Brunori Sas: ecco il mio canzoniere italiano tra presente e passato.
di: Lorenzo Bianchi
Brunori Sas con suo primo album Vol.1, e' riuscito a far emergere il ritratto di quella societa' targata anni 80, grazie ad uno stile ed un modus operandi che e' un incrocio tra Rino Gaetano e Piero Ciampi. Per questo lo abbiamo intervistato Brunori Sas con suo primo album Vol.1, e' riuscito a far emergere il ritratto di quella societa' targata anni 80, grazie ad uno stile ed un modus operandi che e' un incrocio tra Rino Gaetano e Piero Ciampi. Per questo lo abbiamo intervistato
Il suo primo album e' prodotto dall’etichetta fiorentina Pippola Music: nel 2009 Brunori Sas (nome d’arte di Dario Brunori dalla provincia di Cosenza) e' riuscito a vincere il prestigioso premio Ciampi per il miglior disco d’esordio, consacrandosi una delle nuove icone della musica indipendente italiana. Per questo abbiamo deciso di incotrarlo e di farci due chiacchere, data anche la sua conclamata gentilezza: l'intervista e' avvenuta nei momenti del suo recente show fiorentino, davvero emozionante....
Innanzitutto una domanda che ti faranno in molti, ma che ci serve a farti conoscere ai nostri lettori: da dove nasce il nome Brunori Sas?
Per i giornalisti ho almeno 5 risposte plausibili a questa eterna domanda, quindi scegli tu quella che preferisci dalla uno alla cinque.
Facciamo la numero tre....
E la numero tre sia. Il nome Brunori Sas l’ho ricavato dalla ditta di famiglia, che da anni produce mattoni e cemento. Mi piaceva l’idea di un legame tra il materiale da costruzione e la tipologia di canzoni che stavo scrivendo, quindi l’associazione tra le due cose mi è venuta quasi naturale.
Nel 2009 hai vinto il prestigioso premio Ciampi come miglior opera prima grazie al tuo Vol. 1: come è cambiata la tua vita da quel momento, sia al livello personale che lavorativo?
Sicuramente l’aver ricevuto questo premio mi ha favorito, dandomi molte più possibilità rispetto a quelle che mi avrebbe potuto dare la mia vita precedente. Conta anche che questo disco è il mio primo esordio sia discografico che in veste di cantautore, visto che i precedenti progetti a cui ho preso parte non mi vedevano sotto questo ruolo. Posso dirti che la vittoria non è stata un fattore determinante, ma è servita a far emergere il disco, che ricordo è una produzione indipendente, e a far si che il grande pubblico si interessasse ai miei brani.
Prendiamo in esame il disco: le tue canzoni parlano di fatti, luoghi e persone che hanno fatto e fanno parte della tua vita, che però sono anche comuni a tutti noi. Come ti è venuta in mente l’idea di un disco che definirei autobiografico?
Devo dirti che non è stata un’idea premeditata, ma è nato tutto in maniera molto genuina, visto che nel periodo in cui ho scritto i pezzi dell’album non pensavo minimamente ad una futura carriera discografica. Questii sono nati in un momento molto triste della mia vita e sono emersi per esorcizzare tutto quello che avevo dentro.
Il tuo Album di esordio si intitola Vol.1: si presuppone che arriverà presto un Vol.2?
Certamente è in previsione un secondo capitolo, anche se non ho fretta visto che il modo in cui ho scritto le canzoni appartenenti a “Vol.1” difficilmente si ripeterà. Durante il mio tour eseguo comunque delle anteprime estratte dal prossimo Ep, oltre a cover di alcuni cantautori e pezzi del mio vecchio repertorio, rivisitati per l’occasione.
Ho notato che nel booklet del tuo disco sono presenti gli accordi di ogni canzone. Quale è il motivo di questa scelta?
Devi sapere che io sono nato in un periodo in cui andava di moda il Millenote, il libro mastro delle canzoni da spiaggia, da cui ho attinto il modo di scrivere musica. Mi piaceva quindi l’idea di unire ai testi gli accordi dei miei pezzi per creare una sorta di canzoniere moderno, così che le persone che abbiano acquistato il disco possano rivivere quello che facevo io quindici anni fa.
Qual è la musica che ti ha accompagnato in questo approccio solista? E quali sono gli artisti che più stimi del panorama musicale italiano di oggi?
Un mix di ascolti del passato che sono entrati senza troppa consapevolezza nella mia vita sono sicuramente cantautori come Ciampi, Battisti, Graziani e De Andrè e una buona dose di cose fresche come Dente, Bugo, Pan del Diavolo e la meravigliosa semplicità di Bob Corn.
Volevo inoltre segnalarti Oratio, un cantautore che è da poco uscito tramite un’etichetta indipendente palermitana. La cosa di cui vado più fiero è che ultimamente si è dato maggiore importanza ad una scrittura in italiano ed a una forma-canzone che è un patrimonio per la nostra cultura.
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