo di Luciano Ligabue e di Musicalnews.com: il 29 Settembre suo figlio Alberto a Modena ha organizzato una serata per ricordarlo tutti assieme.

Il 7 Ottobre 2002 (dieci anni dopo Augusto Daolio) se ne andava anche Pierangelo Bertoli. Il ricordo di Luciano Ligabue e di Musicalnews.com: il 29 Settembre suo figlio Alberto a Modena ha organizzato una serata per ricordarlo tutti assieme.

Pierangelo Bertoli non ha probabilmente mai ottenuto i riconoscimenti che il suo coraggio e il suo talento meritavano. Entrato a pieno diritto a far parte di quella scuola emiliana che da Lucio Dalla a Gianni Morandi attraverso Francesco Guccini, Vasco Rossi arriva fino a Ligabue e ai gruppi del nuovo rock, Bertoli è stato un autore che conosceva bene il linguaggio della musica americana e che non ha mai diviso il suo lavoro artistico da un dichiarato impegno politico.

Nato nel 1942, a Sassuolo (Modena) aveva cominciato a occuparsi attivamente prima del sociale che della musica. Costretto su una sedia a rotelle, grazie all'interessamento del suo amico Francesco Guccini ha esordito nel '76 con un album dichiaratamente polemico intitolato Eppure soffia. Il suo momento di maggior popolarità è stato durante gli anni '80 quando ha interpretato la sua canzone più celebre, Pescatore insieme a Fiorella Mannoia e ha pubblicato anche un album antologico in cui tra l'altro rende omaggio a colleghi come Paolo Conte e Fabrizio De Andrè. Proprio sul finire di questo decennio nel disco "Tra me e me" Bertoli ha inserito una canzone, "Sogni di rock and roll" dell'ancora sconosciuto Luciano Ligabue il quale è rimasto legato a lui da sincera amicizia. Probabilmente la sua scelta più sorprendente è stata quella di partecipare al Festival di Sanremo, lui sulla sedia a rotelle, impegnato a sinistra, sul palco che rappresenta da sempre "la tradizione". Eppure, insieme ai Tazenda, pescò nel suo repertorio uno dei suoi maggiori successi, Spunta la luna dal monte. In fondo in questa canzone così legata ad atmosfere folk c'è la sintesi di quella che è stata la musica di questo personaggio singolare che ha sempre goduto del rispetto assoluto anche dei più intransigenti artisti rock italiani come Modena City Ramblers con i quali ha anche collaborato: le tradizioni della sua terra (c'è più di un suo brano in dialetto) ma anche il rock americano e il country, più una certa vena poetica utilizzata per dare maggiore leggibilità al suo messaggio politico così lontano dai compromessi tipici dell'ambiente in cui Pierangelo Bertoli si era fatto strada davvero "a muso duro".

Luciano Ligabue ricorda così l’amico... Incontrare Pierangelo voleva dire ogni volta assistere a una incredibile lezione di forza. Forza morale, intellettuale e, nonostante la sua disabilità, forza fisica. Tutto questo lo si poteva (e lo si può) sentire nella sua voce netta, decisa, potente, perentoria e consapevole. Nella seconda metà degli anni ’80 quando insieme al mio amico Maioli cercavo una strada per poter incidere dischi e fare concerti, trovammo il suo nome sull’elenco telefonico. Lo chiamammo per sentire se ci poteva aiutare e lui, con una disponibilità che ci sembrava impossibile, ci invitò a casa sua. Dopo alcuni mesi avrebbe registrato due mie canzoni in due suoi album (cosa che, si immaginerà, fu una enorme iniezione di fiducia sulla mia precaria autostima di allora) e mi avrebbe fatto conoscere il suo manager che, sempre dopo poco, sarebbe diventato anche il mio: il compianto Angelo Carrara. Sia a Pierangelo che ad Angelo devo tantissimo. Sono particolarmente contento, dunque, che in un concerto come quello fatto per aiutare la sua amatissima regione io e gli altri dodici cantanti di Italia Loves Emilia abbiamo potuto omaggiarlo e cercare di onorarne la memoria cantando tutti insieme la canzone che fra le sue, più di tutte, lo ha raccontato per come era fino in fondo: la bellissima A muso duro..

Nel biennio 1988/89 il nostro diretur Giancarlo Passarella ha collaborato all'ufficio stampa del tour di Pierangelo Bertoli: a Sassuolo tre anni af esatti durante la manifestazione Water for Children nel presentare Alberto Bertoli, il nostro Passarella qualche ricordo di quella esperienza l'ha raccontato...

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