Dream Theater a Roma la notte di Halloween, ma prima dal vivo a Milano e Bologna.
di: Paolo Ansali
Dopo il successo riscosso dagli show di Giugno ed il secondo posto nella classifica FIMI ottenuto con l’uscita del nuovo album (Octavarium), approdano nuovamente in Italia a grande richiesta i Dream Theater per tre concerti impedibili. An Evening with DREAM THEATER.
Dopo il successo riscosso dagli show di Giugno ed il secondo posto nella classifica FIMI ottenuto con l’uscita del nuovo album (Octavarium), approdano nuovamente in Italia a grande richiesta i Dream Theater per tre concerti impedibili.
Sabato 29 Ottobre
Forum, Assago, Milano
30,00 € + diritti prevendita
Domenica 30 Ottobre
Palamalaguti, Bologna
30,00 € + diritti prevendita
Lunedi 31 Ottobre
Palalottomatica, Roma
30,00 €+ diritti prevendita
Dopo il grande successo riscosso dagli show di Giugno (Ascoli, Fucecchio e Stra)ed il secondo posto nella classifica FIMI ottenuto con l’uscita del nuovo album (Octavarium), approdano nuovamente in Italia a grande richiesta i DREAM THEATER
per tre concerti impedibili: a Milano il 29 ottobre, a Bologna il 30 ottobre e al Palalottomatica di Roma il 31 ottobre. Tornano con un nuovo spettacolo "An Evening with Dream Theater", durante il quale la band americana si esibirà per ben tre ore e mezzo, divise in due tempi. Nel corso degli anni, gli esperti di musica hanno fatto del loro meglio per descrivere il caparbio stile musicale dei Dream Theater, ma l’abilità della band di oltrepassare i limiti estremi del rock resta impossibile da catalogare. Alcuni l’hanno persino definito rock da fantascienza, il che è interessante se si considera che è già trascorso un decennio dall’esordio sulle scene dei Dream Theater, eppure sono ancora anni luce avanti la concorrenza. L’ultimo disco è uscito il 17 giugno. L’album è stato registrato nei celebri studi Hit Factory di New York (dove hanno lavorato, tra gli altri, Bruce Springsteen, John Lennon, Michael Jackson, U2 e Madonna). Mike Portnoy, batterista dei Dream Theater ha dichiarato di aver terminato le sessioni venerdì notte, il 25 febbraio.
Dream Theater story:
"Ocatavarium" è il 13° lavoro del gruppo i cui esordi risalgono al settembre del 1986 quando il chitarrista John Petrucci e il bassista John Myung, compagni di studi alla Berklee School Of Music di Boston, decisero di formare una band. Un altro studente della Berklee, Michael Portnoy, venne notato mentre suonava in una delle sale prove della rinomata scuola e si unì agli altri. Alle tastiere venne chiamato Kevin Moore, un amico delle scuole superiori. Ora, mancava solo un cantante. Fu contattato Chris Collins che accettò la proposta e nacquero i Majesty (il primo nome della band). Il gruppo si mise all’opera e cominciò a scrivere i pezzi che sarebbero poi stati raccolti in un demo tape composto da 8 tracce, chiamato semplicemente “Majesty Demos”, che riuscì a vendere circa 1000 copie soltanto nei primi sei mesi seguenti la sua pubblicazione. Chris Collins, pochi mesi dopo lasciò il gruppo lasciando il posto a Charlie Dominici. Impegnati nelle session della loro prima fatica discografica (che sarebbe stata pubblicata dalla Mechanic
Records),i cinque ricevettero una comunicazione da un’omonima band di Las Vegas, la quale reclamava i diritti sull’utilizzo del monicker “Majesty”. A quel punto
fu il padre di Mike, Howard Portnoy, a suggerire alla band di
