Franco Califano e Tiromancino: duetto La nevicata del ’56 in omaggio a Mia Martini
di: Pippo Augliera
La nevicata del ’56, il nuovo singolo di Franco Califano, cantato in duetto con Federico Zampaglione dei Tiromancino, è possibile già ascoltarlo alla radio dal 24 aprile. "La nevicata del ’56", il nuovo singolo di Franco Califano, cantato in duetto con Federico Zampaglione dei Tiromancino, è possibile già ascoltarlo alla radio dal 24 aprile.
Questo brano riconferma il sodalizio fortunato tra questi due artisti e farà da apripista alla pubblicazione di “C’è bisogno d’amore”, il suo 28esimo album prodotto da Alberto Laurenti, in distribuzione, su etichetta Audacia, dal prossimo 15 maggio. Conterrà 12 tracce, 8 inediti e più 4 “perle” della discografia del ‘Califfo’, reinterpretate ed arricchite grazie alla preziosa collaborazione di grandi nomi della musica italiana.
La scelta di reinterpretare questa sua celebre canzone, è un segno evidente di volere omaggiare Mia Martini, che la presentò, con classe ed eleganza, al Festival di Sanremo del 1990, aggiudicandosi per la terza volta il Premio della Critica, assegnato dai giornalisti, e che dal 1996 porta il suo nome.
Il testo è stato naturalmente modificato per renderlo adatto ad una versione maschile.
La collaborazione con la grande interprete risale al 1973, anno in cui le regala la splendida “Minuetto” e compone, nello stesso periodo, anche “Il guerriero” per l’album “Il giorno dopo”.
Per Federico Zampaglione non è la prima volta che si trova ad interpretare questo classico di Mimì. Nell’estate scorsa, in occasione di una premiazione con il ‘Riccio d’oro’ all’Anfiteatro ‘Mia Martini’ di Castiglione Cosentino, il frontman nonché l’anima dei Tiromancino, visibilmente emozionato, ha consentito ad un centinaio di ragazzi di prendere posto sul palcoscenico nel finale del concerto, per un fuori programma dedicato a Mia Martini con una esecuzione intensa di "La nevicata del '56", intonata da tutto il pubblico dell'anfiteatro.
Testo-La nevicata del ‘56
Mi ricordo una volta
si sentiva soltanto
il rumore del fiume,la sera
partitelle sofferte,sulle strade deserte
tanto un auto passava ogni ora.
Nonostante tanti anni ci sentiamo ragazzi
ci vediamo al bar ancora
tu ogni tanto passavi, ti vedevo crescevi
impazzivo per te.
Non è detto che adesso che vive nel chiasso
si stia meglio che nel silenzio!
E’ aumentata la gente
ma si è soli ugualmente,
il progresso sei tu,poi niente.
Quando eri bambina somigliavi alla luna
ti amavo già…
M’incantava il tuo viso…
cresci presto,ti sposo,sei cresciuta e sei qua.
Per me,per te,per noi
non è finita ancora questa favola
soltanto la promessa mia: ti porto in America
non la mantenni mai.
Però per te inventai la nevicata del ‘56
questa città era candida
tutta pulita e lucida
era degna di te
che crescevi per me…
com’eri bella…
sempre più bella…
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