Lucca accoglie Mark Knopfler in una serata rock veramente torrida

di: Anna Cavaliere Verneau

Pienone a Lucca: tutti i biglietti venduti per un incontro con il leggendario Mark Knopfler e la sua strepitosa band.

Pienone a Lucca: tutti i biglietti venduti per un incontro con il leggendario Mark Knopfler e la sua strepitosa band.

Il concerto di Lucca, eseguito in una serata afosa e calda ai limiti della sopportazione è stato accolto da un pubblico altrettanto torrido ma di entusiasmo e quello che ha acceso questo entusiasmo è stata, oltre alla perfezione delle dita di Mark sulle chitarre (ben visibili per tutti sui grandi schermi posti ai lati del palcoscenico), la bravura dei sette elementi della band che in questa tournée si avvale di un altro artista , McGoldrick , (che suona il flauto e la cornamusa), ancora uno scozzese come McCusker ( che suonerebbe , oltre al violino,il flauto e lo zither qualunque altra cosa gli venisse a portata di mano) aggiunto al tour del 2008 e che da poco è diventato papà di una splendida bambina.

E' un vero piacere scoprire quanto vengano ancora di più arricchite le già bellissime musiche da questi altri due scozzesi (come Mark): McGoldrick usa i suoi strumenti in modo magistrale e sembra sospingere più velocemente i motori in corsa sulla pista di Speedway at Nazareth con efficacissimi colpetti di flauto in aggiunta alla frenesia dei suoni di tutta la Band nel gran finale del pezzo. Parecchi stranieri di ogni luogo a Lucca: per questo evento erano intervenuti anche degli amici francesi che avevamo già incontrato a Bercy, nella Piazza Napoeone (intonatissima a "Done With Bonaparte")si respirava un'atmosfera internazionale e sotto l'assedio di tutta quella gente....sembrava facesse ancora più caldo !!!

La setlist è stata un po' più magra: soltanto 13 pezzi, questi:
1.Border Reiver
2. What It is
3. Coyote
4. Hill Farmer's Blues
5. Romeo & Juliet
6. Sultans of Swing
7. Done With Bonaparte
8. Marbletown
9. Speedway At Nazareth
10. Telegraph Road
11. Brothers in Arms
12. So Far Away
13. Piper to the End

Ma le condizioni erano veramente estreme e nulla è stato sottratto all'entusiasmo del pubblico che più volte ha applaudito a scena aperta chiedendosi forse come Mark e la sua Band riescano a concentrarsi ed a suonare così bene in qualunque circostanza (la temperatura era così insopportabile che la gente si soffiava freneticamente con ventagli e tutto ciò che era a portata di mano mentre loro, là sul palco, grondavano sudore sotto i riflettori....)

Eppure tutto ciò non sembrava minimamente sfiorare il “Sultano” che accarezzava le sue chitarre con sapiente maestria ed una calma serafica e, quando ha liberato il braccio dalla manica della camicia per l'assolo di “Telegraph Road” non era già più contenibile l'amore dei suoi fans... Terminato il concerto con l'ormai consueto Piper To The End, Mark ha mandato un bacio virtuale al pubblico ed è sparito nel buio con i suoi MAGNIFICI 7.

Ma li rivedremo ancora a Perugia, Roma e Milano prima che ripartano dall'Italia !

Foto di Renato Verneau

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