Caparezza inglobato (suo malgrado) nel sistema: altro che fuori dal tunnel!
di: Massimo Giuliano
Il suo pezzo è contro le discoteche e luoghi affini: eppure è proprio in questi posti che va per la maggiore. E così Caparezza è stato fregato? Intervistato dal nostro Michele Traversa, Caparezza si è detto molto infastidito per la ricontestualizzazione che ha subito la sua “Fuori dal tunnel”: in sostanza, il pezzo — che si scaglia contro discoteche e affini, fondamentalmente contro tutte le fabbriche artificiali del divertimento — è stato inglobato nel sistema, e ora viene suonato proprio (e soprattutto) in quei luoghi che Caparezza attacca nel testo.
Come ben sapete, con “Fuori dal tunnel” il rapper pugliese afferma il suo essere anticonformista, gloriandosi del fatto che non ha bisogno di niente di particolare per stare bene: gli bastano una birra, una macchina con cui andare in giro, una videocassetta e un cinema. Caparezza non sopporta quelli che vogliono divertirsi a tutti i costi: secondo lui si vive di momenti tristi e di momenti divertenti, non di momenti «tristemente divertenti».
Il problema è che l’industria culturale — abituata non solo a produrre, ma anche a fagocitare tutto — ha colpito ancora una volta, e il pezzo di Caparezza, da anti-sistema che era, è rientrato alla perfezione nei posti “istituzionali”. Non è, d’altronde, la prima volta che ciò accade: qualche anno fa “L’anguilla” dei 99 Posse veniva ballata in tv durante i programmi dedicati alla hit parade come se fosse uno dei tanti tormentoni sfornati apposta per farci ballare poi sopra la figa di turno. Peccato che invece il brano parlasse di ben altri argomenti, tutt’altro che leggeri e, dunque, tutt’altro che consoni a un contesto così “da varietà”.
Ma è la dura legge dello show business, e probabilmente da adesso anche il bravo Caparezza se ne sta rendendo conto.
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