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Pubblicato il 15/03/2006 alle 02:13:59Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Grande jazz a Roma il 15 marzo con Rava-D'Andrea e Tommaso 4tet

di: Alessandro Sgritta

Mercoledì 15 marzo grande serata di jazz a Roma con il duo di Enrico Rava e Franco D'Andrea a La Palma e il quartetto di Giovanni Tommaso (con Danilo Rea, Daniele Scannapieco e Massimo Manzi) alla Casa del Jazz

Mercoledì 15 marzo una grande serata di jazz a Roma con il duo di Enrico Rava e Franco D'Andrea a La Palma e il quartetto di Giovanni Tommaso (con Danilo Rea, Daniele Scannapieco e Massimo Manzi) alla Casa del Jazz.


Un grande ritorno! Di nuovo insieme due dei più grandi jazzisti italiani che hanno segnato gli ultimi 30 anni delle vicende del jazz europeo. Un legame, quello fra RAVA e D'ANDREA (in alto nella foto), le cui origini coincidono con i primi passi importanti delle rispettive carriere artistiche, nei primi anni Sessanta, e che nel corso di quattro decenni ha avuto modo di rinsaldarsi in occasioni e contesti diversi. Amici da 40 anni, a 20 anni suonavano già insieme. Hanno fatto parecchia strada e se a volte capitava di non farla insieme, per combinazione percorrevano separatamente alcune vie molto simili… Mentre Rava è maggiormente legato alle sonorità calde, D’Andrea si avventura negli alambicchi della scienza… Il risultato è un felice e suggestivo connubio artistico in un concerto che si annuncia all'insegna degli standard. Ed è proprio nella dimensione ristretta del duo che si possono apprezzare meglio le affinità e le intese profonde fra due straordinarie sensibilità musicali.

ENRICO RAVA: nato a Trieste nel '39, è indubbiamente il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale. In trent'anni di carriera, il trombettista, flicornista, compositore ha al proprio attivo oltre settanta incisioni, di cui sedici a proprio nome. Avvicinatosi alla tromba nel '57, grande ammiratore di Miles Davis e Chet Baker, Enrico Rava comincia a suonare giovanissimo nei club torinesi. Nel '63, conosce Gato Barbieri, al cui fianco due anni dopo incide la colonna sonora del film di Montaldo Una bella grinta. In quegli anni incontra Don Cherry, Mal Waldron e Steve Lacy, con il quale suona free jazz in quartetto tra Londra e Buenos Aires (ed è in Argentina, nel '66, che il quartetto registra l'album The Forest and The Zoo). Nel '67, Rava è a New York ed entra in contatto con l'avanguardia free, tra cui Roswell Rudd, Marion Brown, Rashid Ali, Cecil Taylor, Carla Bley. Dopo una parentesi italiana, che lo vede esibirsi con vari musicisti, tra cui Franco D'Andrea, e registrare a Roma con Lee Konitz e a Brema con Manfred Schoof, nel '69 riparte per New York, dove rimarrà per otto anni. I primi tempi suona soprattutto con Rudd, Bill Dixon e la Jazz Composer's Orchestra di Carla Bley, sotto la cui direzione partecipa all'incisione di Escalator Over the Hill. A partire dal '72, anno in cui pubblica Il giro del giorno in 80 mondi, il primo disco a suo nome, Rava dirige quartetti (sia nei club newyorkesi che in tournée in Europa e Argentina) quasi sempre privi di pianoforte. Le collaborazioni e le incisioni si susseguono, preziose, a ritmo serrato, al fianco di prestigiosi musicisti italiani, europei, americani, etc. Musicista rigoroso e strumentista raffinato, questo poeta della tromba è anche un sensibile ed abile compositore, amante del jazz, ma capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici, dalla musica sudamericana al funk, al rock.


