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Interviste
Pubblicato il 08/06/2004 alle 15:53:05Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Daniela Lastri, l'assessora rock di Firenze

di: Giancarlo Passarella

Una fiorentinaccia che non amava la Ragioneria e sogna l’incontro con Nelson Mandela: abbiamo incontrato l'Assessore Daniela Lastri, sempre per vedere chi si presenta alle prossime elezioni Amministrative fiorentine.

Una fiorentinaccia che non amava la Ragioneria e sogna l’incontro con Nelson Mandela: abbiamo incontrato l'Assessore Daniela Lastri, sempre per vedere chi si presenta alle prossime elezioni Amministrative fiorentine.

Ore 9:30 di Giovedi’ 27 Maggio 2004: arrivo puntuale all’incontro in Via Nicolodi 2. Blocco notes pronto e registratore in moto…

Buongiorno a Daniela Lastri, Assessore alla Pubblica Istruzioni del Comune di Firenze (con delega per le politiche giovanili) ed ora anche candidata per la prossima tornata elettorale. Tutti ti conoscono per quello che hai fatto, ma molti si chiedono cosa recita il tuo curriculum e vorrebbero sapere qualcosa di più sulla tua dimensione umana....
Sono nata a Firenze nella zona che confina con Fiesole, trasferita in Via Bolognese e poi nella zona di Piazza Dalmazia...

Come ti definisci?
Una migrante all'interno delle mura cittadine, una fiorentina doc a cui pero' non piacciono i confini, soprattutto quelli culturali e generazionali.

Come sono state le tue elementari?
Ottime, e mi sono anche molto divertita.

Come e' proseguito il tuo percorso scolastico.
Ho frequentato il Duca d'Aosta, scuola che tra l'altro ha formato molti dirigenti della politica cittadina. La materia che non sopportavo era la principale (proprio la Ragioneria), mentre andavo bene in Lettere, Storia e Inglese.

E' iniziato in quel periodo il tuo avvicinarsi al mondo politico?
Sin dai primi giorni del primo anno mi sono tuffata nell’attività politica del movimento degli studenti, anche se fin da quando avevo 10 anni mio padre mi portava con sé alle manifestazioni sindacali. Avrei fatto disperare la Moratti di turno, perché già allora i bambini andavano alle manifestazioni in piazza e per le strade. Quindi posso dire che ho incontrato la politica anche attraverso l'esperienza di mio padre, sindacalista da sempre e oggi pensionato attivissimo che continua a fare cose utili per la società in cui crede.

..... erano i giorni in cui si facevano le battaglie per i Decreti Delegati all'interno della scuola....
... me lo ricordo, ed io ero lì con le mie compagne e i miei compagni a fare le battaglie della mia età: sono stata anche eletta in Consiglio di Istituto con un sacco di voti e da li ho iniziato il mio percorso politico, prima con alcune formazioni extraparlamentari e poi con il Movimento Studentesco. Contemporaneamente ho cominciato a frequentare il Movimento Femminista, formando i primi collettivi femministi delle studentesse.

Quando e' arrivata e come e' arrivata la proposta di Leonardo Domenici, allora candidato Sindaco ad entrare in giunta?
Nel 1999 io ero da quattro anni Presidente del Consiglio Comunale, e anche da quella posizione non avevo smesso di battermi per le politiche a favore dell'infanzia. E’ una cosa che mi ha sempre coinvolto: nel biennio 1991/92 ho addirittura promosso con un gruppo di donne di Firenze una legge di iniziativa popolare sul tema degli asili nido, raccogliendo su scala nazionale 156 mila firme!

Mi vorrei togliere una curiosità: quando si forma una squadra che deve governare una città, si cercano subito degli atleti adatti ad un tipo di gioco? Scusami il paragone calcistico, ma nel caso del nostro Sindaco va fatto, visto il ruolo che ha giocato nella faccenda del salvataggio della Fiorentina....
Con Domenici ci conosciamo da quando eravamo ragazzi; lui sapeva quello che avevo fatto, le competenze che avevo acquisito ed era chiaro quello che potevo dare nella squadra che stava costruendo. Per me questi 5 anni sono stati un impegno enorme, ma pieni di soddisfazioni: uno dei nostri obiettivi è stato quello di riprendere un lavoro sui giovani, che in verità mancava almeno da un decennio. C’è stata piena sintonia, ma c’è voluta anche molta determinazione. Con fatica enorme mi sono battuta per trovare quegli spazi che necessitano per poter dare ai giovani luoghi (virtuali e non) dove ridare senso e peso alla voglia di partecipare e poter esprimere la creatività.

