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Pubblicato il 23/02/2012 alle 14:07:37Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Elisa: da dieci anni le canzoni di Sanremo non rappresentano la musica italiana

di: Manuela Ippolito Giardi

"Da dieci anni le canzoni selezionate per Sanremo non rappresentano più la musica italiana". Dura e precisa, seppure espressa col consueto garbo, l'accusa lanciata al Festival da Elisa, una delle più importanti e apprezzate cantanti italiane.

"Da dieci anni le canzoni selezionate per Sanremo non rappresentano più la musica italiana". Dura e precisa, seppure espressa col consueto garbo, l'accusa lanciata al Festival da Elisa, una delle più importanti e apprezzate cantanti italiane, vincitrice a Sanremo nel 2001 con "Luce (Tramonti a nord est)".

La ragazza originaria di Monfalcone, classe 1977, interprete della colonna sonora del film di Roberto Faenza, "Un giorno questo dolore ti sarà utile", in sala venerdì, confessa di avere il terrore di tutti gli animali che volano, soprattutto delle farfalle.

E proprio di una farfalla si è parlato a lungo a Sanremo, quella tatuata sull'inguine di Belen. Elisa non si dice stupita né amareggiata che si parli più di un tatuaggio che delle canzoni. "La farfalla non è il problema", spiega durante un incontro con la stampa per presentare il film di Faenza, "il problema è dove si posa. Anzi, dove "non" si posa. Non c'è niente di male a guardare una farfalla, purché si posi su qualcosa di sostanzioso". La cantante, distinguendosi da alcune sue colleghe, non parla di Belen, ma va molto più a fondo e prende di mira i selezionatori delle canzoni in gara. "L'unica critica che mi sento di fare", dice, "è che un colosso come Sanremo da dieci anni non è più come
dovrebbe essere perché è sbagliato il metodo con cui vengono selezionate le canzoni. Forse se venissero scelte da fonti molto più disparate darebbero una vetrina più reale della musica italiana. Questa a me sembra un po' surreale". L'accusa velata va ai talent show e al potere della tv che da anni porta (e fa vincere) a Sanremo cantanti emergenti lanciati in programmi televisivi. "Quello che posso dire", aggiunge, "è che fino a una decina di anni fa le canzoni esprimevano una moda, una contemporaneità e questo si può facilmente notare ascoltando la radio: mia madre e mia sorella, per esempio, ascoltavano sempre le canzoni uscite dal festival e Sanremo riempiva la radio. Da dieci anni non è più così".

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