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Interviste
Pubblicato il 13/03/2008 alle 10:54:26Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Il nu grunge - crossover rock dei Marydolls nell'intervista con Andrea Turetta

di: Francisco De Mazzei Paradisi

L'esordio discografico della band bresciana che si propone come alfiere del new grunge, dichiaratamente ispirato al movimento grunge rock della scena di Seattle dei primi anni ’90 ma con forti contaminazioni crossover e nu metal.

L'esordio discografico della band bresciana che si propone come alfiere del new grunge, dichiaratamente ispirato al movimento grunge rock della scena di Seattle dei primi anni ’90 ma con forti contaminazioni crossover e nu metal.

Una chiaccherata rock, grunge, alternative e soprattutto sanguigna. I complimenti al buon Andrea Turetta sono piu' che meritati, cosi' come il suo lavoro su ForumFree...

Avete proposto nel vostro disco una nuova versione di “My Sharona”… magari qualcuno si sarebbe aspettato un pezzo dei Nirvana forse più vicino alla vostra musica…
Sarebbe stato troppo scontato un pezzo dei Nirvana in un album di un gruppo pseudo-grunge, “My Sharona” l’abbiamo stravolta e adattata al nostro sound, assomiglia all’originale solo il testo praticamente… dal vivo però spesso qualche cover dei Nirvana ci scappa..

Quali sono state finora le tappe fondamentali dei Marydolls?
Ripensando agli inizi nel lontano ’98 quando ancora suonavamo in due (io e mio cugino alla batteria) mi rendo conto che siamo cresciuti e che abbiamo pian piano fatto piccoli passi avanti. Sicuramente le tappe maggiori sono state l’ingresso di Lorenzo al basso, l’arrivo di Paolo Damiano come produttore artistico, il primo demo “Psychobambola” del 2001, il premio vitaminic sempre nel 2001, e poi i live in particolare alcuni concerti con Verdena, con Bugo e Malfunk… sono tutte esperienze che ti formano. L’ultima tappa la stiamo vivendo: l’uscita del disco d’esordio che comunque vediamo come punto di partenza e non d’arrivo.

Con il vostro “Liquirizia Brain” c’è la volontà di affermare la propria diversità rispetto a questo mondo moderno che ci vorrebbe tutti uguali…
Sì, l’immagine simbolo del disco è un omino praticamente senza cervello che succhia una liquirizia,
una radiografia di una persona che si lascia imboccare passivamente, uno spettatore spento. Un po’ come Homer Simpson ipnotizzato dalla tv.

Se vogliamo attraverso il rock ci si può anche ribellare a certe situazioni che non ci fotografano per come siamo. Mi viene in mente la tendenza odierna a classificare tutti i giovani in modo uguale, senza considerare la loro unicità…
Sì, ovviamente è sempre facile generalizzare e catalogare i giovani di oggi come privi di valori e disinteressati… forse facciamo più comodo così no? Come i giovani proposti da “Lucignolo”… E’ anche vero però che non c’è oggi una motivazione, una pulsione generazionale come quella che ad esempio c’era nel ’68, a parte la politica, intendo, siamo in un’era di mezzo in cui non succede nulla, compriamo la felicità nei supermercati e ci basta… Credo che la musica e più in generale l’arte, siano un ottimo strumento di contestazione verso il sistema.

Fate un po’ riferimento alla musica grunge nata a Seattle. Come vedete evoluto oggi, questo genere musicale?
Il grunge è morto con Kurt Cobain. Noi facciamo N.grunge cioè abbiamo geneticamente alcune caratteristiche del genere (perché l’abbiamo vissuto da giovanissimi) ma con influenze nu-metal e crossover. Credo che il grunge sia stata l’ultima rivoluzione del rock, i Nirvana hanno creato la tendenza del rock anni ’90 e hanno influenzato molti aspetti della musica che esce oggi. Ma il grunge non è solo un genere musicale: è una filosofia di vita, un modo di vedere la musica e la realtà, è un’attitudine.

Ringraziamo Andrea Turetta per averci concesso la possibilita' di estrapolare qulacosa dalla sua intervista ai Marydolls. Visto che sono di Brescia, attiviamo subito Laura Gorini: stiano attenti i Marydolls, perche' sulle loro tracce ora c'e' una segugia ....

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