Sanremo 2014: male gli ascolti della prima serata, Festival noioso e patetico
di: Massimo Giuliano
Noioso e patetico. Può essere definito così il 64° Festival di Sanremo, almeno per quanto riguarda ciò che si è visto ieri nella serata inaugurale. Ascolti in calo con soli 10.938.000 telespettatori Noioso e patetico. Può essere definito così il 64° Festival di Sanremo, almeno per quanto riguarda ciò che si è visto ieri nella serata inaugurale.
Troppo "faziocentrica" l'impostazione generale, con il conduttore che ha persino ballato e cantato insieme a Laetitia Casta rubando la scena agli artisti (relegati fino alla mezzanotte e mezza, come nel caso di Giusy Ferreri), e troppo scontati alcuni sketch, come la lettera di Luciana Littizzetto - già vista lo scorso anno - e i soliti balletti di Raffaella Carrà, che ha avuto però il pregio di risvegliare una platea dormiente a causa del ritmo eccessivamente lento della trasmissione.
E gli ascolti ne hanno risentito: secondo i dati Auditel, infatti, si sono registrati 10.938.000 telespettatori, per uno share del 45,93%. Un calo significativo rispetto alla prima serata del 2013, cha aveva avuto una media ponderata di 12.969.000 spettatori e il 48.30% di share.
Partenza con un fuoriprogramma: due operai del consorzio di bacino delle province di Napoli e Caserta, arrampicati sulle transenne all'interno dell'Ariston, hanno interrotto Fabio Fazio minacciando di lanciarsi nel vuoto. Da 16 mesi senza stipendio, hanno chiesto al presentatore di leggere un loro testo in cui esponevano le motivazioni di questo gesto. Quindi la gara ha preso il via, non prima di dare spazio a Ligabue e Mauro Pagani per un'intensa versione di "Creuza de mà", in omaggio a Fabrizio De Andrè che ieri avrebbe compiuto 74 anni. L'intonazione del rocker di Correggio non è stata eccezionale, ma si è trattato comunque di un momento di grande impatto emotivo.
Decisamente meno riuscito il "tributo" a Enzo Jannacci da parte di Fazio (ancora lui!), che ha indossato l'impermeabile del cantautore milanese eseguendo "Silvano". Notevole invece, tra gli ospiti, la presenza di Cat Stevens: 'Yusuf' ha proposto 'Road Singer' citando i Beatles di 'All You Need Is Love', per poi scambiare due chiacchiere con Fazio su religione e pace. La conclusione è stata affidata al suo brano più famoso: 'Father and Son'. Per quanto riguarda, invece, i big in gara, abbiamo visto molta qualità solo in Cristiano De Andrè, Antonella Ruggiero e Raphael Gualazzi.
A proposito, si diceva del poco spazio riservato agli artisti. Su Twitter non sono mancate alcune critiche "illustri", come quella di Nek, che a un certo punto si è chiesto: "Ma non dovevano cantare i big della canzone italiana?". E Red Ronnie ha aggiunto: "In due ore a Sanremo, che è il Festival della canzone italiana, si sono esibiti solo due cantanti" (Arisa e Frankie Hi-Nrg, ndr). Il conduttore del Roxy Bar ne ha avuto anche per gli omaggi di cui sopra: "Questa sera a Sanremo hanno deciso di distruggere tutta la nostra memoria musicale storica. Adesso fanno fuori anche Jannacci". E ancora: "Per fortuna che gli interpreti originali sono tutti morti".
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