FuturoRosa, la nostra intervista a questa rock virtual band
di: Elvira Speggio
Fabio Grasso dara' una spallata all'industria discografica italiana ed alle nostre domande risponde con un sondaggio: dovrebbe vivere dalle parti di Catania ed adorare Battiato e Syd Barrett. Si dichiara poi nauseato da parecchie cose. Fabio Grasso dara' una spallata all'industria discografica italiana ed alle nostre domande risponde con un sondaggio: dovrebbe vivere dalle parti di Catania ed adorare Battiato e Syd Barrett. Si dichiara poi nauseato da parecchie cose.
Rarissimo trovare una sua foto, perche' (coerentemente con il suo nickname) e' il progetto che deve andare avanti: si prega di leggere la seguente intervista con il giusto sottofondo musicale ed un po' di luci stroboscopiche sparate nella stanza. Se poi ci volete mettere anche un po' di olofonia, il risultato finale sara' piu' enfatizzato!
Bentrovato a Fabio Grasso: come ami definirti e perche'? Difetti conclamati? Pregi riconosciuti?
Grazie per il bentrovato. Sono un demolitore, sono qui per dimostrare che il sistema è sbagliato e picconarlo come si deve. Vi propongo un sondaggio da effettuare su tutti i siti internet disponibili ad accoglierlo che recita così ..Siete soddisfatti della musica che i discografici selezionano e vi fanno ascoltare ? Apprezzereste della musica diversa e più impegnata? Dico sempre la verità e questo è un pregio ed un difetto quando non sei ancora conosciuto. E gradisco essere chiamato con il mio pseudonimo nel resto dell'intervista.
Come mai lo pseudonimo di Futuro Rosa? Ci leggo molta psichedelia ….
Questo nome ha molteplici significati e contenuti anche opposti tra di loro ...per esempio è ottimista ma allo stesso tempo scettico sul futuro...sono un gruppo virtuale o comunque un musicista capace di creare una espressione musicale che va oltre il singolo e questo è in effetti un nome da gruppo. Si presta alle libere interpretazioni ed ognuno può ricercare i suoi personali significati come immaginare ciò che vuole nella mia musica...questa è psichedelia...soprattutto fantasia.
Vediamo di incontrarci fra qualche giorno o fra qualche anno: cosa avra' fatto Fabio Grasso in campo artistico? Qualche progetto che giace polveroso in fondo ad un cassetto?
Dopo anni trascorsi a sperimentare il gruppo virtuale sono finalmente riuscito a farlo; questo era il progetto in mente, adesso è una realtà...ho bisogno soltanto di un posto dove fare sentire la mia musica ed i consensi arriveranno...sono autosufficiente e darò una spallata all'industria discografica italiana; darò del filo da torcere a coloro che si arrogano il diritto di promuovere o castrare i percorsi artistici dei musicisti pur non avendo mai preso uno strumento in mano. Che producono delle belle statuine in programmi televisivi spazzatura. Questi stanno rovinando la musica molto più della pirateria sul web. Se fosse stato per loro non avremmo mai avuto De Andrè, Dalla, Bennato, Gaber e gli altri.
Io ho un progetto autonomo indipendente dall'industria e lo svilupperò perché esisto a prescindere da loro. Perché so comporre ed arrangiare senza che loro mi dicano come muovere i fili. I miei testi e la mia musica sono già sul web fruibili per coloro che sono stufi della solita melassa da Zecchino D'Oro propinata dalla discografia italiana. Non sono un personaggio costruito e darò tutto ciò che ho creato e creerò e che non può rimanere nel cassetto. Il sogno è quello di entrare a fare parte delle antologie italiane almeno con un testo.
Ognuno cerca un propria promised land e non apprezza dove vive: come si sta nel catanese? Dove avresti voluto vivere? In quale periodo?
Sono un marziano sia geograficamente che cronologicamente...il numero quattro dell'enneagramma... chiaramente il mio periodo temporale di riferimento è quello degli anni settanta... periodo di sperimentazione e di vera libertà...Non Siamo.. tratta proprio questo argomento; comunque sono attivo oggi e devo iniziare a svolgere la mia attività giusto nel catanese...così è. A Catania le cose vanno comunque meglio che in altri posti. Se ci sono problemi sono dovuti al fatto che i catanesi sono tendenzialmente sciuponi..come il resto dei siciliani..magari abitano ad un passo da una meraviglia archeologica...il mare..il clima ottimo...la montagna con la neve ed i boschi ma sono assuefatti da tanta bontà e non se ne curano...per i locali notturni e la musica l'atteggiamento è identico. In poche parole sono sazi e con tendenza all'apatia ed al torpore. In una parola snob. Che poi è una tendenza occidentale generalizzata. Bisogna andare fuori per apprezzare ciò che si ha in casa. Per questo Catania ama spesso darsi la zappa sui piedi...ci sono ottimi musicisti...tuttavia stentano come il sottoscritto a suonare dal vivo...vengono privilegiate le cover a danno della musica inedita. Oppure vengono privilegiati gruppi stranieri opportunamente pompati che fanno un rumore orripilante che le persone non acquistano...tanto il gestore ha comunque incassato.
La creativita' musicale con o senza Syd Barrett? Quale italiano e' stato per te il piu' originale in questi ultimi decenni di musica?
