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Interviste
Pubblicato il 19/04/2011 alle 00:23:29Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Gli incontri di Alessandro Gatta con le straordinarie sorelle Mia Martini e Loredana Berte’

di: Pippo Augliera

Dopo alcune conversazioni telefoniche con Alessandro Gatta, giornalista famoso per tanti reportages su vari artisti, nelle quali viene fuori la grande ammirazione per le sorelle Berte’, mi viene l’idea di intervistarlo...

Dopo alcune conversazioni telefoniche con Alessandro Gatta, giornalista famoso per tanti reportages su vari artisti, nelle quali viene fuori la grande ammirazione per le sorelle Berte’, mi viene l’idea di intervistarlo...

Alessandro accetta volentieri di raccontare i suoi incontri soprattutto con Mia Martini, che è stata determinante nell’incitarlo a realizzare il suo sogno lavorativo.

L’intervista è preceduta da questo prologo: ‘carissimo ti ho risposto di getto , perchè altrimenti perdevo l’emozione e la verità….

* La tua opinione su Mia Martini come artista e come donna...
Non esiste questa scissione artista - donna in Mia Martini. Secondo me, lei rappresenta il suo essere persona. Gioia, paura, allegria si fondono in Mimì e allora anche un brano diventa vivo perche è lei ad essere prima di tutto. E’ stata una donna che ha cercato tantissimo un contatto nella vita e soprattutto ha cercato di vivere al meglio per quello che poteva e che aveva.

* Il tuo primo incontro con Mia Martini risale al 1986. Che ricordo hai?
E’ stato uno degli incontri più belli della mia vita perché ha significato tanto per me. In quel giorno d’estate, avevo appena 17 anni, ho deciso, grazie o per colpa di mia ( questo ditelo voi ) di continuare a lavorare in questo settore.
Dopo un concerto bellissimo all’Eur, appunto era l’estate del 1986, Mia ci ha ricevuto in camerino, in realtà era una tenda molto grande e bella. Abbiamo parlato tantissimo della sua vita, soprattutto del suo sfratto imminente ed era molto preoccupata per la sua Movie: sappiamo bene quanto fosse affezionata alla sua cagnetta.
Io mi sono un po’ arrabbiato con tutti i presenti, e anche con lei, perché continuavano a parlare dei brani del passato, da "Padre davvero" a “Piccolo uomo" esclamando: ‘scusami io sono giovanissimo ma vuoi fare qualcosa anche per me ??? ( ignaro ed ingenuo dei meccanismi tremendi discografici)’. A quel punto, Mia disse divertita ‘ok farò una canzone dedicata a te e la intitolerò proprio “Sandro”, e aggiunse, ma guarda te, a questi ragazzini non gli puoi dare un dito che si prendono tutto il braccio’. Ho proseguito: ‘beh allora tu non me lo dare il dito’, lei rise tantissimo e mi chiese tantissime cose di me della mia vita , dedicandoci, per chitarra e voce, un suo brano “Stelle”.
Tutti eravamo commossi: io, mia sorella, Mirella, Antonella, Patrizia e Pietro ....sono sicuro che in tutti noi sia rimasto intatto e impresso quel momento unico, irripetibile. Nel corso di quell’estate ci siamo incontrati più volte e abbiamo anche parlato di situazioni personali molto importanti che non rivelerò mai a nessuno visto che lei si é fidata e per me questa rappresenta la prima volta che parlo di questi momenti.

* Hai avuto l’impressione che il periodo del blackout potesse avere un effetto negativo sul suo stato d’animo o reagiva?
Mia reagiva in base alle situazioni, non era una roccia, ma non era neanche sempre fragile, anzi aveva delle reazioni in cui mostrava grande, grandissima forza. L’effetto, però, è stato sicuramente negativo. Se non hai l’anima di un certo tipo ( per fortuna), è ovvio che assorbi il male dal male.

* Quale era il suo atteggiamento rispetto all’ostracismo subito per via della triste nomea di portare iella?
A questa domanda non rispondo perché Mimì stessa non avrebbe risposto. Chiedilo ad alcune colleghe piuttosto cattive, stonate e finte intellettuali.