Ma la conquista di tutto ciò, ti soddisfa?
Sono contenta di quello che sono riuscita a fare finora, ma non bisogna dormire sugli allori. Inizia adesso un periodo molto intenso, perché bisogna far funzionare quello che abbiamo creato e recuperato per i giovani. Dobbiamo creare momenti di confronto tra le istituzioni, il movimento giovanile e tutte realtà (associazioni, gruppiinformali, perfino singoli) che ne rappresentano il variegato mondo: questo percorso non può essere fatto dalla sola amministrazione comunale, ci vuole una continua e permanente relazione con il mondo giovanile.

Ma l'Assessorato che hai diretto, non e' troppo grande, con mille competenze?
Noi ci occupiamo delle persone da zero anni fino ad 88. Ci occupiamo in questi uffici dei bambini appena nati, dei servizi per quelli che crescono e dei giovani, ma anche degli adulti che vogliono tornare a fare un’esperienza formativa. E’ un grande assessorato, circa 1/3 dei dipendenti comunali è qui dentro, perché noi dobbiamo fornire servizi alle persone.

Con la televisione che rapporto hai?
Con quella musicale direi buono: la domenica pomeriggio il mio televisore e' sintonizzato su Mtv o All Music, anche perche' gli altri canali in quelle ore non mi attraggono. Sono una persona curiosa e mi metto anche ad ascoltare musica che non conosco...

Pazzesco il lavoro che ti aspetta ogni giorno, ma un pochino di tempo libero riesci a ritagliartelo? Come lo trascorri e come ricarichi le batterie?
I libri li leggo e li presento, anche se mi piacerebbe farlo con quella calma che ci vorrebbe per fare una buona lettura: ne compro in continuazione, e me ne porto una catasta in vacanza. Adoro la musica: sono sempre stata una fanatica di musica: da ragazza ho seguito tutta la produzione dei cantautori italiani … Guccini, De Andre', De Gregori, Lucio Dalla … . Poi ho cominciato ad ascoltare e ad apprezzare i R.E.M. e gli U2, ma soprattutto i tuoi Dire Straits....

.... grazie, ma questo già lo sapevo, visto che ti ho regalato la biografia ufficiale che ho scritto su Mark Knopfler e soci....
Tutti questi artisti li ho seguiti e molti di loro li continuo a seguire anche oggi. Avevo le discografia complete su vinile (e ... non le buttero' via), ma anche gli ultimi cd li ho acquistati con piacere. Dischi e cd sono tutti nella mia personale discografia, schierati uno dietro l'altro. Sono una grande ascoltatrice di radio: in auto (ma anche nei momenti di relax) ho i miei canali preselezionati: la mattina mi voglio svegliare con le notizie e la musica che esce dal mio apparecchio radiofonico...

Il tuo interesse per la spray art e' nato forse dalla visione di videoclip di musica black americana?
Non solo da quello: mi piace la pittura e quando ero piccola armeggiavo anch’io col cavalletto e con i colori. Imitavo mio zio carissimo, che aveva una vera passione per la pittura. La spray art mi piace perché la trovo molto creativa, per me che non ho potuto seguire una vocazione artistica e artigianale che ha un po’ attraversato la mia famiglia è un modo per riconciliarmi con uno spirito che mi porto dentro: ti ricordi la gaffes di Mina quando su La Stampa ci attacco'? Non aveva capito che io stavo dando spazio alla creativita' giovanile ...
Mi piacciono molto i muri colorati, non sopporto le case gialle, gialline, grigine e smorte. Le citta' spagnole e portoghesi mi attraggono anche per questo....