FRANCO D'ANDREA: nato a Merano nel 1941, incomincia a studiare il pianoforte a 17 anni, dopo alcune esperienze con la tromba e il sax soprano. Nel 1963 inizia la sua attività professionale con Nunzio Rotondo presso la RAI di Roma. E' del '61 la sua prima registrazione con Gato Barbieri nel cui gruppo aveva militato per due anni. Nel 1963 fondò con Franco Tonani e Bruno Tommaso il Modern Art Trio. Dal 1972 al 1977 ha suonato con il gruppo jazz-rock Perigeo. Nel 1978 ha formato un proprio trio con Dodo Goya e Bruno Biriaco, intraprendendo allo stesso tempo concerti per piano solo ed un'intensa attività didattica.
Nel 1981 fondò un quartetto con Tino Tracanna, Attilio Zanchi e Gianni Cazzola. Nel 1986 si unirono alla band il percussionista Luis Agudo e in seguito il trombonista Glenn Ferris, il percussionista Naco e il vibrafonista Saverio Tasca. In seguito ha formato un nuovo trio chiamato Current Changes con il trombettista David Boato e Naco. Attualmente suona in quartetto con Andrea Ayassot, Aldo Mella e Alex Rolle.
Durante la sua carriera Franco D'Andrea ha suonato con molti jazzisti importanti, ha tenuto concerti in tutta l'Europa (compresa l'Estonia e la Russia), Camerun, Canada, Israele, Giappone, Tunisia, USA, Australia.
Ha composto circa 130 brani dei quali 80 sono stati registrati.
Franco D'Andrea ha vinto diversi premi: l' "Italian Critics' Award" nel 1979 e nel 1981; il premio "Radiouno Jazz" nel 1982; il "Top Jazz", promosso dalla rivista specializzata "Musica Jazz", quale miglior musicista italiano nel 1982, '84, '85, '86, '87; il "Top Jazz", come miglior disco italiano nel 1984 e nel 1986, con "No Idea of Time" e "Quartet Live"; il "Top Jazz" come miglior gruppo nel 1986.



GIOVANNI TOMMASO (in basso a destra nella foto), uno dei più prestigiosi musicisti del jazz italiano si presenta mercoledì 15 marzo alla Casa del Jazz con un quartetto nel quale sono presenti autentiche star del jazz italiano, come Danilo Rea al pianoforte, Daniele Scannapieco al sax tenore e Massimo Manzi alla batteria.
Giovanni Tommaso inizia la sua attività jazzistica nel '57 con il gruppo "Quartetto di Lucca”. È a New York tra il 1959 e il 1960. Si trasferisce a Roma nel '67, dove in quegli anni molti musicisti provenienti dall'Africa, Europa e Stati Uniti facevano esperimenti di jazz d'avanguardia, con Steve lacy a capo di questa corrente. Nel 1971 forma il gruppo "Perigeo" che guida fino al 1977, realizzando cinque album e svolgendo attività intensissima in tutto il mondo, anche al fianco di prestigiosi gruppi come Weather Report e Mahavishnu. Scrive numerose colonne sonore per il cinema e per la televisione (telefilm e film dedicati al cinema muto). È stato titolare della cattedra di musica jazz presso il Conservatorio di Perugia. Dal 1986 dirige i seminari di Umbria Jazz Clinics in gemellaggio con il Berklee College of Music. Può essere considerato un talent scout, infatti nel Quintetto che dirige da molti anni hanno fatto parte alcuni tra i migliori jazzisti italiani tra cui Massimo Urbani, Paolo Fresu, Flavio Boltro, Danilo Rea, Roberto Gatto.
Contrabbassista, compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra, nato a Lucca. Forse nessun altro jazzista italiano vanta collaborazioni così prestigiose; basti ricordare alcuni dei più grandi nomi della storia del jazz: Sonny Rollins, Dexter Gordon, Gil Evans, Max Roach, Chet Baker, Kenny Clarke, John Lewis, Don Byas, Mary Lou Williams, Steve Lacy, Johnny Griffin.

DANILO REA è uno dei migliori pianisti del jazz italiano, vanta una solida preparazione accademica essendosi diplomato presso il conservatorio di musica “S.Cecilia” di Roma. Tra le collaborazioni concertistiche e discografiche ricordiamo quella con Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Michael Breker, Billy Cobam, Aldo Romano, Dave Liebman, Joe Lovano, ecc. Nell’ambiente pop vanta un curriculum fra i più prestigiosi: Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e molti altri. Ha collaborato, fra gli altri, con il quintetto di Giovanni Tommaso “Lingomania” (Top jazz 1987) Ha dato concerti in Francia, Inghilterra, USA, India, Senegal, Cina. Con il batterista Roberto Gatto ha inciso “Improvvisi” (Gala Records). Attualmente è co-leader del trio “DOCTOR 3” (con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra) uno dei più applauditi gruppi italiani. Ha inciso per l’etichetta “Via Veneto” il cd in solo “Lost in Europe” che testimonia il lungo tour del 2000. Le sue esibizioni si estendono anche al circuito classico tra le quali spiccano: partecipazione, come solista, all’opera di Roberto De Simone “Requiem per PierPaolo Pisolini” al teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Zoltan Pesko e in ensamble al teatro “Rossini” di Pesaro per il “Rossini Opera Festival” in seno al progetto “Rossini mon amour”; esibizione in duo con Roberto Gatto nell’ambito di una rassegna jazz al teatro dell’Opera di Roma, Auditorium Parco Della Musica di Roma con il progetto “Lirico”. Da alcuni anni si dedica anche all’insegnamento partecipando a master di jazz e tecnica di improvvisazione. È appena uscito per l’etichetta Parco Della Musica Records “Solo”, un cd live registrato nella Sala S. Cecilia del Parco della Musica.

