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Pubblicato il 28/06/2008 alle 22:41:32Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

“One Year Before Pescara 2009” ripropone il bellissimo duetto Cristicchi-Cammariere. De Piscopo dilaga, bene Khaled

di: Massimo Giuliano

E’ stata una grande festa di musica quella andata in scena ieri sera a Pescara, in piazza Salotto. “One year before” ha avuto il compito di salutare l’arrivo dei Giochi del Mediterraneo nel capoluogo adriatico, ad un anno esatto dal loro inizio.

E’ stata una grande festa di musica quella andata in scena ieri sera a Pescara, in piazza Salotto. “One year before” ha avuto il compito di salutare l’arrivo dei Giochi del Mediterraneo nel capoluogo adriatico, ad un anno esatto dal loro inizio.

Con la conduzione di una Ilaria D’Amico insolitamente buonista e cerimoniosa (come d’altronde il protocollo richiedeva), si sono esibiti big come Tullio De Piscopo, Khaled, Sergio Cammariere e Simone Cristicchi. Le loro performance sono state inframmezzate dai bravissimi Kataclò, che hanno proposto brevi rappresentazioni in cui la ginnastica ritmica si è mischiata alla spettacolarità, il tutto in una serie di numeri di chiaro stampo sportivo. Dal punto di vista dei proclami, il leit motiv è stato sempre lo stesso: la “piccola” Pescara è riuscita a realizzare il proprio sogno, battendo la concorrenza di città più blasonate come Genova, Napoli e Venezia. Dopo i saluti del presidente del Comitato organizzatore di Pescara 2009, Sabatino Aracu, e del Sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, sale sul palco uno scoppiettante Tullio De Piscopo, che mette in scaletta la sua celebre hit “Andamento lento”, ma anche alcune tracce estratte dal nuovo cd “Bona Jurnata”, come “Vibra”, “Akebono” e la strepitosa rilettura dei “Carmina Burana” di Carl Orff, ai quali ha aggiunto la propria batteria. De Piscopo ce la mette tutta per cercare di scaldare l’atmosfera, ma appare chiaro che la serata debba ancora carburare. Il drummer napoletano lancia un messaggio di pace tra i popoli, e parla anche del suo rapporto con l’Abruzzo: «Qui siete fortunati, perché avete un bellissimo clima. C’è il mare, ma a pochissimi chilometri c’è anche la montagna, dove in questa stagione ci si può recare per stare più freschi. E poi l’Abruzzo è una terra generosa, che io amo molto».

A proposito di fratellanza tra culture diverse, arriva il turno di Khaled: la vicenda umana – prima ancora che artistica – di questo cantante, per anni perseguitato dalla politica a causa delle proprie liriche, deve essere sempre di insegnamento e monito. Non manca, tra i brani da lui proposti nella serata pescarese, la sua hit più celebre, “Aicha”, riproposta recentemente in italiano da Vittorio Merlo e Marco Guerzoni. Anche Antonello Venditti aveva citato questo pezzo nel testo di “Che fantastica storia è la vita” («Mi chiamo Aicha, come una canzone»). Khaled, acclamato oltretutto da una nutrita claque, ricorda il suo impegno con la Fao, dichiarando che «Musica e Fao possono fare molto nel mondo», e aggiunge: «La mia musica è unione di popoli diversi. Il Mediterraneo è ricco di tante culture, ed occasioni come quella dei Giochi possono servire ad avvicinare le persone». Dopo l’intervento di alcuni sportivi abruzzesi come il ciclista Danilo Di Luca (vincitore del Giro d’Italia 2007) e il maratoneta Alberico Di Cecco, la serata inverte decisamente la rotta, e inizia a decollare: Sergio Cammariere, com’è nel suo stile, regala una performance elegante, scegliendo coraggiosamente gemme non notissime del suo repertorio come “Spiagge lontane”, “Sorella mia” e “Cambiamenti del mondo”. La conclusione è affidata alla trascinante “Dalla pace del mare lontano”. La platea apprezza e applaude convinta. Si fanno sentire anche i fan del forum “Situation.it”, che Sergio saluta e ringrazia dal palco.

Il timone, quando è ormai ampiamente trascorsa la mezzanotte, va in mano a Simone Cristicchi, che si presenta solo con la sua chitarra. Parla dell'esperienza da neo-papà e introduce “Studentessa universitaria”, per poi passare a “Senza” e “Che bella gente” (scritta con l’abruzzese Momo e proposta a Sanremo 2006). A questo punto, mega sorpresa: Cammariere torna in scena e si siede al pianoforte. La coppia Simone-Sergio ripropone il bellissimo duetto di “Ti regalerò una rosa”, impreziosito ulteriormente dal violino di Olen Cesari. I due ricantano insieme questa canzone per la prima volta dal Festival di Sanremo 2007, dove l’avevano interpretata tra gli applausi scroscianti del Teatro Ariston, la sera prima che Cristicchi si aggiudicasse l’edizione numero 57 della rassegna. Anche il fatto che sia stata Pescara a salutare questo bis, aggiunge ulteriore valore alla festa di “One Year Before”. La serata si conclude idealmente con una battuta di Simone Cristicchi; Ilaria D’Amico gli chiede in che rapporti egli sia con lo sport, e il trentenne romano risponde: «Sono molto bravo a lanciare i coriandoli e a soffiare sulla minestrina!». A questo punto, siamo davvero al traguardo: tornano sul palco D’Alfonso e Aracu, ma anche il grintoso De Piscopo, che si siede nuovamente dietro alla batteria per accompagnare la sigla finale, la quale sconfina ancora una volta nei “Carmina Burana”.

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