Colore, colore e calore, ma al movimento fiorentino artistico per esprimersi in toto cosa manca?
Gli spazi sono una cosa importante: se non hai i luoghi di incontro e quelli dove produrre, diventa difficile fare qualsiasi cosa. Il primo obiettivo rimane lo spazio, ma non e' sufficiente. Bisogna rendersi conto che questa città ha un grande difetto: ci sono tante associazioni e tante professionalità, ma con scarsa relazione tra loro ...

.... questa e' una caratteristica atavica del fiorentino.....
... ma non solo di chi lo é realmente, ma anche di chi é acquisito: costantemente si costituiscono nuove realtà, ma vi e' poca collaborazione, manca una rete di rapporti e tutti vogliono tenere cara la propria soggettività. Io sono convinta che questa rimane, anche se sei inserito in un lavoro collettivo, dove si può anche esaltare. Più aggregazione e stare di più insieme, non può che far bene a tutta la creatività giovanile, producendo di più. L'individualismo esasperato ed il correre solo per dimostrare di essere il migliore, soprattutto in ambito giovanile e' negativo: ci vuole una forte solidarietà, perché ognuno ha le proprie competenze che può esaltare soprattutto se si lavora in gruppo.

Come ti immagini fra un paio di anni?
Viva e con un paio di anni di piu'...ah!ah!ah! Scherzi a parte, volevi chiedermi se mi manca la maternità? Ti posso dire che non lo vivo come un problema, anche perché tutti i giorni mi occupo dei bambini, e vorrei continuare ad aiutare quelli che vivono un disagio, riuscire a dare loro le stesse opportunità di chi sta bene.

Il tuo rapporto con la natura...
Non mangio carne, sono contro gli alimenti con organismi geneticamente modificati e sono per aumentare la diffusione del biologico: la salute alimentare e' importante e su questo ci ho puntato molto in questi anni, soprattutto nello studiare per gli studenti una serie di pasti sani e variegati. La medicina che preferisco? Uso sia quella tradizionale che quella alternativa: di aspirine ne faccio veramente poco uso.... per fortuna!

Vedo sulla tua scrivania una foto tua con Woody Allen: chi hai incontrato in questi anni?
Tantissimi personaggi: tutti gli ultimi Presidenti della Repubblica Italiana, ma anche quelli degli Stati Uniti.... Arafat, Gorbaciov, Lea Rabin, Nilde Jotti, Enrico Berlinguer... Berlinguer era un uomo straordinario, di una timidezza esasperante, ma anche pieno di ironia: così, da una parte ti incuteva un po' di timore, dall’altra dimostrava di essere una persona sempre disponibile all'ascolto, una dote molto rara in un leader.

In quale periodo storico ti sarebbe piaciuta vivere?
Vorrei esser stata coinvolta dentro l’epoca della Rivoluzione Francese, perché é stata un’epoca viva e intensa, i cui influssi si sentono ancora oggi. Ma tutte queste sono cose quasi scontate per chi ha fatto un’esperienza politica come la mia, una specie di retaggio giovanile. Un personaggio che invece mi piacerebbe incontrare veramente e' Nelson Mandela, un vero mito per quello che ha passato nella sua vita, compresa la malattia.

Perche' non invitarlo ad una delle prossime tue iniziative, dove ci sia il connubio tra rock ed il suo impegno sociale e politico?
Sarebbe bellissimo, quasi il sogno di una vita: nel 1988 al Wembley Stadium di Londra tutte quelle rockstar sono riuscite a fare talmente tanta confusione che alla fine l'apartheid e' stata sconfitta e l'hanno liberato. Ma non scordiamo della sua battaglia attuale (nonostante le condizioni fisiche in cui e' ridotto) sul problema dell'Aids. Vogliamo provarci? Sarebbe stupendo....


Questa e’ Daniela Lastri: sono le 13:40 e dopo tre ore di discussione ha ancora la forza e la voglia di giocare, progettare il futuro e non adagiarsi su quello che di buono e’ stato fatto per le politiche giovanili. Io sogno un panino e lei pensa a Nelson Mandela, a quando incontrare quel gruppo di studenti, a come ristrutturare un locale ….

Intervista raccolta e sbobinata da un affamato Giancarlo Passarella.

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