adottare il nome di un vecchio cinema della California (ormai demolito): il Dream Theater…uno dei cinema di Los Angeles che hanno fatto la storia di Hollywood: un buon auspicio visto che la band ha fatto molta strada e ha contribuito a far conoscere il prog rock al grande pubblico, soprattutto attraverso un’intensa e travolgente attività live, di cui sono state raccolte svariate testimonianze attraverso numerosi cd e dvd. Si apre così un nuovo capitolo.Con questo nuovo nome e con la nuova line up, si registrò il primo album della band: “When Dream And Day Unite”, un disco, questo, dove già veniva proposta quella curiosa e personale mistura di metal e prog rock, di carica metallica e ricercatezza
strumentale che sarebbe diventata il marchio più significativo della band stessa. Dopo un limitato tour in piccoli Club e Pub, i Dream Theater riuscirono a interessare “le persone giuste” della ATCO Atlantic (oggi East West), una Major Label. Cambiata l’etichetta, la band cambiò di nuovo cantante. Dominici fu licenziato e, tra il 1990 e il 1991, presero un cantante (un certo Kevin James LaBrie) di un gruppo glam canadese, i Winter Rose.Il primo prodotto discografico con il nuovo cantante fu “Images And Words”, album che da molti viene ritenuto una delle pietre miliari della musica prog e che consegnò definitivamente la band al grande pubblico. L’album azzeccò infatti la giusta miscela di tecnicismo e melodia, ricercatezza e orecchiabilità e, grazie a queste
caratteristiche,fu in grado d’interessare una fetta assai ampia di audience coinvolgendo anche chi, del prog, non aveva mai sentito parlare. Alla luce del successo riscosso da “Images And Words”, la band partì per un tour, questa volta mondiale, che toccò anche Europa e Giappone, e dal quale vennero tratti un home video, “Live In Tokyo” e un mini-live album, “Live At Marquee”. Poi è la volta di “Awake”, terzo
lavoro in studio della sua band. Si trattava di un disco che a
livello di atmosfere e ambientazioni segnava un taglio netto con quanto fatto
dalla band in passato. Il disco fu seguito da un mini album, “A Change Of Season”, che conteneva una lunga suite e una manciata di cover di gruppi come Deep Purple, Led Zeppelin, Kansas, Queen e Genesis, registrate dal vivo al Ronnie Scott's Jazz Club di Londra. Venne poi la volta di “Falling Into Infinity”, e fu questo “l’album della discordia”. Nel 1997 i Dream Theater infatti tentarono la prima (e a tutt’oggi unica), coraggiosa e decisa sterzata stilistica. L’album è decisamente più “commerciale” degli altri e questo creò non poche difficoltà alla band. I fan insorsero… In occasione del successivo tour, la band registrò il suo primo live album, non più una piccola manciata di canzoni dal vivo, ma un album doppio che prendeva il titolo di “Once In A LiveTime”. Il 1999 è l’anno di “Metropolis Pt.2: Scenes from A Memory” primo concept album elaborato dai Dream Theater. “Scenes From A Memory” ebbe un successo davvero fenomenale e per festeggiarlo nel modo dovuto la band decise nel 2001 di dare alle stampe un DVD di un concerto tenuto a New York sul finire della loro tournée mondiale ("Metropolis 2000”), a cui seguì qualche mese dopo un live cd vero e proprio, “Live Scenes From New York” (composto da ben 3 cd), dello stesso concerto. L’album live è divenuto tristemente famoso perl’immagine di copertina raffigurante lo skyline di New York con le Twin Towers in bell’evidenza, in fiamme. La band cambiò l’artwork del cd non appena loskyline della “metropolis” in fiamme venne ad assumere tutt’altro significato rispetto a quello originariamente voluto dalla band, in seguito ai tragici eventi dell’11 settembre (neanche a farlo apposta, data di rilascio dello stesso cd…). Chiuso il capitolo dei live, la band -tra un side-project e l’altro- si dedica alla scrittura del successivo lavoro in studio "Six Degrees Of Inner turbulence”, pubblicato nel gennaio del 2002. “Train of Thought” uscirà nel 2003. A quasi due anni di distanza, è uscito il nuovo disco, "Octavarium".
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