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Pubblicato il 13/03/2007 alle 13:10:33Commenti alla notizia: Leggi - Inserisci nuovo

Joe Zawinul torna in Italia con il Syndicate dal 15 al 17 marzo

di: Alessandro Sgritta

Joe Zawinul torna in Italia per soli tre concerti con il suo progetto Syndicate: il 15 marzo al Fucina Controvento di Marghera (VE), il 16 al Naima Club di Forlì e il 17 al Teatro Giotto di Vicchio (FI).

Joe Zawinul (nella foto) torna in Italia per soli tre concerti con il suo progetto Syndicate: il 15 marzo al Fucina Controvento di Marghera (VE), il 16 al Naima Club di Forlì e il 17 al Teatro Giotto di Vicchio (FI).

A meno di due mesi dal memorabile concerto della Kocani Orkestar con Paolo Fresu ed Antonello Salis, un altro grande evento, ancora ai confini con il jazz, illuminerà la stagione di “Fucina Controvento”, il nuovo locale di Marghera che, con meno di tre mesi di vita, è già un’importante realtà nel panorama musicale del Veneto.

Giovedì 15 marzo il grande club, affiliato Arci, ospiterà infatti il leggendario Joe Zawinul, tastierista fondatore dei Weather Report, che si presenterà alla testa del suo collaudato gruppo Syndicate. Anche questo concerto, come quello di Kocani/Fresu/Salis, è realizzato con la collaborazione dell’associazione Caligola ed il patrocinio della Municipalità di Marghera.

Davvero un gran colpo quindi per “Fucina Controvento” – locale che si trova lungo la statale Romea, a pochi passi dalla Metro – visto che Zawinul, a dispetto dei suoi 75 anni, continua ad essere uno dei musicisti più popolari ed influenti dei nostri tempi.

Zawinul – noto al grande pubblico per aver fondato insieme a Wayne Shorter i leggendari Weather Report – ha 75 anni ma non li dimostra. Se la curiosità, l’entusiasmo, la voglia di sperimentare sono ancora quelle di un ventenne, l’esperienza ed il talento sono invece quelli di chi ha vissuto per quasi mezzo secolo sotto i riflettori del successo. Ciò non può che aiutare a crescere chi oggi suona al suo fianco, anche se in qualche caso si tratta di musicisti già noti agli appassionati. Su tutte brillano le stelle di Paco Sery, Linley Marthe e della straordinaria vocalist Sabine Kabongo, già componente delle Zap Mama.


JOSEF “JOE” ZAWINUL nasce a Kirchbach, in Austria, da una famiglia di origine ungherese, il 7 Luglio 1932. Da bambino inizia subito a suonare la fisarmonica e passa poi al pianoforte, che studia al Conservatorio di Vienna. All'inizio degli anni ‘50 ha già avviato una serie di importanti collaborazioni con jazzisti europei. Nel 1959 si trasferisce negli Stati Uniti dove inizia subito a suonare con musicisti del calibro di Maynard Ferguson, Ben Webster e Dinah Washington, fino a stabilire nel 1961 un durevole sodalizio con l’altosassofonista Julian Cannonball Adderley, che si protrarrà per nove anni. All’inizio degli anni ‘60 Adderley è fra i più illustri portavoce di un nuovo genere, il soul–jazz, che combina la complessità del be–bop con il rhythm’n’blues ed il gospel, con gran successo di pubblico. Zawinul ha dunque l'occasione di accrescere la sua notorietà. Per Adderley Zawinul scrive molti brani importanti, tra cui il celebre Mercy, Mercy, Mercy.

Alla fine degli anni ‘60 entra in contatto con Wayne Shorter, che suona nel quintetto di Miles Davis, e grazie a lui riesce a partecipare alle mitiche sedute di registrazione che daranno vita a due capolavori della discografia davisiana, «In a silent way» - è suo il brano che dà il titolo al disco – e «Bitches Brew». Ciò nonostante non intende entrare nel gruppo di Davis, preferendo piuttosto cercare di suonare la sua musica. Dopo un primo album da solista, pubblicato nel 1970, ritrova presto sulla sua strada Shorterì: insieme a lui ed al contrabbassista cecoslovacco Miroslav Vitous fonda nel 1971 i leggendari Weather Report, che diventeranno presto una delle più sconvolgenti, eccitanti e rivoluzionarie band della storia del jazz, ancor oggi tra le più influenti sulle giovani generazioni. Il gruppo si scioglierà nel 1986, dopo averci regalato 15 straordinari album, fra cui «Black Market», «Heavy Weather» – che contiene il suo contagioso Birdland, brano fra i più eseguiti del jazz moderno – e il doppio «8:30». Passano per quella formazione musicisti geniali, come Airto Moreira, Jaco Pastorius, Peter Erskine, Omar Hakim e Victor Bailey.