DANIELE SCANNAPIECO (in basso a sinistra nella foto) nasce a Campagna, (Salerno), figlio d'arte, cresce a contatto con l'ambiente jazz campano e poi italiano. La conoscenza della tradizione e del linguaggio moderno fanno di Scannapieco un musicista eclettico, capace di esprimere concetti musicali articolati e complessi con semplicità e chiarezza espressiva. Nel 1990 completa gli studi classici ed intanto collabora con musicisti quali: Pietro Condorelli, Alfredo Golini, Maria Pia De Vito, Dario Deidda, Tullio De Piscopo. Nel 1991 si trasferisce a Roma dove incontra Stefano Di battista, Tony Scott, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Stefano Sabatini e Umberto Fiorentini. A Marzo del 1999 si reca a Parigi con l'amico Stefano Di Battista e partecipa alle registrazioni dei dischi di Paco Sery e Flavio Boltro per la prestigiosa casa discografica Blue Note. Incontra Andrè Ceccarelli e Dee Dee Bridgewater, con i quali collabora ancora attualmente. A Giugno 1999 risale il suo primo concerto francese da leader, con Andrè Ceccarelli e l'accoppiata Di Battista - Boltro come ospiti; questo evento ha dato il via ad una serie di concerti e nuove collaborazioni nell'ambito del circuito del jazz internazionale. Ha collaborato con artisti italiani e stranieri di grande prestigio: Michael Brecker, Joe Lovano, Paco Sery, Dee Dee Bridgewater, Stefano Di Battista, Flavio Boltro, Giovanni Tommaso, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso, ecc.

MASSIMO MANZI (nato a Roma nel '56), è leader di propri gruppi (quintetto, trio con Micarelli e Bulgarelli). Sempre frequenti le esibizioni in formazioni numerose come il "Knowledge Tower Ensemble" di Marco Omicini, e l'Orchestra Contemporanea diretta da Tony Fidanza. Ha suonato in quasi tutte le più importanti manifestazioni italiane, da Umbria Jazz ('89/'90) a quelle di città come Ancona, Bergamo, Bologna, Catania, Milano, Pescara, Roma, Siena etc.
Ha svolto inoltre concerti in varie località europee e nel Natale 1999 ha suonato per una settimana al BLUE NOTE di TOKYO in trio con R. Galliano e F. Di Castri. La stampa specializzata (Musica Jazz, Jazz It, Percussioni, Drum Club, Strumenti Musicali etc.) ed i siti Web del settore, si occupano spesso dell'attività artistica di Manzi con recensioni, interviste, foto, articoli vari. Manzi ha accompagnato in alcune trasmissioni radio-televisive noti personaggi del mondo dello spettacolo con orchestra ritmica della RAI di Milano ('89) e con "Italian Big Band". Ha collaborato con importanti ditte (come la Roland) per la realizzazione di batterie elettroniche dell'ultima generazione. Manzi svolge da oltre 15 anni un'apprezzata attività didattica con CORSI fissi e CLINICS in varie località, ed è Docente di batteria jazz ai Corsi Sperimentali del Conservatorio Martini di Bologna.



Mercoledì 15 marzo ore 21

GIOVANNI TOMMASO QUARTET
Giovanni Tommaso: contrabbasso
Danilo Rea: pianoforte
Daniele Scannapieco: sax tenore
Massimo Manzi: batteria

CASA DEL JAZZ (sala concerti)
viale di Porta Ardeatina, 55
Info: 06/704731
Ingresso: 10 euro



Mercoledì 15 marzo ore 22

RAVA * D'ANDREA
Enrico Rava - tromba
Franco D'Andrea - pianoforte

LA PALMA CLUB
Via G. MIRRI 35 – 06/43566581
Inizio concerti ore 22
Ingresso 10 EURO


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