* Puoi esprimere le tue preferenze sulla sua produzione discografica anni ’70, anni’80, anni ’90?
Amo moltissimo “Che vuoi che sia... se t’ho aspettato tanto..”, l’album “Oltre la collina” e brani forti come “Padre davvero”, questo per quanto riguarda gli anni ’70, che, avendo scoperto dopo, non ho vissuto come fruitore diretto e, credetemi, questo cambia moltissimo l’idea e l’emozione nel recepire una produzione. Gli anni ‘80 sono quelli che preferisco, soprattutto gli album “Mimì” e “Quante volte ...ho contato le stelle…”(includo anche “Danza” del 1979, visto che io l’ho comprato dopo qualche anno mi ricordo era il settembre dell’82 insieme a “Quante volte… ho contato le stelle”). I brani che mi coinvolgono maggiormente sono “L’Equilibrista” di Riccardo Cocciante, “Guarirò, guarirò” di Mimmo Cavallo, “Solo Noi”, e alcuni firmati da lei stessa come “Quante volte”, “E Ancora Canto”, “Ti regalo un sorriso”. Per quanto riguarda il suo ultimo periodo, amo l’album del ritorno “Martini, Mia”, anche se è del 1989 lo faccio rientrare negli anni ‘90. Adoro “Scrupoli” e “Il mio oriente”. Dal suo ultimo lavoro “La musica che mi gira intorno” scelgo “Dillo alla luna” di Vasco Rossi e “Mimì sarà" di Francesco De Gregori.

* Conosci Loredana Bertè. Ci vuoi dire qualcosa su di lei e sul rapporto tra le due sorelle?
Loredana è una persona pura, con me eccezionale, un’artista splendida. Su you tube, i fans di Loredana e Mimì hanno inserito una buona parte dei miei servizi e da lì capirete tutto.
Loredana ama solo Mia, al di là di tutti i discorsi che sono stati fatti . Mia è la sua famiglia, Mia è il suo punto di riferimento. Loredana ama le persone miti , coinvolgenti, secche ma dolci, soprattutto schiette e dirette, e Mia era tutto questo.
Le liti? Ditemi di fratelli che non discutono ...


* Hai realizzato tante interviste. Tra gli incontri avuti con i vari artisti, quale ti ha colpito maggiormente di più?
L’incontro più forte è stato quello con Mia Martini e non lo dico perchè parliamo di lei. E’ stato il primo per me (avevo solo 17 anni, ripeto) e lei mi ha detto, incitandomi: ‘Buttati, ma non ti lasciar schiacciare mai'. Dopo, metto ovviamente tutte le 100 interviste e incontri avuti con Loredana, una persona vera, e ovviamente anche Anna Oxa, che ho fatto incontrare con Loredana, in occasione di un concerto a Milano. Simpatico Morandi che è veramente un angelo con me, Tiziano ferro mi da la carica perché io ogni tanto mi butto giù. Patty Pravo è veramente un ciclone di energia e voglia di fare. E poi adoro Edoardo Vianello ed Orietta Berti. Se volete, vi dico anche chi non mi piace, purtroppo o per fortuna, ma lo potete dedurre da soli, visto che ho intervistato più o meno tutti. A livello internazionale viva Britney: pazza, simpatica, antiborghese. Chi proprio non mi piace - ma credo di dare troppa e importanza - è .. anzi sono cinque donne ...indovinate un po’… non sono comunque né Milva e nemmeno Alice.

* Quest’anno ricorre il quarantennale del debutto di Mia Martini con “Padre davvero”. Pensi di dedicare uno spazio a questo evento?
Mi piacerebbe tantissimo, io propongo ma non decido tutto, però farò il possibile.
Mimì merita spazio sempre. Ciao Mimì, aspetto ancora un nuovo brano come quel giorno dell’86, me lo avevi promesso. E qui una lacrima mi scende sempre. Ciao a tutti.
Ale.

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