Non ho seguito la scena musicale di questi ultimi anni...probabilmente perché nessun suono e nessuna armonia mi è entrata veramente nel sangue....anche a causa della pessima gestione dell'industria musicale italiana....quindi non so rispondere. Battiato per esempio è riuscito ad andare abbastanza fuori dalle righe...ma quanti Battiato ci sono in giro misconosciuti...Per quanto riguarda Barrett...io sono qui...ora.
Cosa non funziona nella filiera della comunicazione in Italia? Da dove cominceresti a cambiare le cose?
Il disagio musicale è lo specchio del disagio generale...il torto dell'indotto musicale è quello di non costituire più una isola felice capace di dare idee, emozioni, sensazioni, parole a persone che si arrabattano alla meno peggio per arrivare a fine mese o che più semplicemente sono immerse nel torpore quando non violenza del loro snaturamento quotidiano. Un prodotto non in sintonia con i sogni, i dubbi, le aspettative ed i desideri delle persone è un prodotto che non vende a prescindere dal suo pompaggio forzato sui media e l'illegalità sul WEB. Ciò a causa della cattiva gestione a monte. Personalmente inizierei dalle scuole un serio programma di cultura musicale applicata. Però nelle scuole non fanno neanche Educazione Civica...ma dedicano il poco tempo che hanno tra uno sciopero ed una assemblea a materie differenti. In poche parole la situazione va rivoltata come un guanto. Nelle rivoluzioni non c'è da ragionare e non c'è un punto di partenza...ogni punto è buono.
Fabio Grasso uomo e Fabio Grasso artista: riescono le due a convivere? Nei ritagli di tempo libero, quali hobby riesci a curare?
Sono un autore e compositore, arrangio tutti gli strumenti, scrivo canzoni in rima, faccio il missaggio ed il master del prodotto musicale in proprio...ma non sono ancora un professionista che propone un concerto al giorno... quindi ho ritagli di tempo. Se ho ancora tempo per me è perché il mercato musicale non funziona. Riesco a fare delle buone foto...leggo molti libri ed ho molti interessi...ora ho più tempo per me stesso perché ho completato il lungo percorso di apprendimento che mi ha portato a realizzare il primo e non ultimo cd musicale interamente auto-prodotto.
Quali sono stati gli artisti che hai amato in passato? Quali invece segui adesso con passione? Chi invece dal vivo ti ha deluso profondamente?
In passato come nel presente ho seguito chi ha influenzato la scena musicale a suon di musica vera...libera...che vende ancora oggi nonostante la pirateria ed ha lasciato traccie nei nostri dna...mi riferisco ai vari gruppi storici di livello mondiale...trovo poi che i cantautori di casa nostra abbiano mirabilmente e miracolosamente potuto scrivere vere opere d'arte...ripeto...in Italia l'apatia e la sazietà fanno da padrone...per cui si deve essere veramente geniali per scuotere le persone dal torpore ma anche fortunati a poterlo fare data la gestione da Zecchino D'Oro dei discografici. Come altri non considero neanche musica quella che oggi viene passata per tale e che infatti non vende.
Siamo proprio nauseati.
Realtà' e panorami virtuali: come pensi si evolverà' la fruizione della musica? Avremo sempre più tecnologia o si assisterà ad un clamoroso ritorna al live? Magari in posti più piccoli o in locali impensabili …
Per quanto mi riguarda il futuro è da ambulante nelle varie piazze cittadine visto che è impossibile suonare dal vivo nei locali e che io ho bisogno di farlo. Una specie di porta a porta. Anche per le feste di compleanno od in parrocchia...Questo avverrà di pari passo con la nuova realtà musicale che metterà da parte l'industria discografica per creare un rapporto musicista-ascoltatore diretto. La svolta virtuale interesserà solo la fase di produzione musicale. Ma per fare buona musica occorrerà sempre un filo live reale e diretto tra musicista e pubblico. Rapporto reale in piccoli o grandi spazi senza intermediari per la fruizione. I vari gruppi stentano ancora ad impadronirsi delle nuove tecnologie che permettono di essere indipendenti dall'industria. Quando ciò avverrà l'industria produrrà solo i burattini che già produce adesso ed a cui assicura passaggi televisivi nelle trasmissioni in concomitanza con SanRemo...ridicoli. Da tempo è oramai il consumatore che decide le modalità di acquisto...o non...infatti. In futuro sarà strategico il luogo di fruizione e non la sala di produzione. In un futuro ancora più lontano non ci saranno differenze tra produzione e fruizione ed io mi sto organizzando per questo.
Togliti qualche sassolino dalla scarpa: chi devi ringraziare in campo lavorativo e chi invece vorresti incontrare per dirgliene quattro?
In campo lavorativo non ho da fare ringraziamenti in quanto sono tutto ciò che sono perché l'ho voluto ed ottenuto a costo di tanto tempo, soldi, impegno ed a volte fatica. Per quanto riguarda i sassolini c'è qualche manager e qualche organizzatore di concorsi a cui dirne otto ma aspetto di diventare più grosso ed entrare nella antologia italiana. Questa sarebbe la risposta migliore per chi ha privilegiato nei concorsi concorrenti senza storia né idee ma amici degli organizzatori. Comunque io penso alla mia musica, il resto è paccottiglia, arredo e soprammobili. Come i pesci dell'acquario. Certo, ringraziamenti alla vostra lungimiranza per questa intervista.
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