Dopo lo scioglimento dei Weather Report Zawinul tenta la breve esperienza dei Weather Update, con Peter Erskine, ma subito dopo fonda i Zawinul Syndicate, con i quali prosegue sul cammino tracciato, accentuando la presenza nella sua musica di sonorità e ritmi afro–americani. Con questo nuovo gruppo completa la sua personale interpretazione della world–music, filtrata attraverso il jazz e l'elettronica, dando libero sfogo alla sua visione musicale per spingerla all'estremo. Se la grandezza dei Weather Report stava nel bilanciamento tra le forti personalità dei suoi membri, ognuno apportatore di una propria personale concezione musicale, che ha reso quell'avventura unica e irripetibile, il tastierista austriaco con Syndicate percorre un cammino non privo di fascino e soddisfazioni, ma senza più raggiungere quelle vette assolute.

Da ricordare, nella discografia del gruppo, album eccellenti come «My people», del 1996, e «World Tour», del 1998. Ma Zawinul è un musicista poliedrico, e con il passare degli anni ama sorprenderci con produzioni assai diverse. Del 1986 è un suo interessante disco solitario, «Dialects», mentre nel 1991 arrangia e produce l’album di Salif Keita «Amen». Non disdegna nel frattempo anche delle escursioni nel campo della musica classica, collaborando con il pianista Friedrich Gulda e cimentandosi nella composizione di una suite sinfonica, «Stories Of The Danube» (1993), mentre nel 2000 firma, da solista, l’album «Mauthausen», sorta di memoriale per le vittime dell'olocausto.

Il ritmo e le voci sono ancora le basi principali della world–music di Zawinul, con le tastiere a cementare il tutto ed a dividersi lo spazio solistico con gli altri strumenti (in prevalenza percussioni e chitarre). Principali riferimenti, oltre al jazz, sono l’Africa – come conferma la presenza in questa formazione della cantante congolese Sabine Kabongo – e la cultura arabo–andalusa. Il tastierista austriaco ha infine pubblicato nel 2005 un divertente album doppio, registrato dal vivo al Birdland di Vienna, locale da lui stesso fondato, con due diverse formazioni dei Syndicate. E’ un disco che, pur non aggiungendo gran che di nuovo alla sua copiosa discografia, rappresenta un riuscito excursus sulla sua più recente produzione musicale e un’ottima passerella per mettere in luce il talento dei suoi musicisti.


JOE ZAWINUL & THE ZAWINUL SYNDICATE


JOE ZAWINUL (tastiere, voce)
SABINE KABONGO (voce)
ALEGRE CORREA (chitarra)
LINLEY MARTHE (basso elettrico)
PACO SERY (batteria)
AZIZ SAHMAOUI (voce, percussioni)
JORGE BEZERRA (percussioni)



GIOVEDI’ 15 MARZO 2007 (in esclusiva per il Triveneto)
FUCINA CONTROVENTO, MARGHERA (VE), via Colombara (S.S.Romea)

Inizio concerto ore 21.30

Posto unico € 15 (riservato ai soci ARCI; tessera Arci 2007 € 7)

Prevendite: Circuito Box Office Triveneto, tel. 041.2719090, www.boxofficeitalia.com

Il giorno del concerto biglietti in vendita c/o il locale a partire dalle ore 19.30

Informazioni: Fucina Controvento tel. 338.8560383, www.fucinacontrovento.it ;Caligola, tel./fax 041.962205; www.caligola.it

Il concerto viene proposto in esclusiva per il Triveneto. Sono già attive le prevendite in tutti i punti vendita del Circuito Box Office.

Associazione Controvento (circoloARCI)

in collaborazione con
Caligola Circolo Culturale

con il patrocinio di
Comune di Venezia, Municipalità di Marghera


Prossime date italiane:

16 MARZO: Naima Club, FORLI', Italy
17 MARZO: Teatro Giotto, VICCHIO (FI), Italy


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