Il ritorno discografico dei The Groovers e' vicino: psyco indie blue collar rock di grande spolvero!
di: Francesca Odette Croxignatti
La band storica con Michele Anelli spazzia tra Billy Bragg, Wilco, Woody Guthrie, EELS, Hoodoo Gurus, Minus5 e Velvet Underground, proponendo disagi e speranze di una generazione che si rispecchia nel sound blue-collar. La band storica con Michele Anelli spazzia tra Billy Bragg, Wilco, Woody Guthrie, EELS, Hoodoo Gurus, Minus5 e Velvet Underground, proponendo disagi e speranze di una generazione che si rispecchia nel sound blue-collar.
Una manciata di canzoni del nostro tempo. Il secondo volume continua laddove il primo, con sonorità pescate tra le pieghe di bands come Wilco, EELS, Minus5, Velvet Underground, aveva tracciato la difficoltà sociale del momento. Eravamo nel 2003 e non è che le cose siano migliorate. I testi raccontano del disagio che si vive in questi tempi, dello smarrimento e della rabbia che si cova dentro. La
benzina per le parole attraversa le idee di Woody Guthrie fino ad arrivare a Billy Bragg.
Dice di loro il nostro diretur Giancarlo Passarella ...Suonare blue collar-rock tinto in atmosfere indie non e' facile, ma molti tentano: suonarlo avendone tutte le giustificazioni filosofiche come fanno i The Groovers e' cosa assai rara in Italia... ho veramente amato il loro cd Do You Remember The Working Class?, un pamphlet rock con venature politiche...
Le nuove canzoni dei The Groovers hanno un piglio indie-rock, dove la rabbia diventa energia: sono come un viaggio attraverso le sonorità utilizzate dai GROOVERS in quasi vent'anni di attività che sconfinano nei territori di BRMC e Hoodoo Gurus. Un mix di parole e musica che danno continuità al lavoro svolto finora e che mantengono il sound blue-collar ancora vivo.
Do you remember working class?
when the government and its thousand faces
promises things they won't fulfil, go around and ask
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