Capitan Knopfler e la stella del rockeggiante Nord
di: Anna Cavaliere Verneau
Dire Straits reunion? John Illsley dice....Credo che dentro di noi ci sia ancora un tour che attende di essere fatto e probabilmente anche un disco: solo che Mark al momento sta facendo musica diversa. Sta andando incredibilmente bene.. Dire Straits reunion? John Illsley dice....Credo che dentro di noi ci sia ancora un tour che attende di essere fatto e probabilmente anche un disco: solo che Mark al momento sta facendo musica diversa. Sta andando incredibilmente bene..
......ma Mark non sembra essere tanto d'accordo. Quella band favolosa, che volava così in alto sulle ali della musica rock più ispirata, era appunto ispirata, nota su nota, dalla mente e dal cuore di una persona nata con il DNA musicale (come era capitato a lui) e gli entusiasmanti risultati sono rimasti impressi a fuoco nel vissuto di chi lo ascoltò all'epoca: sono brani ai quali trent'anni di tempo trascorso non hanno neanche incominciato ad intaccare la freschezza, la grazia e l'originalità.
Mark Knopfler è prima di tutto...una persona semplice. Egli riesce a suscitare da quando ha iniziato a farsi conoscere un interesse che non ha mai subito flessioni perchè è un uomo assolutamente autentico (oltre che un mostro di bravura) e questa sua genuinità rimbalza da lui al pubblico che va ad assistere ai suoi “live” : questo è il primo impatto che consente di recepire poi, ed amare, qualunque messaggio abbia voglia di trasmettere, e che lui sa benissimo come farlo arrivare: dritto al cuore. E' una bella persona e chi segue le poche notizie a suo riguardo (che suo malgrado riescono a trapelare) ne è a conoscenza.
Non ha mai perso la bussola.... non lo ha fatto neanche quando era all'apice del più grande successo planetario : decise allora di porre invece fine a tutto ciò; era troppo, gli sembrava di non poter più controllare la normalità, la misura delle cose...sciolse il gruppo e cercò di spiegarlo con semplici, vere e giuste parole che nessuno voleva accettare. Le parole di chi non voleva perdere per nessuna lusinga e nessun prezzo al mondo l'armonia che gli consentiva di essere soltanto un uomo, soltanto se stesso... Non sapendo tuttavia rinunciare alla musica che gli respirava dentro,ha ricominciato in sottotono da solo a comporre colonne sonore per films, si è aggregato ad altri artisti per spettacoli di beneficenza, ha creato altri brani, ha suonato e cantato affinando la sua voce fino a trasformarla in perfetto strumento musicale.
E si è ancora concesso, e continua a concedersi senza risparmiarsi mai, a chi lo apprezza e lo segue da sempre: è la sua e la nostra festa, finchè ciò sarà possibile.
Non gli si chieda di cambiare rotta: Capitan Mark conosce bene la via della stella del Nord, non perde mai di vista la sua bussola e dobbiamo fidarci delle scelte che fa ( mi vengono in mente altri “ripescamenti” di gruppi arcinoti che alla fine raccolsero dalla critica...: “ bravi ! Hanno fatto bene!... Quasi come ai vecchi tempi...!”). Mark non va riesumando le glorie del passato (ha dichiarato spesso che certi brani li risuona ai concerti per non deludere i fans...): lui continua a creare; ha appena terminato una tournée massacrante e, fresco come una rosa, ha ripreso la strada del British Grove Studios dove sta continuando a comporre, circondato dai suoi più fedeli collaboratori, che , come ha dichiarato il chitarrista-contrabbassista Glenn Worf, non aspettano altro che ...Mark accenda un fuoco per farsi attorno a lui ed alimentarlo...
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